mercoledì 31 ottobre 2007

L'arte dell'inganno

Torniamo ad occuparci di quel bel quotidiano che risponde al nome di "Il campanile" (che per comodità chiameremo La Campanella). Più che un giornale, una fucina di cazzate.
Questo è il titolone, a dir poco ingannevole, sparato nella prima pagina di oggi:

UN'ITALIA PIU' SICURA

1) Appena l'ho letto ho pensato che Mastella si fosse dimesso. Mi hanno illuso.
2) Qualcuno dovrebbe spiegare al buon Giuseppe Petrocelli, che il famoso "pacchetto sicurezza" è un Disegno di Legge e non un Decreto Legge, quindi OGGI l'Italia non è più sicura; semmai OGGI la legge "Amato-Mastella" inizia il suo iter legislativo, tra mille ostacoli alla Camera e al Senato. Chissà, forse saremo più sicuri tra un anno o poco più, quando e se il Disegno di Legge verrà definitivamente approvato, probabilmente con decine di modifiche e senza la norma sul falso in bilancio.

Ah clEMENTE, ho sentito dire che saresti pronto a lasciare la Giustizia in caso di rimpasto di Governo a Gennaio. Noi siamo con te! Se hai bisogno di una mano basta chiedere, lo sai. Intanto mi sono permesso di scriverti una breve lista dei Ministeri di primaria importanza che potresti occupare l'anno prossimo. Scegli quello che preferisci:

ATTENZIONE! Questi Ministeri esistono veramente

Affari regionali e autonomie locali, per fare di CePPaloni uno stato autonomo o una comunità montana.
Sport. Così butti giù anche qualche chiletto.

Attuazione del programma di Governo. Se proprio non hai voglia di fare niente dalla mattina alla sera.
Riforme e Innovazioni nella pubblica amministrazione.
Rapporti con il Parlamento e Riforme istituzionali.
Diritti e pari opportunità, con lo slogan "la legge è uguale per tutti gli altri"
Solidarietà sociale (che sembra uguale al precedente, ma non lo è!)
Lavoro e Previdenza sociale. Magari con Saladino viceministro.
Politiche per la famiglia (tua). Dove potrai assumere moglie e figli senza essere linciato mediaticamente.
Sviluppo economico al posto di Bersani, per "liberalizzare" tutti i detenuti che sono rimasti in carcere dopo l'indulto.
Trasporti, con delega speciale ai voli istituzionali.

Che ne dici, sono di tuo gradimento?

martedì 30 ottobre 2007

Santoro, uomo avvisato...


Il Camapanile
(quotidiano popolari-udeur). Va avanti da più di un anno il braccio di ferro tra l’Udeur e la trasmissione di Santoro “Annozero”. E di queste ore è l’epilogo dello scontro con il partito di Mastella deciso a presentare una mozione di sfiducia nei confronti del Cda Rai se andrà in onda l’ennesima puntata di attacchi al Guardasigilli. La crisi ha inizio nella scorsa primavera quando nel corso della puntata dedicata ai Dico, il ministro, ospite della trasmissione, è costretto ad abbandonare lo studio dopo la provocazione delle vignette di Vauro. E il Campanile non apprezza, qualche settimana più tardi, la puntata dedicata da Santoro ai preti pedofili, con il partito che chiede un intervento del Cda Rai. Stessa situazione all’apertura autunnale di Annozero. Si parla di Grillo e si mandano in onda lunghi spezzoni del V-Day di Bologna. Nel corso della puntata, l’intervento del giornalista Travaglio che attacca ancora Mastella per l’indulto. E non è finita. Perché Santoro si è occupato più volte del caso Catanzaro, con la presenza in studio della gip di Milano Clementina Forleo e, la scorsa settimana, dello stesso De Magistris. Il Campanile insorge ancora: «Spettacolo indegno, oltre alla nota faziosità dei Santoro e dei Travaglio, c’è stata una arrogante e sprezzante considerazione dai due magistrati ormai diventati vere star televisive nei confronti delle sagge paroledel Capo dello Stato».

(30 Ottobre)

clEMENTE questa volta gioca d'astuzia. E' stufo di apparire sulle prime pagine di tutti i giornali. Quindi, in merito alla questione "Anno zero", invece di passare subito alle maniere forti si serve del suo giornale per ricattare Santoro. Attento Michele, se parli ancora di me in trasmissione presenterò una mozione di sfiducia nei confronti del Cda Rai e farò di tutto perchè il tuo programma venga cancellato dal palinsesto. Uomo avvisato, mezzo salvato. E' questa la chiave di lettura dell'articolo apparso sul quotidiano dell'Udeur. L'intenzione intimidatoria da parte del ministro risulta evidente dato che all'interno del partito si parlava di sfiduciare la Rai già prima della puntata di Annozero sul caso De Magistris. Alla fine, però, non se n'era fatto più nulla. In questo modo Mastella ha trovato il modo di evitare un'ulteriore bufera e spera di prendere due piccioni con una fava.
Che farà adesso il giornalista? Cederà al ricatto di clEMENTE oppure no?
Lo scopriremo nelle prossime puntate.

Intanto segnaliamo l'indirizzo e-mail di Annozero per chi, come noi, non digerisce questo subdolo ricatto e vuole che Santoro continui ad occuparsi del caso De Magistris: annozero@rai.it

P.S.: Compriamo in massa il libro di Leopoldo Parente "Clemente Mastella visto da vicino" per cui clEMENTE ha chiesto risarcimento, sequestro e ritiro dal commercio.

(continuate a segnalarci i blog in cui avete linkato dementemastella, verranno inseriti nella sezione Chi ci linka)

domenica 28 ottobre 2007

A volte ritornano

LA SOLIDARIETA' AL CAMPANILE
E' stata una settimana durissima per tutti. Anche per i giornalisti de "Il Campanile", il giornale del partito. A loro voglio esprimere qui tutta la mia personale solidarietà come ho sempre fatto decine di volte in analoghe circostanze per giornalisti di altri quotidiani. E cosi dal momento che gli attestati di solidarietà ai giornalisti del Campanile sono stati molto pochi mi verrebbe di farlo anche a nome della Federazione nazionale della stampa, anche se non ho nessun titolo. Solitamente rapida nello stare al fianco dei colleghi questa volta la FNSI è mancata. Probabilmente troppo impegnata in questa sua vigilia congressuale per ricordarsi che non esistono quotidiani di serie A e di serie B e che tutti i giornalisti sono uguali.

Pubblicato da Sen.Clemente Mastella - domenica, ottobre 28, 2007

Il commento di N.P. Personalmente mi ero quasi dimenticato dell'esistenza del blog di clEMENTE. Lo so, non posso rinnegare così le mie origini (siamo pur sempre nati da una sua costola) eppure questo lungo silenzio ha rischiato di cancellare del tutto il nostro legame. Confesso che il periodo di inattività del nostro gemello "buono" è stata una spinta propulsiva verso nuovi orizzonti. Con il post di oggi, però, torniamo a quella che è l'essenza del nostro blog: per il primo teorema di dementemastella, infatti, tutto ciò che viene affermato da clEMENTE è necessariamente falso e tutto ciò che è necessariamente falso viene affermato da clEMENTE. Stando a quanto scrive nel suo ultimo intervento il nostro postulato non fa una piega. Cominciamo dalla conclusione. "Non esistono giornalisti di serie A e di serie B". Caspita clEMENTe, se penso che anche tu fai parte di quell'ordine direi che ne esistono pure di serie C2. Anzi, categoria dilettanti oserei dire.
Poi che fai, scusa, ti esprimi la solidarietà da solo? Il campanile è il giornale del tuo partito la cui redazione è stata ispezionata a causa di un'indagine in cui TU sei implicato. Ci mancherebbe solo che non portassi acqua al tuo mulino (al tuo Campanile anzi). Ah certo, non lo fai in quanto iscritto nel registro degli indagati di "Why not" ma in qualità istituzionale di Ministro come nell'occasione del Gran Premio a cui hai assistito a spese nostre.
Ma vattene a quel paese (CePPaloni)!


P.S.: Compriamo in massa il libro di Leopoldo Parente "Clemente Mastella visto da vicino" per cui clEMENTE ha chiesto risarcimento, sequestro e ritiro dal commercio.

(continuate a segnalarci i blog in cui avete linkato dementemastella, verranno inseriti nella sezione Chi ci linka)

Un dissidente a Ceppaloni


Ilgiornale.it. Mastella dai giudici anche per la sua biografia. Da una parte il Guardasigilli, dall’altra il biografo non autorizzato del neoministro, autore di «Clemente Mastella visto da vicino», pubblicato a proprie spese dalle Arti grafiche Meridionali di Ceppaloni, un anno fa. Il senatore ha chiesto, oltre al risarcimento, il sequestro e il ritiro dal commercio di tutte le copie del libro. Finora, dopo tre pronunciamenti del giudice, inutilmente. Ma adesso, si chiede Leopoldo Parente, ceppalonese di 32 anni, ex giovane della Dc beneventana (lì il primo incontro con Clemente), «mo’ è diventato ministro. E mi preoccupo un po’. In un tribunale piccolo come quello di Benevento, ci può essere un timore reverenziale verso un potente come è lui».

