domenica 28 ottobre 2007

Un dissidente a Ceppaloni


Ilgiornale.it. Mastella dai giudici anche per la sua biografia. Da una parte il Guardasigilli, dall’altra il biografo non autorizzato del neoministro, autore di «Clemente Mastella visto da vicino», pubblicato a proprie spese dalle Arti grafiche Meridionali di Ceppaloni, un anno fa. Il senatore ha chiesto, oltre al risarcimento, il sequestro e il ritiro dal commercio di tutte le copie del libro. Finora, dopo tre pronunciamenti del giudice, inutilmente. Ma adesso, si chiede Leopoldo Parente, ceppalonese di 32 anni, ex giovane della Dc beneventana (lì il primo incontro con Clemente), «mo’ è diventato ministro. E mi preoccupo un po’. In un tribunale piccolo come quello di Benevento, ci può essere un timore reverenziale verso un potente come è lui».

Ma ecco cosa diceva l'anno scorso...

Corriere della Sera.it
(11 GIugno 2006). Mastella: «Rinuncio a chiedergli un milione di euro per danni» «Ci ha fatto soffrire». Nel libro, stampato a Ceppaloni, attacchi ai figli e alla moglie. E aggiunge «Diciamo che sarò clemente di nome e di fatto, e che Leopoldo Parente io e la mia famiglia lo perdoniamo perché siamo dei signori. Ma resta il male gratuito e ingiustificato che ci ha fatto».

clEMENTE sta guardando al di là del naso, vuole mettere da parte qualche soldino perchè con il governo traballante e le indagini che lo riguardano, il rischio di rimanere senza lavoro è molto alto. Purtroppo sa anche lui che con il suo curriculum non lo prenderebbero nemmeno a fare l'uomo dentro il Paperino di Disneyland (il francese lo sa, ok, però almeno Paperino si fa capire quando parla).
Mastella, con i superpoteri donatigli da Prodi può punire tutti quelli che lo criticano: fa spostare giudici, querela scrittori e minaccia conduttori e Cda della Rai, però non ha ancora capito che nel vano tentativo di far tacere tutti, fa parlare di sè ancora di più. E' persino riuscito a perdere un voto a Ceppaloni...ora i sondaggi lo danno al 99,9%.

P.S.:
La Forleo si sfoga: «Perché i carabinieri non indagano sulle mie denunce?». Non chiedetelo a clEMENTE. Ha già detto più volte che lui è il Ministro dei detenuti, non dei magistrati.

(continuate a segnalarci i blog in cui avete linkato dementemastella, li inseriremo nella sezione "Chi ci linka")

20 commenti:

Anonimo ha detto...

Avvocato, sciacquati la bocca quando parli delle persone oneste come Di Pietro, MARIUOLO TU E IL CEPPALONICO!

