mercoledì 19 marzo 2008

Le ultime parole famose


19 feb. (Adnkronos) - "Chi ha detto che voglio candidare mia moglie? Non la candido, se andiamo assieme agli altro no, lo ha dichiarato anche mia moglie. Sono cattiverie che vengono messe sul mercato della politica per alimentare l'idea di un partito familista", ha aggiunto il leader dell'Udeur smentendo anche le candidature di altri parenti.

12 Mar. (Il Mattino) -
[intervista a Mauro Fabris, ex deputato della Cosa Marrone ed ex fedelissimo di clEMENTE] Cosa prevedeva l’accordo con Berlusconi? «Dieci deputati e un impegno a sostenere i gruppi dell’Udeur. Firmato, però, prima dell’annuncio del partito unico». Si è svolta poi una trattativa tra lei, Letta e Brancher. «Il 29 febbraio le trattative prevedevano ancora 10 posti nel Pdl, scesi poi a sei. Si va avanti per tutta la settimana e s’interrompe tutto giovedì notte perché Mastella avanza richieste inaccettabili» Quali? «Inserire in lista la moglie Sandra o il figlio, per forza uno dei due. Ovviamente, ci rispondono picche e Mastella manda tutti a quel paese lasciandoci letteralmente a piedi».

Altre notizie su Fabris: qui

domenica 16 marzo 2008

Salvate il soldato Mastella


Persino il quotidiano francese Le Monde ieri ha dedicato spazio a Clemente Mastella. Ormai è un prodotto da esportazione. «Chi ha tradito tradirà - scrive Le Monde - e salvare il soldato Mastella era una missione impossibile. Anche Silvio Berlusconi ha dovuto rinunciare. Meno di due mesi dopo aver provocato la rottura della coalizione di centrosinistra, Clemente Mastella, 61 anni, è politicamente morto».

E subito la replica di clEMENTE...

Adnkronos - "Si puo' morire o si puo' essere uccisi. Nel mio caso credo che si sia costruita una sorta di premeditata esecuzione politica". Lo afferma il segretario dei Popolari Udeur, Clemente Mastella, in replica a un editoriale di "Le Monde". "Essendo un uomo di fede credo nella morte ma anche nella resurrezione. Chi vivra', vedra'", conclude Mastella.

Ma è legale presentarlo ancora come segretario dei Popolari Udeur? Chi sarebbero questi popolari? Io propongo formalmente all'ex senatore di cambiare il nome del partito in "I 2 Popolari Udeur"...lui e Sandra. Comunque stiamo attenti gente, ritornerà....e sarà peggio di prima!

sabato 15 marzo 2008

E io pago


Altro che festa. Sapete quanto ci è costato mandare a casa clEMENTE? Trecento mila euro...
Niente male come buonuscita! Lo so che avremmo fatto tutti volentieri una colletta pur di non vederlo più in Parlamento però mezzo miliardo di lire mi pare eccessivo. Soprattutto perchè Mastella non andrà a pulire i vetri delle auto ai semafori ma resterà, male che gli vada, all'interno delle dinamiche politiche campane insieme a sua moglie.

A questo proposito riportiamo di seguito un estratto da un articolo di Francesco Ruggeri apparso su Libero qualche giorno fa:

Lo chiamano assegno di reinserimento nella vita sociale, o anche assegno di solidarietà di fine mandato. E a pagarlo e lo Stato, attraverso le nostre imposte. A prima vista niente di strano, se a beneficiarne fosse un gruppo di: disadattati o ex tossici appena: dimessi da una comunità di recupero. Ma in questo caso a godere dell’assistenza pubblica sono i super privilegiati parlamentari della Casta. O meglio tutti quelli che non sono stati (o non si sono) ricandidati, o che pur ricandidandosi alle prossime elezioni non verranno rieletti.

A loro - nonostante il reddito extra parlamentare, da quando mettono piede nell’emiciclo, cresca del 51% - spetterà una somma pari all’80% dello stipendio mensile lordo da deputato o senatore, moltiplicata per gli anni consecutivi passati in Parlamento. A decorrere dall’inizio del primo mandato. Ossia 9.362 euro per ogni anno tra gli scranni di Montecitorio e 9.604 per Palazzo Madama (ottenuti cumulando il 6,7% di ciascuna delle 12 indennità mensili). Dunque per due soli annidi servizio, ai parlamentari "trombati" che han debuttato sotto l’attuale governo, verrà corrisposta un’indennità da 18.725 o 19.209 curo. Tuttavia molti di coloro che non torneranno in Parlamento vi sedevano da numerose legislature, e dunque l’aiutino per "reinserirsi" somiglia qui a un temo al lotto. Ad esempio su uno come Mastella, che lasciasse la Camera dopo 32 anni filati, pioverebbero 300.000 euro. Inutile dire che questo ennesimo sperpero farà schizzare il budget dei palazzi del potere. Alla voce assegno di fine mandato, nel bilancio 2008 il collegio dei questori ha preventivato 8.5 milioni di spese straordinarie solo per il Senato. E il totale delle Camere sfiorerà i 25-30 milioni, considerato il forte ricambio generazionale nelle candidature, per effetto di quote rosa, tetto dei due mandati, stop agli indagati e fine delle grandi alleanze. Vanificando l’auspicato contenimento dei costi della politica.