Ma ecco cosa diceva l'anno scorso...

Corriere della Sera.it
(11 GIugno 2006). Mastella: «Rinuncio a chiedergli un milione di euro per danni» «Ci ha fatto soffrire». Nel libro, stampato a Ceppaloni, attacchi ai figli e alla moglie. E aggiunge «Diciamo che sarò clemente di nome e di fatto, e che Leopoldo Parente io e la mia famiglia lo perdoniamo perché siamo dei signori. Ma resta il male gratuito e ingiustificato che ci ha fatto».

clEMENTE sta guardando al di là del naso, vuole mettere da parte qualche soldino perchè con il governo traballante e le indagini che lo riguardano, il rischio di rimanere senza lavoro è molto alto. Purtroppo sa anche lui che con il suo curriculum non lo prenderebbero nemmeno a fare l'uomo dentro il Paperino di Disneyland (il francese lo sa, ok, però almeno Paperino si fa capire quando parla).
Mastella, con i superpoteri donatigli da Prodi può punire tutti quelli che lo criticano: fa spostare giudici, querela scrittori e minaccia conduttori e Cda della Rai, però non ha ancora capito che nel vano tentativo di far tacere tutti, fa parlare di sè ancora di più. E' persino riuscito a perdere un voto a Ceppaloni...ora i sondaggi lo danno al 99,9%.

P.S.:
La Forleo si sfoga: «Perché i carabinieri non indagano sulle mie denunce?». Non chiedetelo a clEMENTE. Ha già detto più volte che lui è il Ministro dei detenuti, non dei magistrati.

(continuate a segnalarci i blog in cui avete linkato dementemastella, li inseriremo nella sezione "Chi ci linka")

sabato 27 ottobre 2007

Emendamenti pericolosi



Roma, 25 ott. (Adnkronos) - Il governo e' stato battuto in aula al Senato sulle votazioni di un emendamento al decreto legge collegato alla finanziaria. Sulla proposta di modifica, presentata dal senatore Tommaso Barbato, il governo aveva espresso parere favorevole, mentre il relatore si era rimesso al parere del governo. Il provvedimento, bocciato dall'aula, prevedeva l'assunzione di 23 dirigenti, da parte del ministero della Giustizia, nel caso in cui avessero rinunciato al contenzioso.

Una bell'emendamento nascosto nella finanziaria era quello che ci voleva. Certi giudici viaggiano in baracconi senza benzina o senza scorta, rischiando tutti i giorni la loro vita e clEMENTE vorrebbe assumere 23 dirigenti...Ma se un giorno, per disgrazia, questi giudici non dovessero esserci più, i dirigenti chi dirigerebbero?

Inanto nel far west dichiarano:

(AGI) - Roma, 27 ott - PRODI:"Chi fa politica deve affrontare serenamente tutte le situazioni. Sa cosa hanno scritto quando mi hanno mandato gli ultimi bossoli? 'Glieli rimandiamo perche' con quelli che abbiamo spedito prima, Lei ha fatto finta di niente'. Mica ho fatto pubblicita' quando hanno mandato quei bossoli. Appartiene alla regola dirlo alla Digos e a nessun altro. Questo e' un modo civile di comportarsi in un Paese."

(Ogni riferimento a Ministri della Giustizia è puramente casuale)

P.S.: Ho creato una nuova sezione del blog che si chiama "chi ci linka" per ricambiare il favore a tutti i blog che ci hanno linkato o che lo faranno. Scriveteci indicando l'indirizzo del vostro sito con una breve descrizione e vi inseriremo nella lista.

venerdì 26 ottobre 2007

Un pallottola spuntata


Il Tempo.it. Proiettile per posta a Mastella:"Non me lo sono spedito da solo". Il proiettile - fa sapere l'ufficio stampa del ministero della Giustizia - era contenuto in una busta indirizzata al Guardasigilli, bloccata dalla Digos di Bologna in un centro di smistamento delle Poste italiane.

Dopo che il nostro scoop di ieri è apparso anche sul blog di Beppe Grillo, preparatevi ad un'altra notizia bomba: un nostro lettore aveva previsto tutto!

piripicchio ha detto...

mastella indagato ?
evviva !!

vuoi vedere che si spedisce una busta con due proiettili (a salve) per dimostrare che anche lui è in pericolo ? ed attrarre l'attenzione dei suoi degni compagni di MERenDA che non se lo cagano più ?

20/10/07 0.34

Ovviamente non voglio liquidare la vicenda facendo della facile ironia, perchè parliamo di un fatto grave ed ingiustificabile (ammesso che veramente il proiettile non se lo sia mandato da solo...e qualche dubbio ce l'ho). Giuste sono state le manifestazioni di solidarietà da parte di entrambi gli schieramenti, ma vediamo cosa aveva dichiarato Mastella il giorno dopo che De Magistris aveva parlato del rischio concreto di "pallottole e tritolo":

Adnkronos.com (21 Ottobre)."Quanto ai toni esasperati che ho sentito, e cioe' il tritolo e altro, dice il leader dell'Udeur, insomma io il tritolo l'ho visto ma si puo' stare tranquilli. Mi piacciono i fuochi pirotecnici -aggiunge con una battuta- Comunque io non commento le dichiarazioni di De Magistris".

Quindi le regole del gioco sono:
N.1) se un giudice (e mi riferisco a tutti i giudici "scomodi", non solo De Magistris) riceve delle pallottole o parla del rischio concreto che ciò accada, deve stare tranquillo, deve abbassare i toni e lo si può liquidare con una battuta di dubbio gusto. Il tutto rigorosamente nel silenzio della stampa.
N.2) se è clEMENTE a ricevere dei proiettili, bisogna stringersi intorno a lui per solidarizzare. Inoltre gli si possono dedicare ampi servizi in Tv e prime pagine nei giornali per strumentalizzare e generalizzare l'accaduto.

Ma cos'hanno di diverso un proiettile ad un magistrato e un proiettile ad un politico?
Io riunirei le 2 regole in un unico punto: tutti i proiettili sono gravi e devono essere uguali di fronte alla Legge.

E intanto il nostro eroe va verso l'iscrizione come indagato, ma "continuerà a lavorare (come se l'avesse mai fatto) con serenità»

P.S.: per la manifestazione abbiamo inviato e-mail ai ragazzi di Ammazatecitutti, per avere informazioni e siamo in contatto con alcuni meetup di diverse città. Se avete un sito, un movimento, un comitato o un meetup e siete interessati, contattateci. Vediamo come andrà a finire. Stiamo facendo il possibile, ma l'umiltà in questo caso è d'obbligo.

giovedì 25 ottobre 2007

Il nuovo "portavoce" di clEMENTE


In data 22/10 Staffeli consegna, per conto di Striscia la notizia, il tapiro d'oro a Di Pietro. Nell'intervista l'ex magistrato replica piccatamente a Mastella che lo aveva definito un "ignorante del diritto". Subito dopo la fine della trasmissione sul sito internet del Ministero della Giustizia(www.giustizia.it) appare un curioso comunicato stampa che vorrebbe costituire una sorta di risposta alle dichiarazioni di Di Pietro. E fin qui, niente di strano. Ma se cliccate sul link, dove compare l'immagine ingrandita dell'atto in questione, farete una scoperta sensazionale: clEMENTE ha un nuovo portavoce: l'usciere di Palazzo Piacentini.
Ebbene si, ha fatto la sua comparsa l’ennesimo avvocato del diavolo (non sarà mica il nostro amico?!). E che avvocato del diavolo, signori! Irrompe sulla scena come solo Perry Mason sa fare. Leggiamo le sue dichiarazioni:

"Un ministro che quando era magistrato ha ricevuto da soggetti indagati 100 milioni di lire e una mercedes non ha i titoli per parlare". "A questo punto, Di Pietro abbia il coraggio di non scaricare sul Presidente del Consiglio il problema ma di portare in Parlamento la sua richiesta, mettendo però sul banco anche le sue dimissioni dal ministero delle infrastrutture e al quel punto vedremo come si esprimerà l'aula".