dal sito www.antoniodipietro.it

Incontro straordinario con voi ma non per parlare del Consiglio dei Ministri. Vi voglio spiegare di persona la questione del ponte sullo stretto di Messina. Credo non ci sia stato, questa settimana, niente di peggio della disinformazione che è stata fatta.
Vi parlo con carte alla mano.
Il messaggio che è passato è che Di Pietro vuole fare il ponte di Messina e per questo abbia rischiato di far cadere il governo, si sia messo contro tutto e tutti e voglia addirittura mantenere un carrozzone dove ci sono sprechi e chissà cosa d'altro. Ma quando mai!
Viene raccontata così perché non si vuol dire come stanno veramente le cose: alcuni esponenti della sinistra massimalista vogliono distruggere tutto spendendo dieci volte di più per raggiungere un risultato già raggiunto.
Andiamo con ordine: il ponte sullo stretto abbiamo detto che non lo facciamo e non lo stiamo facendo. Abbiamo detto all'inizio della legislatura che i soldi che il centrodestra aveva destinato a ques'opera li avremmo utilizzati per farne altre più urgenti in Sicilia e Calabria.
Carte alla mano: firma mia e di Loiero. Per la Calabria, con i soldi del ponte, facciamo due tratti della s.s. 106 ionica.
Carte alla mano: firma del ministro delle infrastrutture e del Presidente della Regione Sicilia Cuffaro, quello che parla sempre del ponte. Pure lui ha sottoscritto l'accordo. I fondi li destiniamo all'area metropolitana di Palermo, Catania e Messina. Già deciso.
Questo emendamento presentato per eliminare la società Stretto di Messina non serve a niente, perché i soldi li abbiamo destinati per cose più urgenti: metropolitana in Sicilia e statale ionica in Calabria.
Di più: hanno detto che si deve eliminare il carrozzone della società Stretto di Messina perché spreca molti soldi. Già fatto!
C'è già la mia disposizione per la Società Stretto di Messina: disposizione di sopprimere ogni sede secondaria e trasferire quella primaria presso il provveditorato alle opere pubbliche, al mio ministero o presso l'ANAS, a zero euro. Tutto il personale, ad eccezione di massimo cinque unità indispensabili, viene eliminato. Il Consiglio di Amministrazione viene azzerato, sostituendolo con un amministratore unico nella persona del presidente dell'ANAS che non verrà pagato.
E' stato inoltre disposta l'eliminazione di tutti i consulenti. Questa società, per disposizione amministrativa, non spenderà più nulla.
Allora mi spiegate il perché di quel telefilm l'altra sera in Senato, per far credere agli italiani che si deve sciogliere la società ed eliminare la legge che dispone la costruzione del ponte sullo stretto? L'abbiamo già fatto.
Cosa diceva l'emendamento, carte alla mano? Che bisogna revocare anche la legge del 1971 che prevede la costruzione del ponte. Se si elimina questa legge, automaticamente bisogna dare alla società che ha vinto la gara 271 milioni di euro e la società Stretto di Messina, che ha un valore di 150 milioni di euro, si azzera. Se si elimina quella legge, come prevede l'emendamento, si deve valutare un indennizzo per tutte le società interessate. Allora: 280-300 milioni di penale, 150 milioni del valore della società Stretto di Messina, altri 60 milioni di indennizzo. Questo scherzetto sarebbe costato 500 milioni di euro circa, per raggiungere un risultato che io ho già raggiunto.
Io non voglio fare il ponte sullo stretto, ma da persona che sa far di conto non voglio spendere altri soldi. Questi signori avrebbero fatto spendere altri 400-500 milioni di euro. Di più: il loro emendamento recita: “Istituire un'agenzia per lo sviluppo della logistica nell'area dello Stretto di Messina”.
Non ho capito: un altro carrozzone? Che cos'è l'agenzia per lo sviluppo dell'area dello Stretto di Messina? Ci sono già gli uffici per fare lo sviluppo: c'è il ministero dei trasporti, quello delle infrastrutture, la regione Sicilia e il suo assessorato ai trasporti, la regione Calabria e il suo assessorato ai trasporti... ma possibile che ogni volta sia necessaria una società per assumere un altro centinaio di dipendenti come quelli della società Stretto di Messina?
Lo scopo qual è? Eliminare un carrozzone di centrodestra per farne uno di centrosinistra.
Cari signori dell'informazione, raccontate le cose come stanno. Cari signori della politica, non approfittatevi della buona fede dei cittadini facendogli credere che voglio sprecare altri soldi, quando siete voi a volerlo fare.
Con questa mia precisazione, chiudo questa questione convinto di averla spiegata correttamente ai cittadini. Agli altri, che son sordi, non importa nulla delle mie parole.

Anonimo ha detto...