Gli estremi per gridare allo scandalo ci sono tutti.

domenica 9 marzo 2008

Pericolo scampato


Corriere.it. Mastella: «Grazie ma non mi candido». «Non sciolgo però il mio partito anche se lo rinnoverò dalle fondamenta puntando su nuovi modelli e sull'attenzione seria al Sud».

A quanto pare clEMENTE sembra deciso a continuare per la sua strada. Per questa volta ha scelto di limitarsi a controllare da fuori i suoi ex compagni di "partito" (se cosi si può chiamare), che intanto con una mossa astutissima sono andati a rifugiarsi temporaneamente nel PdL. Temporaneamente perchè sono pronto a scommettere che quando le acque si saranno calmate non esiteranno a gettarsi nuovamente tra le braccia del loro creatore.

E in risposta all'intervista della First Lady di Ceppaloni (che evidentemente in questi giorni ha molte cose da dire): se tuo marito fosse veramente una persona per bene come dici, che bisogno aveva di spostare il magistrato che indagava su di lui? Questo l'hai omesso deliberatamente o hai la memoria corta? Una persona onesta si limiterebbe ad aspettare il giudizio dei magistrati (e chissà perchè non lo fa mai nessuno), ma si sa che clEMENTE quando si muove è più goffo di un elefante in una cristalleria.

giovedì 6 marzo 2008

GAME OVER

FINALMENTE E' FINITA!

Mastella:«Sconfitto, prima ancora di essere probabilmente sconfitto sul campo, rinuncio a candidarmi».

«Sconfitto per una costante e manipolata disiformazione con la pubblica opinione, determinata da una scientifica operazione di linciaggio morale contro di me, costruita mediaticamente, politicamente e giudiziariamente».

«Spero così di essere anche più libero e di ritrovare finalmente una serenità che con violenza e ad arte mi è stata tolta».

Cari amici,
oggi il mio animo è attraversato da emozioni forti e opposte. Da un lato la gioia di chi sa di aver contribuito, seppur nel suo piccolo, ad un cambiamento in positivo della politica italiana. Dall'altro il rammarico di chi ha perso per sempre l'acerrimo nemico che però, in qualche modo, dava un senso alla vita. Insomma, mi sento un po' come Zenigata senza Lupin o Ginko senza Diabolik, per intenderci. Vero è che nel panorama politico italiano non avrei difficoltà a trovare altri personaggi da combattere ma lui, lui era speciale.
Eppure bisogna saper far fronte ai cambiamenti che la vita ci impone. Occorre farsi forza e andare avanti. Anche perchè su una cosa clEMENTE ha ragione. Non è lui, infatti, l'unico neo della politica italiana. Anche se era quello più evidente, aggiungiamo noi.
A questo punto a noi di dementemastella non resta che augurare a clEMENTE di ritrovare la serenità perduta e ringraziarlo per questi sette mesi passati insieme.
Inoltre ci piacerebbe condividere con voi tutti questo momento particolare a lungo atteso e carico di emozioni. Per questo motivo siete tutti invitati a cena fuori. Offre Spo!


GOODBYE clEMENTE!!!

lunedì 3 marzo 2008

Lezione di geografia


«Il Liechtenstein? Non so neanche dove sia. Ho scarsa dimestichezza con le banche italiane, figuriamoci quelle straniere dove non ho alcun conto». Clemente Mastella risponde così. «Per quanto mi riguarda, poiché le cattiverie nei miei confronti da qualche tempo non finiscono mai - conclude il segretario dell’Udeur - voglio dire ad alta voce e in piena serenità che non so neppure dove sia questo Liechtenstein».