Ora, con tutto il rispetto per la categoria professionale ci domandiamo che razza di credibilità può pensare di avere un sito istituzionale che emette un comunicato stampa in cui vengono citate le dichiarazioni di un usciere. E’ come se noi, in caso di guai giudiziari, portassimo come teste a favore la nostra portinaia. Ma tant’è il livello tragi-comico raggiunto dai nostri rappresentanti.
Per fortuna che qualcuno con un minimo di buon senso all’interno del Ministero (sicuramente non Mastella) si è accorto della boiata che costituiva quel comunicato e l’ha prontamente rimosso dal sito. Se infatti provaste a cliccare sul link originale, leggereste “pagina non trovata”. Noi però pubblichiamo tutto ciò che clEMENTE censura e, dunque, abbiamo recuperato il documento! (Ringraziamo Francok e Leonardo per la segnalazione).

...Non so se dovremmo ridere oppure metterci a piangere.

Massì, scherziamoci su!

Leggete anche:

- "Why not": polizia nella sede del Campanile

- De Magistris, il Csm prova il blitz

- A geriatric assault on Italy's bloggers

P.S. Lo staff di dementemastella si sta muovendo per allacciare rappporti con vari siti internet: Il blog di Beppe Grillo, il sito antimafie "e adesso ammazzateci tutti", blog cloni anti-Mastella e molti altri. Il nostro scopo sarebbe quello di raggiungere il maggior numero di persone e creare le condizioni necessarie perchè si organizzi una manifestazione anticasta e pro De Magistris a Roma. Inutile negare che la realizzazione di questo progetto sia assai complicata, impossibile se non otterremo alcun appoggio esterno. Non ci sentiamo nella condizione di poter assicurare alcunchè ma una cosa è garantita: il nostro impegno.

Chiediamo pertanto il vostro appaggio fisico e morale...


GRAZIE A TUTTI!

mercoledì 24 ottobre 2007

Il potere di un 1,4 %


“E in quanto al voto che, a luglio, dovrà decidere il rifinanziamento delle missioni italiane all'estero, «se la maggioranza e il governo andassero sotto al Senato secondo me la maggioranza non ci sarebbe più e noi ne prenderemo atto, questo mi pare un giudizio politico e di merito non ci possono essere surrogati. Quindi, laddove ci fosse un riscontro in negativo, noi a settembre valuteremo se stare al governo oppure dare l'appoggio esterno»” (Repubblica, 3 Luglio 06).

«A brutalità si risponde con eguale determinazione - aggiunge - Lo dichiaro con molta obiettività se ci sarà il referendum, prima ci sarà, per quanto mi riguarda, la crisi di governo» (10 Aprile 07)

«Sono pronto alla crisi se c'è chi vuole decapitarci» (24 Aprile 07)

«Se passa l'emendamento sugli avvocati nei consigli, l'Udeur conferma le posizioni di Mastella. Se dovesse persistere la tendenza a sfilacciare il lavoro fatto dalla maggioranza con una rigidita' che riaffiora in aula sull'emendamento degli avvocati, Mastella non esiterebbe un istante a prendere atto di questa difficolta' e a rassegnare le dimissioni» (13 Luglio 07)

«E' il giorno dell'indulto. Mastella Si fa vivo solo con una lettera a Romano Prodi nella quale minaccia le sue dimissioni» (l'Unità, 27 Luglio 07)

«Se i ministri scenderanno in piazza contro un provvedimento storico e importante come quello sul welfare, sarà crisi di governo» (1 Settembre 07)

«Io linciato, pronto a sfiduciare cda Rai» (5 Ottobre 07)

«Se vi faccio schifo lasciamoci con molto garbo e andiamo alle elezioni. O mi difendete o ci lasciamo» (9 Ottobre 07)

«Noi chiediamo un chiarimento. Se non ci dovesse essere è chiaro che verificheremo anche la possibilità di non votare» (22 Ottobre 07)


clEMENTE...E FALLO UNA BUONA VOLTA!


Il commento di N.P: La vicenda De Magistris non ha avuto alcuna ripercussione sull’esecutivo. clEMENTE non si è dimesso, lo strappo interno alla maggioranza(si fa per dire!) è stato ricucito e Prodi in qualche modo è rimasto dov’è. Non si sa per quanto durerà ma per il momento la situazione è questa. Tanto rumore per nulla: 1) la lettera attraverso la quale la quale Cossiga (lui di dimissioni se ne intende!) chiede gentilmente a Mastella di levarsi dalle palle, 2) l’intervento indotto e per di più tardivo di Napolitano, 3) il ribelle Di Pietro che con metà faccia dipinta di blu e al grido di “libbertà” si erge a difensore della magistratura e mostra le chiappe all’acerrimo nemico clEMENTE, 4) l’opposizione che si domanda che cosa si sarebbe detto se tutto ciò fosse accaduto con Berlusconi al governo ma poi inspiegabilmente critica De Magistris e difende Mastella, 5) l’ Udeur che minaccia la ritirata sull’Aventino, 6) prime pagine di quotidiani E talkshow con auditel alle stelle………………………

Ebbene, tutto è finito in una bolla di sapone.

Ma noi non ci arrendiamo. Continueremo a combattere con i mezzi che ci sono concessi.

Vi invito a tal proposito a “non cessare il fuoco”. Scriviamo e-mail, firmiamo petizioni, partecipiamo a manifestazioni. Insomma non facciamo mancare il nostro apporto.

Prima o poi Qualcuno ascolterà il nostro urlo:


TUTTI A CASA !!!


martedì 23 ottobre 2007

clEMENTE day


Ieri è stata una giornata intensissima per il nostro clEMENTE. Tutto il giorno a fare interviste, tra truccatori, fotografi e giornalisti…una faticaccia insomma.
Dopo il consueto cappuccino e minaccia (che ora forse si sta concretizzando!), ha fatto uno spuntino a base di insulti a Di Pietro. A pranzo una veloce accusa al governo e poi, neanche il tempo per la cena, è andato dritto agli studi di La 7 per la trasmissione “Exit” (Matrix invece ha pensato bene di parlare di Formula 1), dove ha dichiarato tra le altre cose:

non so cosa stia succedendo in Calabria e sinceramente non me ne frega niente;
in Calabria non conto niente (peccato che sia stato eletto in quella regione);
ho un amico massone;
la Loggia Massonica non è occulta, chiunque si può iscrivere (come no. Vai sul sito, chiami e magari poi ti danno anche la carta club);
se avessi voluto rubare l’avrei fatto nella Prima Repubblica, non adesso;
i magistrati non devono andare in tv (poi però la Buongiorno gli ha fatto notare che sono 11 anni che i magistrati vanno in tv e fino ad ora non era mai successo nulla)

Comunque ha ragione Mastella quando dice che siamo degli ignoranti e degli stronzi, perché non abbiamo capito niente. Non abbiamo capito che la sua mente raffinatissima ha teorizzato un qualcosa di sconvolgente, un’evoluzione dell’indulto: l’indulto preventivo. Insomma, se le carceri sono piene e continuano a riempirsi, basta non far arrestare i delinquenti! Come fare? Impedendo ai magistrati di svolgere il proprio lavoro…è un concetto tanto semplice quanto geniale.

Ieri sera ho preparato una brevissima e-mail pronta da inviare alle istituzioni (Presidente della Repubblica, Csm, Ministero della Giustizia, Procura di Catanzaro). Non è molto, anzi non è niente in confronto a quello che stanno facendo i nostri amici calabresi, ma vogliamo dare comunque un nostro piccolo contributo perché qui, dall’altra parte dell’Italia, ci sentiamo completamente impotenti. Partecipate tutti, perché se non siamo capaci neanche di inviare un’e-mail di protesta…beh allora capisco come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto.

A: Istituzioni | Presidente della Repubblica | Romano Prodi

Con la presente voglio manifestare la mia più profonda indignazione per ciò che sta accadendo al Dr. Luigi De Magistris. In particolare trovo oltremodo ignobile che un’indagine cruciale per il nostro Paese venga letteralmente strappata dalle mani di un Pubblico Ministero proprio nel momento in cui si sono andati a toccare i così detti “poteri forti”, mettendo di fatto a repentaglio l’indipendenza stessa della Magistratura e creando un pericoloso precedente per le inchieste future.
Per questi motivi penso che non vengano tutelati i miei diritti fondamentali di cittadino e chiedo che le istituzioni e le alte cariche dello Stato escano dal silenzio in cui si sono vilmente rintanate.

Con rabbia,
Vostro Nome



lunedì 22 ottobre 2007

Basta fango su DE MAGISTRIS !

clEMENTE chiede che l'inchiesta "why not" faccia il suo corso e che non si getti discredito sulla sua figura prima del tempo, intanto però, spara a zero su De Magistris:

«De Magistris mi ha iscritto scientemente nel registro degli indagati di "Why not", sapendo che interrompeva l’inchiesta, visto che risultati reali fino ad ora non sono arrivati, anche perché ogni volta la Cassazione ha in larghissima misura bloccato i suoi atti. Non si può immaginare che lo abbia fatto per farsi togliere l’inchiesta e diventare eroe nazionale, sapendo che questa è la prassi?»