Avevo appunto posto il quesito su di Pietro e lo stretto di messina nel mio ultimo post. Sono felice di aver avuto risposta...
Riguardo il post ragazzi mi siete piaciuti un sacco... ma bisogna fare qualcosa per la Forleo e De Magistris che si paga la benzina da solo!!! Possibile che non se ne parli? Iosono stata vicina alla faccenda di Marco Biagi per questioni familiari. o seguito la faccenda della scorta, le richieste formali e personali di tutela, la paura. Il dolore. Già lo stanno inchiappettando, non credo sia il caso di stare a guardare mentre li ammazzano.

Il Mio blog è http://ilfemminino.splinder.com
Ho appena tirato una sputtanata a mastella... se vi interessa. Sarò liete di ricevere vostre opinioni

Anonimo ha detto...

nel post giusto precedente, anche il mio "richiamo" alla "vicenda Forleo" (anch'ella adesso isolata e quasi esiliata) è passato sostanzialmente (=completamente) inosservato: alla fine, si continua a dare più importanza alle replice da dare a quel coglione di avvocato della nerchia..

..lo so, lo so, è più importante lui, di sicuro, e magari di qui a non molto ci ritroveremo lui a ministro della Giustizia..

Anonimo ha detto...

Il Femminino felice di sentirti..so che i nostri ragazzi sono in contatto con altri blog...anche io vorrei aprire un fondo per pagare macchina e benzina a DE MAGISTRIS..
Ragazzi andiamo tutti a comprare questo libro prima che sparisca la circolazione
CECILIA

Anonimo ha detto...

Leggo nei blog qui e li di tanta gente che vorrebbe fare qualcosa di concreto per la Forleo e DE Magistris..
Beppe Grillo ha lanciato un altro v day il 25 aprile..e va bene perche per organizzare una cosa simile farlo funzionare ci vuole molto tempo...
Ma il 17 dicembre DE MAGISTRIS si presentera' a Roma al csm...
Potrebbe essere un occasione..una grande occasione..
Comunque spero che il nostro magistrato si candidi...almeno potra avere l auto la scorta e la benzina.....
DE MAGISTRIS e anche LINARES di trapani..siete l' Italia buona...

Cecilia

Anonimo ha detto...

Lunga vita a FORLEO e DE MAGISTRIS
2 EROI che hanno il coraggio di opporsi al potere mafioso politico/giudiziario.
non facciamo mancare loro il nostro appoggio.
Iniziamo i commenti cosi:
LUNGA VITA SOLO AI GIUDICI ONESTI !

Anonimo ha detto...

LUNGA VITA AI GIUDICI ONESTI !

AvvocatoDelDiavolo ha detto...

Ma scusa chi ha parlato della faccenda dello stretto di messina per la quale sono d'accordo con il Ministro?
Io intendevo una risposta alle "faccende" proposte da Panorama ed il Campanile.
Attendo una querela per questi due organi di stampa se hanno detto delle falsità.
Io ne prenderò atto parimenti.
Ad oggi nessuna smentita o querela ,che io sappia, è arrivata ai giornali.
Ergo...
Ribadisco che sembra che il mio messaggio sul blog di Di Pietro non "possa" proprio passare
Grazie

AvvocatoDelDiavolo ha detto...

IO attacco a dx e sx senza problemi
CONTRO:

Fini
http://lasteccanelcoro.blogspot.com/2007/10/una-cinica-nullit-politica-di-nome-fini.html

,Veltroni http://lasteccanelcoro.blogspot.com/2007/10/veltroni-uno-smemorato-furbacchione.html

Pannella http://lasteccanelcoro.blogspot.com/2007/09/marco-pannella-il-violento-ormai-fa.html

Grillo
http://lasteccanelcoro.blogspot.com/2007/09/ecco-perch-mando-il-mio-vaffa-beppe.html

,Di Pietro
http://lasteccanelcoro.blogspot.com/2007/10/ecco-voi-l-antonio-di-pietro.html

in modo assai assai pesante ma senza diffamazioni.
Questa è la dimostrazione che c'è l'ho con tutti e con nessuno

SPO ha detto...

avvocato, ti avviso, il prossimo intervento di spam verrà cancellato. E cosi farò anche con Angela Napoli. Questo vale anche per i commenti in cui copi e incolli i post che scrivi sul tuo blog. Attacca pure chi pare, ma non venire qui a raccontarcelo perchè non ci interessa, grazie.