Non è poi così difficile, clEMENTE. E pensare che hai notevoli potenzialità, dovresti applicarti di più! Se le Iene dovessero interrogarti in geografia che figura ci faresti?! Lo sappiamo, risponderesti che il Liechtenstein è una frazione del Darfur, parola derivante dal dialetto milanese che indica un maniera veloce di fare le cose...
Va bene che adesso ti spacci per il paladino del Mezzogiorno però non puoi ignorare tutto ciò che sta sopra Ceppaloni!

Dopo il fuggi fuggi di questi giorni che sta impoverendo sempre più il partito di Mastella leggiamo con attenzione il simpaticissimo comunicato stampa dell'Udeur:

«Prendiamo atto che il senatore Tommaso Barbato ha deciso di veleggiare verso altri lidi per, dice Lui, fare politica. Francamente, di questa sua nascosta dote, nessuno si è mai accorto. Di questo senatore della Repubblica ricordiamo invece qualche serio problema creato di recente al suo gruppo parlamentare. Piuttosto, crediamo che, invece di trincerarsi dietro l'alibi della mancanza di un progetto politico, Barbato, e tanti ex parlamentari dell'Udeur, da Satta ad altri, farebbero bene a ringraziare il segretario Mastella senza il quale non sarebbero mai entrati in Parlamento. Lui, come i suoi "colleghi di fuga" sicuramente erano nessuno e, dopo questa loro breve stagione politica, certamente torneranno ad essere nessuno. Con tanti auguri per il loro futuro! Sappiamo di attraversare, per responsabilità non nostre, un periodo difficile. Ma se qualcuno viene colto dal panico e cerca altrui sicurezze, si accomodi pure sugli strapuntini che eventualmente troverà disponibili. Le battaglie politiche, quelle in cui crediamo e per le quali siamo pronti a sacrificarci, non hanno bisogno di certi pavidi compagni di viaggio».

Da non perdere poi l'intervista integrale rilasciata da clEMENTE a Libero. Ne sentirete delle belle!

domenica 2 marzo 2008

In campagna elettorale sono tutti nemici, di clEMENTE MASTELLA

- in lingua originale -

Siamo nella campagna elettorale più difficile e complicata degli ultimi anni. Si vota con un vecchio sistema elettorale ma in realtà, di fatto, si fa credere agli elettori che il sistema è cambiato. Novità ce ne sono e la novità è che si vuole schiacciare mediaticamente ogni piccola formazione. Noi siamo nel pieno di una campagna che sarà dura e, ovviamente, dobbiamo chiedere consensi per noi. Per farlo dobbiamo difenderci, e consideriamo al momento, tutti gli altri partiti come degli avversari da combattere. Ora non so se le cose cambieranno in queste ore e il clima tornerà ad essere mite. Se ci saranno strategie diverse. Per ora tira un forte vento che ci costringe a batterci contro tutti, nessun escluso. Se possibile ci metteremo il vento alle spalle e cercheremo di sfruttare al massimo ogni refolo.


- traduzione in italiano -

In campagna elettorale sono tutti nemici (ma solo in campagna elettorale)

Questa per me è la campagna elettorale più difficile e complicata degli ultimi anni perchè non sono ancora riuscito a trovare uno schieramento pronto ad accogliermi. Ho provato con Silvio, ma nonostante tutto quello che ho fatto per lui, mi ha ripudiato. Allora sono andato in ginocchio da Casini...dice che abbiamo due storie diverse. Tabacci? Secondo lui prenderei voti solo a Ceppaloni e dintorni. Imbecille. Si vota con il vecchio sistema elettorale, quello che mi ha permesso di entrare in Senato come miglior perdente, ma in realtà si fa credere agli elettori che il sistema è cambiato. Novità ce ne sono e la novità è che si vuole schiacciare ogni piccola formazione parassitaria che raccoglie voti clientelari e che con un uno 1% riesce decidere il futuro del restante 99%. Noi siamo nel pieno di una campagna elettorale che sarà dura e ovviamente per avere consensi ci stiamo attivando per fare delle nuove nomine alle Asl e negli enti pubblici...ho chiesto anche a quel mio amico Saladino. Ha detto che mi darà una mano. Per ora tira un vento forte che costringe me e mia moglie a batterci contro tutti, nessuno escluso. Ma solo per ora, perchè appena ce ne sarà l'occasione mi prostituirò con il primo schieramento disposto a darmi qualcosa in cambio: un ministero, una regione....va bene tutto. So ballare, so cantare, so recitare.

Leggete anche l'intervista alla First lady sul Corriere. Un finale a sorpresa, da non perdere.

P.S.: qui trovate la petizione che ci è stata inviata dagli amici del comitato ATU, a cui qualche tempo fa avevamo dedicato un post. Mi raccomando, firmate numerosi!