Qualcosa non torna. Ricapitoliamo l’intera vicenda:

1) A Catanzaro il pm De Magistris conduce un’inchiesta sulla politica che vedrebbe coinvolto addirittura il Presidente del Consiglio Romano Prodi.

2) Gli ispettori giungono nel capoluogo calabrese per vagliare l’operato del magistrato e ravvisano “gravi irregolarità” relative ad indagini precedenti a quella di cui sopra.

3) clEMENTE chiede il trasferimento di De Magistris.

4) La decisione definitiva spetta al Consiglio Superiore della Magistratura che rinvia il tutto a Dicembre.

5) All’interno del registro degli indagati compare il nome del Ministro della Giustizia.

6) La Procura di Catanzaro avoca a sé l’inchiesta del magistrato giudicandolo “incompatibile”.

Quindi:

C’era una volta un magistrato che svolgeva le sue indagini. L’equilibrio della vicenda viene interrotto quando il guardasigilli chiede il suo trasferimento.
Premesso ciò risulterebbe difficile immaginare che il disegno del pm fosse quello di diventare un eroe nazionale (magari anche martire!) dato che tutto è cominciato da un atto non richiesto dal magistrato stesso bensì da terzi. Ma questo è ciò che vogliono farci credere.
Inoltre si accusa De Magistris di comportarsi come un soggetto politico. In realtà è stato il Governo a trattarlo come tale e non, al contrario, in quanto magistrato indipendente. Ma queste sono le ovvie contraddizioni in cui si cade quando si cerca di far passare un magistrato che fa il suo lavoro per l'artefice di un complotto antigovernativo.
De Magistris dopo aver subito varie minacce, teme per la sua incolumità. Mastella lo tranquillizza assicurandogli di non gradire gli spettacoli pirotecnici ( meno male!) e lo invita a stare tranquillo. Già, al magistrato non è concesso nemmeno di avere paura. clEMENTE per un paio di blog ostili chiede che gli venga aumentata la scorta e millanta un clima di neo-terrorismo, ma il pm DEVE star tranquillo.

Almeno noi non vogliamo lasciarlo solo.


Noi stiamo con De Magistris !!!


Inondiamo di e-mail il Ministero della Giustizia, il Consiglio Superiore della Magistratura e il Presidente della Repubblica (vanno bene anche i telegrammi e i fax) per esprimere tutto il nostro sdegno e la nostra indignazione.


P.S.
C’è aria di rottura tra clEMENTE e il centrosinistra. Alle sue previsioni di voto anticipato fanno eco le velate dichiarazioni d'amore nei confronti della CDL. Per le prossime elezioni si prospetta un'inquietante gemellaggio CePPaloni-Arcore. Lo avevamo previsto già da tempo. Adesso abbiamo avuto la conferma. In un’intervista rilasciata a Libero il ministro dichiara:

“L’esperienza che stiamo vivendo assieme al centrosinistra è difficile, ci sono troppe differenze e le mediazioni non bastano. Ammetterlo non è un’eresia”.

La parola a Berlusconi.

domenica 21 ottobre 2007

Ma che nome è Dolcino?

Ecco la scioccante intervista che De Magistris ha rilasciato al Corriere della Sera. Si parla di "manine raffinate", di poteri occulti, di tritolo e dell'imbarazzante silenzio di Napolitano.
Una domanda: ma perchè quando ci sono di mezzo logge, servizi segreti e fughe di notizie che non dovrebbero esserci, "Libero" fa sempre gli scoop?

Ma ora parliamo dell'eroe di ieri, del superman che ha salvato Prodi e Mastella strappando l'inchiesta "why not" dalle mani di De Magistris: signori e signore...ecco a voi (rullo di tamburi) Mr. Dolcino Faviii.

Atti Parlamentari
- 26075 -
Camera dei Deputati
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 17 GENNAIO 1989

MELLINI, VESCE, RUTELLI E CALDERISI.

Al Ministro di grazia e giustizia.

— Per sapere –

premesso che:

la prima commissione del Consigli o superiore della magistratura si è di recente occupata del caso del magistrato Dolcino Favi, sostituto procuratore della Repubblica di Siracusa; in particolare le accuse mosse al Favi sono di « essere dedito a sistematiche violazioni di norme, in particolare di quelle poste a presidio dei diritti fondamentali dell'individuo » come sostenuto dal consigliere del CSM Renato Papa dinanzi al plenum del CSM durante la seduta di mercoledì scorso; gli addebiti mossi al dottor Favi riguardano i seguenti episodi :

1) i rapporti con la suocera del pentito Pandolfo, di cui il dottor Favi si servì per far pervenire messaggi alla malavita;

2) Favi ha spiccato mandati di cattura nei confronti di alcuni magistrati catanesi sulla base di intercettazioni telefoniche irregolari, di cui sono state tenute in conto solo quelle con « esito positivo » mentre quelle che potevano servire come prove a discarico non sono state annotate;

3) Favi ha falsificato una delega del procuratore della Repubblica di Messina per il compimento di un atto istruttorio, facendosi da sé un fonogramma;.

4) il mandato di cattura nei confronti di Abbu Abbash, inefficace e per cui il Favi era privo di competenza;

5) il caso dell'arresto del proprietario di un cavallo che, imbizzarritosi, aveva ferito alcune persone, fra cui un magistrato, il pretore di Lentini. In questo caso il Favi non solo si impossessò del caso levandolo al pretore competente, non solo arrestò il proprietario del cavallo, non solo inventò una serie di reati inesistenti a suo carico, ma chiamato a risponderne davanti al CSM, inventò giustificazioni inesistenti producendo alcuni documenti falsi.

(Grazie ad Albatros e a enorbalac per la segnalazione)

Vedete? Chi si spacca la schiena per una vita alla fine fa carriera. Ad un incompetente come De Magistris, invece, hanno levato l'inchiesta Poseidone, Why Not e per Toghe Lucane si vedrà...

W l'Italia, W la libertà, W la democrazia!

sabato 20 ottobre 2007

LA GIUSTIZIA E' MORTA

Corriere.it. La Procura generale di Catanzaro ha avocato l'inchiesta "Why Not" sul presunto uso illecito di finanziamenti pubblici di cui era titolare il pm Luigi De Magistris. Lo si è appreso in ambienti giudiziari. L'avocazione è stata disposta dal procuratore generale facente funzioni, Dolcino Favi, e sarebbe stata motivata da una presunta incompatibilità di De Magistris nel procedimento legata alla richiesta di trasferimento cautelare d'ufficio che è stata fatta nei suoi confronti dal ministro Mastella. Nel caso specifico sarebbe stata ravvisata una incompatibilità nel procedimento da parte di De Magistris proprio per il coinvolgimento del ministro. La situazione determinatasi dopo la richiesta di trasferimento, secondo quanto si è appreso, avrebbe dovuto imporre l'astensione da parte del pm. [...] Il procuratore generale ha deciso di valutare la situazione dopo che si è appreso che il ministro della Giustizia è stato iscritto nel registro degli indagati. [...] Nel frattempo si è appreso che tra i reati ipotizzati nei confronti del ministro della Giustizia non figura la violazione della legge Anselmi sulle associazioni segrete. I reati ipotizzati nei confronti di Mastella, invece, sarebbero finanziamento illecito al partito, truffa e abuso d'ufficio.
Immediata la replica del pm: «Ancora una volta vengono rese pubbliche a mezzo stampa notizie riservate che riguardano il mio ufficio, le mie indagini, e la mia persona. Se è vero quello che l'Ansa ha scritto, non avendo io ricevuto alcuna notifica, ci avviamo al crollo dello stato di diritto, registrandosi anche, nel mio caso, la fine dell'indipendenza e dell'autonomia dei magistrati quale potere diffuso». Mastella risponde: «Bisogna che ognuno rispetti la legalità e i principi, che nessuno oltrepassi la linea di demarcazione dei principi legali»

Scusate, ma quando la rabbia è troppa, le parole sembrano sempre troppo poche. Scriverò d'impulso, sarò breve.

Commento.
Bazzecole insomma, mica ha ucciso qualcuno.
Ricapitoliamo: un ministro chiede il trasferimento di un pm perchè ha paura di essere indagato; poco dopo lo stesso ministro viene ufficialmente iscritto nel registro degli indagati; al pm viene tolta l'inchiesta per incompatibilità, mentre il ministro rimane compatibilissimo con il suo incarico. In poche parole a De Magistris è stata tolta l'inchiesta perchè indaga sul ministro che ha chiesto il suo trasferimento, come se l'avesse fatto per vendicarsi... clEMENTE, ma che roba è? Giustizia no di certo. La mossa della richiesta di trasferimento quindi era solo una specie di trappola per il Pm? Non ti importava quale sarebbe stata la decisione del Csm, l'importante era richiedere il trasferimento per poter diventare "intoccabile", giusto? Questo non è un palese conflitto di interessi? E soprattutto, cosa ci dici delle ipotesi di reato che ti riguardano?