Anonimo ha detto...

x avvocazzo

capito PIRLONE ?
quello che dici non ci interessa !!!
Commenta sul blog di mastellino ! ...se ti riesce.

Anonimo ha detto...

Il demente ha pubblicato un nuovo messaggio sul suo blog! Si è risvegliato dopo due settimane di torpore.
Andate a leggere: ovviamente è un altro messaggio di lamentele...

Anonimo ha detto...

Avvocazzolasteccanelculo.com
la tua psicopatologia sessuale non ci interessa. Cercati una fogna dove ripararti.

SPO ha detto...

Ripeto: non ci interessa lo SPAM, chi scrive per difendere mastella è cmq il benvenuto. Non accetto chi scrive solo ed unicamente per pubblicizzare il proprio blog, copiando ed incollando i propri post o linkandoli .

AvvocatoDelDiavolo ha detto...

Allora Voi pretendete che mi diciate cose e che io non possa rispondere
mi avete detto che non parlo contro i politici
eccovi serviti
ma potevo mica postarvi tutti gli articoli.
comprendo che non vi piaccia quando vi dimostro che avete torto ma tant'è
ridicola la roba che io mi farei pubblicità con il vostro sito
ma perdonami a che pro (dato che è senza scopo di lucro IL MIO) e poi....
se devo scegliere un sito per farmi pubblicità scelgo il vostro o uno che ha almeno qualche migliaio di accessi al giorno?
considerate spam la mia difesa del Ministro
potrete cancellarmi perchè vado contro il vostro sito ma io rimango della mia idea
w la libertà d'espressione!

Anonimo ha detto...

Clementino, ci pensa De Magistris a SOLIDARIZZARE con TE!
Oltre a beccarti i soldi del tuo partito azienda e quelli per l'editoria vuoi anche la SOLIDARIETA'?! Ma vedi di andare AFFAN ..!! Tra te e Di Pietro non sò proprio chi sia PEGGIO .. TERRONI MALEDETTI!! Marco B.

Anonimo ha detto...

demente mastella sei la vergogna dell'Italia onesta. e chi ti ha scelto, votato, eletto, appoggiato e difeso, è uguale a te
Giacomo Baesso
-Milano

SPO ha detto...

avvocato, considero spam i link a tutti i tuoi articoli. Se vuoi parlare del tuo blog ti invito a farlo da un'altra parte. Per tua informazione qualche migliaio di visitatori al giorno questo blog ce l'ha...dai 2000 ai 3000. Ciao

Anonimo ha detto...