MASTELLA RISPONDI
MASTELLA RISPONDI
MASTELLA RISPONDI
MASTELLA RISPONDI

PERCHE' SIAMO TUTTI INCAZZATI NERI

venerdì 19 ottobre 2007

Crisi d'identità

Da quando mi occupo di clEMENTE mi sono crollate moltissime certezze...mi sento perso, disorientato, non so più chi sono. Vorrei condividerle con voi, aiutatemi:

  • Mi sbagliavo, per fare il Ministro della Giustizia non è necessario avere qualche competenza in materia giuridica.
  • I laureati in filosofia non trovano lavoro. Non è vero, c'è chi diventa Ministro della Giustizia (male che vada si può anche fare il Ministro della Salute, come la Turco).
  • Non è vero che per entrare in parlamento bisogna ottenere almeno il 2% dei voti. C'è chi entra anche con l' 1,4% come "miglior perdente".
  • L'unico modo per far tacere un giudice scomodo è far saltare in aria un'autostrada. Mi sbagliavo, lo si può anche trasferire o fargli cambiare sede ogni 8 anni.
  • Oggi senza l'inglese non vai da nessuna parte. Non è vero, Mastella vola a Monza e a New York eppure non sa neanche l'italiano.
  • A Carnevale ogni scherzo vale. Ma allora perchè Mastella è Ministro della Giustizia tutto l'anno?
  • Uomo avvisato, mezzo salvato. Non è vero, Prodi ha ricevuto un avviso di garanzia da De Magistris e sta per essere salvato del tutto.
  • Da quando c'è l'euro tutto costa il doppio, ma Mastella le case a Roma le ha pagate la metà.

E chi più ne ha, più ne metta...

P.S.: eccovi una notizia bomba (da prendere con le pinze perchè scritta da "Libero").

giovedì 18 ottobre 2007

Mastella o Minosse?


Abbiamo potuto notare come la carica di Ministro della Giustizia concede a Mastella il diritto di essere in molti casi il giudice ultimo, colui che ha l’ultima parola sui fatti.

1) Per quanto riguarda l’indulto la sua è stata la firma decisiva.

2) Nel caso De Magistris-Lombardi ha autorizzato la richiesta di trasferimento per i due magistrati.

3) Nella vicenda Storace ha concesso l’autorizzazione a procededere.

Insomma, quest’uomo può disporre a suo piacimento della vita delle persone. Ora, fosse un uomo di profonda onestà morale ad avere tali prerogative ciò non susciterebbe tanto sdegno ma essendoci clEMENTE a capo del Ministero della Giustizia si spera che le competenze relative a questa carica vengano modificate al più presto. Quantomeno le persone giudicate da Minosse nell'Inferno dantesco erano già morte...

P.S. Si sa che Mastella è un maestro nell’arte di crearsi dei nemici. Solo ieri ha visto respingersi la solidarietà espressa nei confronti del Gip di Milano Forleo a seguito dell’intimidazione subita dal magistrato da parte delle Br ed è stato attaccato da Storace per aver concesso l’autorizzazione a procedere contro di lui.

P.S.S. Dopo le educate dichiarazioni di qualche tempo fa a New York ( ai contestatori: “Pensavo foste 50.000 invece siete cinque stronzi!”; ad un giornalista: “il viaggio me lo sono pagato per i cazzi miei” ) ecco che clEMENTE dimostra ancora una volta di aver studiato ad Oxford. Ieri, infatti, alla trasmissione “Temporale” di Canale Italia dichiara: “Sono sottoposto a linciaggio mediatico ma gli esponenti del Centrosinistra se ne sono strafottuti”.

mercoledì 17 ottobre 2007

Siete su Scherzi a Parte!


Corriere della Sera. (Milano) - «Nell’arco di un anno e mezzo, se non accadrà qualche fatto nuovo e senza interventi strutturali, torneremo alla situazione di prima dell’indulto», cioè all'«inevitabile sovraffollamento delle carceri». A denunciarlo è il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Ettore Ferrara, in una conferenza stampa al ministero della Giustizia.

Udite udite le dichiarazioni di clEMENTE a tal proposito:

"Figuratevi cosa sarebbe successo senza l'indulto".

Ditemi che siamo su Scherzi a Parte, vi prego. Ho postato il logo del noto programma di canale 5 per provare a convincermi che ciò che vediamo e leggiamo sia solo finzione organizzata dagli autori. Purtroppo non è così.
clEMENTE ma ti sei bevuto il cervello?! Ma non ti vergogni a prendere in giro sessanta milioni di italiani?! Il capo del Dap, Ettore Ferrara, dichiara tra le righe che l'indulto non è servito a un beneamato, che al limite ci ha fatto guadagnare qualche mese di tempo (senza contare tutti i danni che quel provvedimento ha provocato) e tu di fronte a tutto ciò hai il coraggio di replicare: "Figuratevi che cosa sarebbe successo senza l'indulto". Invece di promuovere la costruzione di nuove carceri, di rendere maggiormente efficienti quelle già esistenti, di rimettere in sesto quelle non operative, quella boiata è l'unica cosa che hai da dire?? Congratulazioni!
Io non ho più parole. Le lascio a voi, cari lettori. Concludo con un'altra perla di saggezza pronunciata quest'oggi dal clEMENTE:

«Mi auguro che non ci siano episodi di violenza in carcere. Se succedesse, saremmo non un Paese civile, ma un Paese da piripicchio».

clEMENTE, l’Italia è una Repubblica delle banane indipendentemente dal fatto che ci siano o meno violenze nelle carceri. Basti tu a capo del Ministero della Giustizia perché il Belpaese venga classificato in questo modo. Piripicchio... ma come diavolo parli?!

P.S. (ANSA) - CATANZARO, 17 OTT - Una busta con un proiettile calibro 38 e' stata recapitata per posta al pm del Tribunale di Catanzaro, Luigi de Magistris. La lettera, spedita da Bologna, e' stata aperta ieri sera dallo stesso magistrato nel suo ufficio. Oltre al proiettile, c'era un foglio, sul quale era stata disegnata una stella a cinque punte in modo molto rudimentale, recante la scritta: 'la prossima sara' vera'. De Magistris ha avvertito la Digos, che ha avviato le indagini. Lo staff di dementemastella esprime la sua solidarietà nei confronti del PM De Magistris.

God may bless Italy

martedì 16 ottobre 2007

clEMENTE e il modello cinese

Giovedì scorso, sfogliando il Corriere della Sera, mi sono imbattuto in un articolo riguardante la censura nel Web. L'ho trovato molto interessante e ho deciso di riproporlo per chi se lo fosse perso. L'obbiettivo è cercare di inquadrare meglio il problema dando un'occhiata a ciò che avviene all'estero. (Ringrazio il nostro Gionuein per l'ennesimo capolavoro fotografico).

di Massimo Gaggi

Corriere della Sera. (New York) A chi l'accusa di fornire da anni alla dittatura birmana programmi e tecnologia per sottoporre a censura informazioni e opinioni che circolano via computer, Fortnet, un'azienda di Sunnyvale, nella Silicon Valley, risponde che non vende i suoi prodotti direttamente, ma attraverso società intermediarie. Non sa quindi molto dei clienti finali, anche se ritiene che siano essenzialmente aziende private che acquistano «filtri» da utilizzare, ad esempio, per impedire al loro personale di accedere a siti porno. Fortnet, però, non sa cosa replicare quando gli investigatori di Open Net Initiative, osservatorio creato dalle università di Harvard, Oxford, Cambridge e Toronto per monitorare lo «stato di salute» di Internet, obiettano che tempo fa il capo delle vendite della società è stato ripreso dalla tv birmana mentre incontrava il capo del governo del Paese asiatico. «No comment » anche da altre società californiane come Websense e Blue Coat System, la cui tecnologia è usata per censurare la rete in Paesi mediorientali come Yemen ed Emirati. Blue Coat, invece, ammette tranquillamente di lavorare per il governo dell'Arabia Saudita; anzi, sembra orgogliosa di assistere un alleato degli Usa, anche se il governo di Riad non è esattamente una democrazia. Per tenere sotto controllo il web, Singapore, altra dittatura che ha forti legami con l'Occidente, si affida invece a SurfControl, società a capitale britannico ma basata in California. Quanto all'Iran, non è chiaro quale tecnologia usi oggi: in passato ha sicuramente basato le sue censure sul sistema SmartFilter di SecureComputing, ma la società americana sostiene che Teheran l'ha usato illegalmente e non dispone degli ultimi aggiornamenti del programma.

La rivoluzione digitale di Internet ha aperto nuove frontiere di libertà nella circolazione delle informazioni ma, com'era forse inevitabile, ha anche spinto molti governi autoritari a cercare di neutralizzare gli aspetti democratici della rivoluzione digitale. Chi pensava che imbrigliare uno strumento universale come la rete equivalesse a tentare di svuotare il mare con un secchio, chi era convinto che il regime comunista cinese non sarebbe sopravvissuto all'avvento della comunicazione a banda larga, sta rivedendo i suoi giudizi: a Pechino il Pcc rimane al potere, mentre Internet è soggetto a una severissima sorveglianza. E i giganti americani di Internet — Microsoft, Google, Yahoo! e Cisco Systems — sono stati ribattezzati dagli internauti «la banda dei quattro» per la collaborazione offerta alle autorità di Pechino nei loro interventi repressivi, nel tentativo di non perdere il ricco mercato cinese.

Quello della Cina è il caso più macroscopico e discusso, ma la censura su Internet si sta sviluppando a macchia d'olio in mezzo mondo. Secondo Open Net Iniziative (Oni), alcune repubbliche dell'ex Urss — soprattutto Bielorussia, Tagikistan e Kirghizistan — hanno ripetutamente smantellato interi siti web o bloccato quelli controllati da forze di opposizione nei periodi che precedono le consultazioni elettorali. L'elenco degli altri Paesi che cercano in un modo o nell'altro di mettere la «museruola» a Internet è lungo e comprende, oltre a quelli già citati, Egitto, Cuba, Corea, Siria, Tunisia e Vietnam. Apparentemente, invece, Russia, Malesia, Israele e Venezuela non hanno programmi governativi di intervento nella rete.

Quanto all'Europa, secondo l'organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione, ben 24 Paesi su 56 intervengono in qualche modo per limitare l'attività di Internet. Ma quali sono le tecniche d'intervento più comuni? C'è chi scatena attacchi di hacker contro i siti che danno più fastidio e chi, come la Cina, gioca d'anticipo e impone a chi vuole operare nel suo Paese di esercitare un'autocensura preventiva sui contenuti. L'Iran, oltre a censurare, ha bloccato i sistemi di comunicazione a banda larga in modo da limitare l'afflusso e la velocità di circolazione di testi e video. La misura più drastica l'ha adottata la giunta militare birmana che nei giorni della protesta ispirata dai monaci buddisti è arrivata addirittura a disattivare l'intera rete.

Misure estreme che fanno notizia. Si parla meno dell'ordinaria censura, quella di routine, in genere attivata utilizzando programmi e tecnologie sviluppate da società americane di quella stessa Silicon Valley che ha regalato al mondo la libertà della comunicazione universale «a portata di clic ». Gli studi fin qui condotti escludono i Paesi democratici dell'Occidente: si dà per scontato che qui i controlli, quando ci sono, servano a combattere il terrorismo o la pornografia, non a censurare la libertà di espressione. In realtà anche in Europa non tutto è scontato, come nel caso della Germania che blocca siti e messaggi filonazisti.

Al Congresso di Washington è stato appena presentato il Global Online Freedom Act, un progetto di legge che punta a evitare che l'America continui a esportare software destinato a un uso politico repressivo. Non esistono soluzioni semplici sul piano tecnico (il software usato dai governi è abbastanza simile a quello sviluppato per combattere intrusioni nelle reti aziendali e anche nelle utenze domestiche), ma anche su quello politico il quadro non è del tutto nitido. Tanto più che nemmeno il Congresso si può considerare davvero indenne da tentazioni censorie. Prendiamo il caso Wikipedia: la recente indagine dalla quale è emerso che moltissime voci dell'enciclopedia «spontanea» sono state alterate dall'intervento di entità come la Cia, il partito repubblicano, la chiesa cattolica e quella anglicana, è stata avviata da alcuni neolaureati del California Institute of Technology dopo aver scoperto che numerosi parlamentari Usa avevano ripulito le loro scheda che compare su Wikipedia.


Il commento. Il titolo del post è chiaramente iperbolico. E' eccessivo paragonare il metodo censorio del blog di clEMENTE all'accanita sorveglianza della rete operata dalla dittatura cinese. Eppure nel suo piccolo qualche analogia esiste. Si da il caso, infatti, che clEMENTE oltre a filtrare i commenti stia tentando di oscurare un blog scomodo. Come abbiamo letto sopra, queste cose non dovrebbero succedere, a maggior ragione in Europa.
Non essendoci delle norme rigorose in materia, come facciamo a stabilire in quali casi la censura sia legittima oppure no? Chi ci dice che clEMENTE cestini solamente i commenti volgari e non stia invece violando il diritto fondamentale della libertà di espressione? Su quali basi vorrebbe oscurare un sito avverso che esprime un'opinione diversa dalla sua?
Il tema è complesso. Risposte certe non le avremo a breve. L'unica cosa che possiamo fare è stare in guardia.
Le dittature mascherate sono quelle più pericolose!

P.S. Per dovere di cronaca citiamo anche il caso cubano: i blogger sono costretti a fingersi turisti stranieri per evitare così la censura del regime castrista. Consigliamo a tutti i blogger anti-mastella di chiedere la doppia cittadinanza.

P.S.S. Prendiamo atto della rischiesta di otto anni di carcere nei confronti di Salvatore Cuffaro, un vecchio sodale di clEMENTE ai tempi del matrimonio del pentito Campanella. La maledizione di Mastella continua. Dove passa lui non cresce più l'erba.

lunedì 15 ottobre 2007

Mastella: Partito Democratico? No, Grazie!

Nel giorno della scontata "apoteosi" di Veltroni alle primarie del Partito Democratico, mentre tutti gli esponenti del centrosinistra ostentano ottimismo verso il nuovo progetto, il nostro clEMENTE prende le distanze.

Ecco le sue dichiarazioni:

"Ci saranno molti del Pd che saranno scontenti di questa mescolanza di diverse anime, che assai spesso fanno a cazzotti tra di loro e che, forse, guarderanno a noi con simpatia. Per lo meno lo spero".
Lo ha detto al Tg2 il leader dei Popolari-Udeur, Clemente Mastella, a proposito delle primarie del Pd.

Nei giorni scorsi il leader dell'opposizione Berlusconi aveva espresso lo stesso concetto:

Con la scomparsa della Margherita gli eletti con quel simbolo saranno liberi di scegliere se entrare nel Partito Democratico sottomettendosi alla prevalenza politica, organizzativa e burocratica degli ex comunisti, oppure di congiungersi ad altre formazioni del centro sinistra o di restare autonomi. Credo che Rutelli debba aspettarsi molte brutte sorprese». Lo afferma Silvio Berlusconi in un'intervista alla Stampa.

Non è la prima volta che assistiamo ad una convergenza di pensiero tra il Ministro della Giustizia e il Cavaliere nell'ultimo periodo. Gatta ci cova. Voi che ne pensate?

Inoltre Mastella rincara la dose sollevando dei dubbi sulle modalità di votazione delle primarie:


"Maturi per votare le liste del Pd, immaturi per i reati? In questo spaesamento della società italiana in cui tutto si addebita agli altri, voglio ricordare che oggi votano i sedicenni le liste del Pd. Allora se i sedicenni italiani sono maturi per votare e hanno la sensibilità di determinare condizioni di cambiamento nel Paese, non possono essere immaturi quando commettono un reato". Lo afferma il ministro della Giustizia Clemente Mastella, intervenendo ad un convegno dell'Udeur a Benevento.

Insomma la situazione è paradossale. Ci troviamo in una situazione percui il PD si definisce per bocca di Veltroni un partito d'appoggio al governo ma intanto un ministro dello stesso ne prende le distanze e spera di trarre giovamento dalla sua debacle. Ci sarà lo zampino di Berlusconi?!
A vederla così, sembrerebbe proprio che clEMENTE si senta già parte integrante dell'attuale opposizione nonchè prossimo governo...

domenica 14 ottobre 2007

Politica in Calabria

(27 Giugno 2007)

Rainews24.rai.it. "Dicono che io voglio ammazzare i magistrati, che li voglio mandare via, ma al Csm annuncio che Luigi De Magistris aveva già fatto domanda di trasferimento il 29 giugno, prima che io intervenissi sul caso". Lo ha detto il ministro della Giustizia Clemente Mastella.

"Voglio che si faccia un po' di verità. Io mi assumo le mie responsabilità. Sono il titolare di alcune cose che prima non c'erano, delle nuove norme che prima non esistevano, mi permettono di agire come ministro. Ma dire che non voglio
combattere la mafia e che ostacolo la magistratura è distorcere la realtà".

Una spiegazione la fornisce direttamente il pubblico ministero. Parlando con l'agenzia di stampa Ansa, ha detto che "quella a cui fa riferimento il ministro è la richiesta che spesso i magistrati fanno unicamente al fine di verificare la loro posizioni in graduatoria di anzianità su tutto il territorio nazionale". "Ho più volte ribadito, per chi non lo avesse ancora capito, che voglio rimanere a lavorare nella Procura di Catanzaro nei prossimi anni e che quindi
nessuna volontà di trasferimento mi può essere attribuita. Anzi, tutt'altro".

sabato 13 ottobre 2007

Il centrometrista

TREMILA AMICI E UNA LEGGE POPOLARE
Sono soddisfatto. Volto pagina. Tremila amici sono arrivati da tutt'Italia per ragionare insieme a me di politica, di uno scatto da compiere, di un progetto di centro da portare avanti a testa alta, e, non ultimo , per manifestarmi solidarietà in un momento che, sia pur dietro le spalle, è stato molto difficile. Anche Pezzotta ha voluto essere presente. Ora guardo avanti. Alla legge popolare per la quale proveremo a raccogliere firme ovunque. Per chiedere che si inserisca nuovamente il diritto a esprimere le preferenze nella scheda elettorale.

Pubblicato da Sen.Clemente Mastella

Il commento. Un raduno di cervelloni per ragionare insieme a te di politica...infatti si è visto che scatto ti hanno fatto compiere: proponi in ritardo di un mese la legge di Grillo! Vai clEMENTE, non ti ferma più nessuno. Proprio come Mennea ai tempi d'oro.
Ma poi scusa, è ovvio che Pezzotta ha voluto essere presente: l'evento si chiamava "Mastella incontra Pezzotta" , sarebbe stato brutto non presentarsi. Ti avrebbe lasciato in un "Mastella parla da solo" che neanche il tecnico audio della sala congressi avrebbe avuto il coraggio di ascoltare.

Grazie a Riccardo, possiamo svelarvi in esclusiva l'identità dei 3000 amici di clEMENTE.

venerdì 12 ottobre 2007

Svegliamo il can che dorme?

clEMENTE se ci sei, batti un colpo. Il tuo pseudo-blog non viene aggiornato da giorni ormai.
I tuoi post sono sempre più corti e i commenti che decidi di pubblicare raggiungono raramente la decina. Non vorrai mica abbandonare il tuo nobile proposito di dialogare con il volgo del web?!
Sappiamo che sei stato in America, che ultimamente hai partecipato a numerose trasmissioni televisive ma adesso ci stai trascurando un po’ troppo.
Se stai utilizzando il famoso “teorema” di Ferradini rivisitato (“prendi un blogger e trattalo male”), ti comunico che la strategia sta funzionando. Ci manchi!
O forse la tua è tutta una finta ma in realtà il tuo sguardo vigile continua a vegliare su di noi, vecchio sornione! Speriamo sia così!
Intanto mentre tu stai riposando gli occhi come ogni tanto sei solito fare in Parlamento, dal Ministero della Giustizia (sì, quello di cui sei a capo) viene presentato il catalogo dell’ingiustizia relativo alla certezza della pena nel nostro paese.
Ve lo riassumiamo schematicamente per ragioni di brevità. Per maggiori dettagli cliccare il link.

Eccolo:

Il Catalogo dell'Ingiustizia

Il dipartimento di amministrazione penitenziaria (DAP) presenta il catalogo dell'ingiustizia stilando una media della durata di detenzione per i seguenti reati:

Furto: 210 giorni.

Rapina: 1 anno e 253 giorni.

Ricettazione: 3 anni e 209 giorni.

Violenza sessuale: 2 anni e 50 giorni..

Traffico di droga: 3 anni e 221 giorni.

Omicidio e sequestro di persona: meno di 8 anni.

Omicidio e sequestro di persona: meno di 8 anni.

Nonostante l'indulto, gli arrestati superano gli scarcerati: negli ultimi 12 mesi 88 mila sono tornati liberi, ma 90 mila sono finiti in cella.

Se poi si tiene conto della durata durata dei processi, emerge un quadro decisamente spaventoso.

giovedì 11 ottobre 2007

Si salvi chi può

Positanonews.it. CAMEROTA (Salerno), 10 ottobre 2007 - Negli anni '80 era il sindaco democristiano del paese turistico, ora la vita gli ha fatto fare una brusca sterzata: Gerardo Vitale, 50 anni, è stato arrestato con l'accusa di aver rubato prosciutti. [...] Ancora oggi molti si ricordano del giorno del suo matrimonio, cui partecipò l'attuale ministro di Giustizia Clemente Mastella, a quei tempi esponente di spicco della Dc, in qualita' di testimone dello sposo.

Commento. Mastella amico di mafiosi, Mastella amico di corrotti, Mastella amico di imprenditori senza scrupoli e ora...Mastella amico di un ladro di prosciutti. Mancano solo i ladri di bestiame sardi e i pericolosi taccheggiatori di ovetti kinder. Però dobbiamo dirlo: questa volta clEMENTE non c'entra niente davvero. Ha portato solo un sacco di sfiga a quel pover'uomo, anche lui vittima di una maledizione che ha già colpito, tra gli altri, molti lettori e anche il sottoscritto.
Fateci sapere se negli ultimi giorni vi siete presi qualche malattia o se vi è capitato qualcosa di strano ed inspiegabile.
Lettori sani, andate via da questo blog!

mercoledì 10 ottobre 2007

Aldo Moro si rivolta nella tomba

ANSA - "Non ci lasceremo processare sulle piazze": ha detto oggi a New York Mastella, prima dell'inizio della parata del Columbus Day. Il ministro della Giustizia conferma quanto detto ieri sui rischi terrorismo e il ritorno a un clima di 30 anni fa. E fa riferimento al discorso di Aldo Moro alla Camera il 18 novembre 1977 (con la celebre frase sullo scandalo Lockheed, ndb): "Moro disse cosi' e io ripeto, non ci lasceremo processare sulle piazze mediatiche o su qualsiasi piazza. Se uno vuole cambiamenti, ci sono le elezioni". E aggiunge: "Come sociologo della vita sociale e politica rivedo il clima del discorso di Moro alla Camera del '77".

Precisazione. E' strano vedersi costretti a correggere una notizia apparsa su tutta la stampa nazionale (ANSA, Il Giornale - che ora ha corretto - , il Corriere e Repubblica), ma purtroppo è così. Infatti Aldo Moro ha pronunciato quel famoso discorso non nel Novembre '77, ma nel Marzo di quello stesso anno, in seguito al rinvio a giudizio del democristiano Luigi Gui per lo scandalo Lockheed, che avvenne il 10 Marzo 1977. Il 18 Novembre Moro parlò a Benevento (e non alla Camera), come ci conferma D'Alema nel suo discorso di insediamento del 1998.

Il Commento. Fino ad ora il nostro clEMENTE ha fatto ricorso agli espedienti più vari per non rispondere delle sue colpe: ha inventato scuse strampalate ("mi ha dato un passaggio Rutelli"), scaricato le proprie responsabilità su terzi, utilizzato il metodo della censura, fatto ricorso a vie legali…ecc. Ma citando Aldo Moro per descrivere l’attuale situazione socio-politica ha sconfinato addirittura nel revisionismo storico. Evidentemente il ministro non ha la minima idea di che cosa furono e che cosa rappresentano gli "anni di piombo", nonostante li abbia vissuti. Se ce l’avesse non troverebbe analogia alcuna tra il periodo storico in questione e il presente. Infatti:

1) Le circostanze e i riferimenti del discorso di Moro furono del tutto differenti.

2) La vecchia DC è morta e sepolta (forse) e il Partito Comunista non è più quello di un tempo

3) Le Brigate Rosse non costituiscono più un’inarginabile minaccia per la Repubblica (anche se hanno un sito internet!).

4) La nascente concezione politica sembra superare la divisione classica tra destra e sinistra laddove negli anni settanta ciò rappresentava un dogma incontestabile.

5) I nuovi mezzi di comunicazione di massa consentono una partecipazione maggiore dei cittadini ai fenomeni politici rispetto al passato.

6) La casta attuale non è lontanamente paragonabile alla classe politica di un tempo per livello intellettuale. Moro e Berlinguer si sarebbero dati così tanto da fare per rispondere alle critiche di un comico?

Alla luce di questi fattori, dopo aver effettuato un’analisi comparata dei due periodi storici in questione, possiamo concludere che essi non c’entrano assolutamente un c…o.

Consigliamo pertanto al ministro Mastella di munirsi di un manuale di storia contemporanea e di ripassare i fondamentali della nostra Repubblica. C’è chi ignora la costituzione e chi ignora la storia.

P.S.: mettiamo la nostra photogallery a disposizione di tutti i partecipanti al concorso di beppegrillo.it sulla Mastellamobile. Inviateci le foto via e-mail e penseremo noi a tutto.

martedì 9 ottobre 2007

Lettera aperta sulla giustizia e l'ingiustizia


di Salvatore Borsellino

Voglio ringraziare il ministro Mastella per la sua iniziativa di richiesta di allontanamento per incompatibilità ambientale del giudice De Magistris dalla procura di Catanzaro.

Voglio ringraziarlo pubblicamente perché mi ero ormai convinto che a seguito delle campagne di delegittimazione e di aggressioni di ogni tipo nei confronti della magistatura la gente si fosse ormai assuefatta all'arroganza ed all'impunità dei politici e avesse accettato come normale ed inelluttabile questo stato di cose.

Ora invece la reazione provocata da questa iniziativa nell'opinione pubblica, nella gente comune, reazione che sta provocando in tutta Italia raccolte di firme e mobilitazioni spontanee, soprattutto di giovani, a sostegno del magistrato perché possa continuare il suo lavoro senza intimidazioni e interferenze esterne, mi ha fatto rinascere la speranza che le cose possano ancora cambiare.

Ho sottoscritto insieme a Sonia Alfano una lettera al capo dello Stato dove chiediamo che tuteli, come è suo compito, l'indipendenza della magistratura raccomandando al CSM, di cui è il presidente, di rigettare la richiesta del ministro. E chiedergli invece di occuparsi di altri, e ben più gravi problemi della Giustizia, come il caso della Procura di Caltanissetta, dove sono concentrate le indagini sui fatti più gravi della nostra storia recente, quali l'indagine sui mandanti esterni nella strage di Via D'Amelio e l'indagine sulla sparizione dell'agenda rossa di Paolo, che viene, dal 12 Luglio 2006, lasciata senza una guida ed affidata ad un reggente.
Voglio però sperare che il sig. Ministro prenda spontaneamente atto della situazione di incompatibilità ambientale che si è creata tra la sua persona e la maggioranza degli italiani e voglia attuare il suo proposito di dimettersi, proposito più volte minacciato, ma finora solo a scopo di ricatto nei confronti della maggioranza di governo.

Il sig. Mastella ama spesso ripetere di essere una persona onesta, non deve quindi temere che le indagini in corso da parte del giudice De Magistris possano coinvolgere la sua persona, potrebbero al massimo coinvolgere i suoi amici o persone con le quali ha intrattenuto o intrattiene qualche tipo di rapporto, magari non sempre limpido.

Dovrebbe essere anzi grato al giudice De Magistris che con le sue indagini potrà dimostrare l'onestà del sig. Ministro fornendogli una patente di onestà certificata che avrebbe per questo più valore delle sue affermazioni che, agli occhi dell'opinione pubblica, non possono che essere di parte e quindi non obiettive se non addirittura sospette.

Non vorrei però insistere troppo sulla sua persona con il rischio di additarlo come comodo capro espiatorio dei tanti mali della politica italiana, come ha detto Beppe Grillo con una ironia che il sig. Mastella non è stato in grado di capire e che tutta la stampa nazionale ha fatto finta di non capire pubblicando titoli a tutta pagina sulla pretesa pace tra il politico e il comico, e qui lascio al vostro giudizio decidere chi sia il poltico e chi sia il comico, e pubblicando poi solo qualche trafiletto poco visibile quando Beppe Grillo ha chiarito le vere intenzioni della trappola in cui l'aveva fatto cadere.

Il fatto è, sig. Mastella, che una persona come Grillo, che ieri ha fatto di mestiere il comico, oggi è uno dei pochi che fa poltica in modo serio, e quelli che sono stati designati dai partiti italiani per fare i politici e che la gente, in mancanza di altre scelte, ha dovuto votare, si affannano oggi in tutti i modi di fare la parte dei comici in quel cabaret di bassa lega che è diventata la politica in Italia.

Ma lo scenario, purtroppo, non è quello di un cabaret, è quello di una tragedia, la tragedia di un paese allo sbando dove gli equilibri di governo si reggono su ricatti incrociati e dove l'opposizione non aspetta altro che il suicidio del governo per potere subentrare nell'esercizio del potere, ricominciare ad emanare leggi "ad personam" e continuare, come peraltro ha fatto anche questo governo, nell'attuazione di quel patto scellerato tra lo Stato e la mafia per la spartizione del potere e degli appalti in Italia per cui è stato necessario eliminare Paolo Borsellino.

E io purtroppo vedo tante, troppe analogie tra le vicende di ieri e quelle di oggi. Oggi Paolo Borsellino e Giovanni Falcone vengono additati come degli eroi e, dopo averli uccisi, si cerca ancora di seppellirli a forza di commemorazioni, di lapidi e targhe stradali, quasi a rassicurarsi del fatto che siano veramente morti, ma ieri, quando erano sul punto di arrivare nelle loro indagini al punto focale dei rapporti tra la mafia e la politica, si cercava in tutti i modi di rendergli difficile il lavoro, di isolarli, di costringerli a trasferirsi in altra sede per riuscire a trovare degli spazi per potere continuare le loro indagini.

Anche De Magistris è stato messo in difficoltà dal suo capo, anche De Magistris è stato isolato, anche De Magistris si sta cercando di trasferire per renderlo innocuo, ma si ricordi, sig. Ministro, che per esperienza del passato, l'isolamento di un giudice o di un investigatore è stato sempre il primo passo per additarlo alla vendetta della camorra e della mafia e chi da inizio e determina questo stato di cose non ha minori responsabilità, almeno morali, di chi ne decide l'eliminazione o preme il pulsante di un timer.

Si ricordi però che la gente non sopporterebbe che la storia si ripeta, quella stessa gente che nella cattedrale di Palermo prese a schiaffi e a calci quei politici che pretendevano di sedersi in prima fila davanti alle bare dei ragazzi di Paolo, vi caccerebbe allo stesso modo da un Parlamento nel quale sedete fianco a fianco di personaggi inquisiti, prescritti o già condannati nei primi gradi di giudizio e questa volta non riuscireste a riciclarvi sotto altre sigle e nuovi partiti, a mantenere il potere e ad occupare indegnamente le istituzioni come aveta fatto dopo il disfacimento della prima Repubblica.

Salvatore Borsellino

lunedì 8 ottobre 2007

La fuga del cervello

Corriere.it. Il ministro della giustizia a new york: «Questo clima rischia di essere un terreno di coltura di un neo-terrorismo che in Italia non è mai sparito completamente». «Sto ricevendo un grande sostegno qui a New York», ha aggiunto Mastella. «Tutti mi dicono di tenere duro e andare avanti. La comunità italo-americana è molto attenta alla politica di casa nostra». E al Messaggero, con i soliti toni pacati, ha detto: «Ho pagato io per i cazzi miei».

Aggiornamento:
Un gruppo di giovani contesta il ministro durante la sua partecipazione al Columbus Day. clEMENTE risponde: «Pensavo foste 50 mila, invece siete cinque stronzi».

Avete presente la fuga dei cervelli? Il "brain drain", come lo chiamano oltreoceano...E' quel fenomeno che spinge molti "bamboccioni" di talento e ad alta specializzazione ad emigrare, soprattuto negli Stati Uniti. Ebbene, ieri il nostro clEMENTE è stato protagonista involontario di un fenomeno molto ma molto strano: lui è fuggito negli Stati Uniti, ma il cervello l'ha lasciato a CePPaloni. Dev'essere così per forza, perchè una qualsiasi persona con un Q.I. nella media non sarebbe riuscita a finire quelle frasi. A confronto il maiale day di Calderoli mi sembra un'ottima idea.
Lui, l'uomo che si era scandalizzato per i vaffanculo da Bologna; che aveva attaccato Grillo quando ironicamente aveva chiamato Prodi "Alzhaimer"; che "si voleva confrontare con la popolazione del web"...ora ci dà dei NEOTERRORISTI?!. Ma perchè? Cosa ti spinge a paragonare noi a dei brigatisti? Vogliamo le prove!
Certo che tu e PadoaSchiappa siete esperti in comunicazione...avete mai pensato di scrivere un libro a quattro mani?

Ad oggi siamo: ignoranti costituzionali, delinquenti senza cuore, populisti, qualunquisti, demagoghi, neonazisti, anticlericali, neoterroristi e stronzi. E la lista si allungherà...

P.S. Il Csm ha rinviato al 17 Dicembre la decisione sul caso De Magistris. Mastella trema.