Mastella dai giudici anche per la sua biografia

Ora che si ritrova in causa con il ministro della Giustizia, quel milione di euro chiesto da Mastella per i «gravi danni» procurati all’immagine sua e della famiglia, fa dormire peggio. La prossima udienza è tra pochi giorni, il 16 giugno, al Tribunale di Benevento. Da una parte il Guardasigilli, dall’altra il biografo non autorizzato del neoministro, autore di «Clemente Mastella visto da vicino», pubblicato a proprie spese dalle Arti grafiche Meridionali di Ceppaloni, un anno fa. Il senatore ha chiesto, oltre al risarcimento, il sequestro e il ritiro dal commercio di tutte le copie del libro. Finora, dopo tre pronunciamenti del giudice, inutilmente. Ma adesso, si chiede Leopoldo Parente, ceppalonese di 32 anni, ex giovane della Dc beneventana (lì il primo incontro con Clemente), «mo’ è diventato ministro. E mi preoccupo un po’. In un tribunale piccolo come quello di Benevento, ci può essere un timore reverenziale verso un potente come è lui».
Ma chi glielo ha fatto fare a questo avvocato praticante di Ceppaloni, di mettersi contro Mastella in persona? L’ispirazione arriva in un assolato pomeriggio romano, dalle parti di Montecitorio. «Sono entrato nella biblioteca della Camera e per curiosità ho cominciato a spulciare informazioni su quel mio concittadino illustre. Nel libro non ho fatto altro che riportare dei fatti, episodi documentati». A Ceppaloni ha venduto 100 copie, un altro migliaio tra Napoli, Caserta e Benevento. «Tante copie, se si considera che è un paesino. Tutti, in privato, mi dicono che il libro è bello, anche i sostenitori di Mastella. Però poi pubblicamente non hanno il coraggio». Il risultato infatti non è piaciuto affatto al diretto interessato. Anzi a leggere il ricorso dell’avvocato di famiglia, l’effetto del libro sulla vita dei Mastella è quasi drammatico. «Il trauma subìto dagli stessi, finora mai minimamente lambiti da contingenze analoghe, è rovinoso». Una famiglia potente, messa però in crisi dalle mille copie di un libello distribuito dall’autore stesso e venduto nelle edicole. «È evidente - scrive l’avvocato Criscuolo - che la gravità del fatto ingiusto abbia determinato una particolare difficoltà a mantenere i rapporti sociali a livello per loro normale». Le frasi responsabili dell’offesa sono quasi tutte nella conclusione del libro, dove Parente esprime giudizi sull’ars politica di Mastella. Meno nelle altre pagine, dove si raccontano più i fatti della vita di Clemente.
Da cui anzi emerge la figura di un uomo scaltrissimo. Come quando, redattore neoassunto nella sede Rai di Napoli («entrato in quota Dc») e candidato alla Camera a Benevento, risolve con un lampo il problema di farsi conoscere dagli elettori ma risparmiare sulle telefonate: «Aspettavo che gli altri impiegati salissero in mensa - è il racconto di Mastella nel libro di Parente - per far chiamare dal centralinista tutti i piccoli Comuni del collegio elettorale: mi facevo introdurre come direttore e segnalavo questo nostro bravo giovane da votare». Il miracolo riesce e Mastella diventa, a 29 anni, uno dei parlamentari più giovani della storia repubblicana. Da quel momento casa sua è sempre più affollata di amici, vecchi e nuovi.
Oggi, dice Parente, nulla è cambiato, se non il numero dei questuanti, molto superiore. «Ogni domenica c’è una processione alla Villa», racconta Parente. La Villa, a Ceppaloni, è solo una, quella dei Mastella. «L’hanno ampliata da poco, sono seicento metri quadrati. C’è una piscina, l’uliveto, la cappella privata, un garage enorme. Dalle 9 di ogni domenica si raduna una folla di persone che chiede udienza all’onorevole, un consiglio, un aiuto. Clemente c’è tutte le domeniche a Ceppaloni. Se lui dorme, riceve la moglie. Ricevono tutti. Prendono i dati di chi chiede una mano. E promettono». Lavoro? «Sì e infatti nei bar di Ceppaloni è pieno di giovani che perdono le giornate. Se gli chiedi perché non cercano lavoro sai che ti rispondono? Che lo aspettano dall’onorevole». Mastella è anche sindaco di Ceppaloni, comune di tremila anime magicamente fermo a trent’anni fa, «per colpa di una cultura politica sbagliata - dice Parente - . Qui nessuno apre un negozio, rischia con un’impresa. Tutti aspettano “il posto”». Ma i ceppalonesi non hanno fatto fatica a trovare fuochi d’artificio per festeggiare il sindaco appena diventato ministro della Giustizia. Per la gioia del suo biografo. E pensare che si erano anche incontrati sotto Natale, e Mastella gli aveva pure fatto gli auguri. E lei? «Non c’è bisogno. Se nascerà mai un terza Repubblica, Mastella ci sarà di sicuro».

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny