domenica 30 settembre 2007

De Magistris: fiat lux!

E' pacifico il fatto che un chiarimento da parte del nostro buon vecchio clEMENTE sulla vicenda De Magistris non lo otterremo mai. Si limiterà ad addossare le responsabilità del caso al suo ministero senza degnarci nemmeno di una spiegazione. Inoltre quando si parla di banche, scalate, intrecci tra alta finanza e politica si ha sempre l'impressione di capirci poco o nulla. Molte persone non si sforzano nemmeno di farlo perchè ritengono che siano questioni troppo grandi per loro.
Per queste ragioni proponiamo ai nostri lettori un editoriale-inchiesta di Andrea Cinquegrani tratto da "La voce delle voci" allo scopo di fare luce o per lo meno rendere più comprensibile l'intera vicenda. Il testo è lungo e complesso. Chi non avesse voglia di leggerlo per intero, anche per mancanza di tempo, può limitarsi a dare un'occhiata alle parti sottolineate per avere quantomeno un quadro generale.

Zitti e ammutinati di Andrea Cinquegrani

Per anni zitte e mute le procure di mezza Italia e autorità di controllo come Bankitalia e Consob su uno scandalo annunciato e ora al vaglio degli inquirenti a Catanzaro: quello della maxi cartolarizzazione targata Bper-Mutina. Qualche voce, però, aveva già denunciato l’affaire…
Cartolarizzazioni a go go anche in un’altra vicenda che sa tanto di Parmalat. Protagonista dell’affaire da non meno di 10 mila miliardi di vecchie lire il gruppo Banca Popolare dell’Emilia Romagna - BPER per gli aficionados - e il suo braccio operativo, una società a responsabilità limitata modenese, Mutina. Il bubbone sta man mano venendo a galla in una maxi inchiesta condotta dalla procura di Catanzaro su una cupola affaristica che ha fatto il bello e cattivo tempo in Basilicata, coinvolgendo, in una sfilza di affari, pezzi da novanta della politica locale, dell’imprenditoria, faccendieri, banchieri ma anche magistrati (per questo l’inchiesta è approdata alla procura calabrese). «Si tratta di un’inchiesta - commentano a palazzo di giustizia - che sta facendo luce su grossi business foraggiati con danaro pubblico, fondi regionali, nazionali ed europei. Come è successo per l’inizio di Tangentopoli con la mazzetta di Chiesa per il Pio Albergo Trivulzio, anche gli inquirenti di Catanzaro sono partiti da una vicenda, per poi arrivare a una grossa rete di affari. Ora, a quanto pare, sarebbero arrivati a quello più grosso. Che si chiama Mutina». Da svariati miliardi di euro, appunto. Un affare che la Voce ha denunciato e descritto nei suoi dettagli un anno e mezzo fa, per la precisione ad ottobre 2005. Ma ecco di cosa si tratta.
Sul finire degli anni ’90 una serie di Popolari, soprattutto del centro sud, si trovano in una pesante situazione finanziaria.
Emblematico il caso della Popolare dell’Irpinia, balzata agli onori delle cronache col dopo terremoto del 1980, come “lo sportello di casa De Mita”, visto che un grosso pacchetto azionario era detenuto proprio da Ciriaco De Mita (oggi segretario regionale della Margherita e pezzo da novanta nel nascente Partito Democratico) e dai suoi familiari. Fa grossi affari, la Popolare guidata dal demitiano di ferro Ernesto Valentino, proprio con la ricostruzione post sisma; così come, sul versate lucano, sono tempi di vacche grasse per la Popolare di Pescopagano, cresciuta e pasciuta sotto l’ala protettiva dell’ex ministro del Bilancio Paolo Cirino Pomicino (oggi membro della commissione Antimafia), poi passata sotto l’ombrello della Banca di Roma (ora Capitalia) dell’andreottiano Cesare Geronzi. Finita la pacchia, dunque, anche per la Popolare avellinese arrivano i tempi duri, culminati con un’ispezione al vetriolo di Bankitalia che mette a nudo una serie di magagne contabili e organizzative. A questo punto, spunta una nuova sigla, la Banca della Campania, che fa un sol boccone dell’Irpinia e della consorella di Salerno, anch’essa protagonista dello stesso copione (ispezioni, denunce, gestione allegra e via di questo passo).
Nel 2003 il colpaccio. Cosa succede? Il gruppo BPER-Carime fa un sol boccone di 9 banche popolari: oltre a quelle dell’Irpinia e di Salerno (già racchiuse nell’unico scrigno di Banca Campana), quelle di Matera (da qui parte un filone-base dell’inchiesta di Catanzaro), di Crotone, di Lanciano e Sulmona, di Aprilia, nonché la Banca del Monte di Foggia, la Banca di Sassari, la Cassa di risparmio della provincia dell’Aquila. «E’ la prova del 9 per il decollo della BPER sul grande mercato bancario nazionale», commentano alcuni in Borsa.
BOND & FONTANE
Ma vediamo meglio cosa in realtà è successo. Ecco come descriveva l’operazione la Voce nel suo reportage di ottobre 2005. «Cosa fanno allora i vertici Bper-Carime? Pensano bene di cartolarizzare tutti i crediti, o presunti tali, delle nove banche incorporate. Come dire, Totò e la fontana di Trevi: io metto nel mio attivo una montagna creditizia di cui non so un accidenti e subito butto sul mercato una valanga di obbligazioni. Proprio nel perfetto stile Cirio e Parmalat. E i bond, a quanto pare, nell’arco dell’ultimo biennio sono stati adeguatamente collocati presso la solita ignara, “sprovveduta” clientela di risparmiatori. Per un totale di circa 800 milioni di euro, viene precisato dalla sola Banca della Campania. Aggiungendo le altre sette banche, si arriva a sfiorare i 10 mila miliardi delle vecchie lire. Non male». I meccanismi dell’operazione di “cessione dei crediti”, tramite la Mutina, si svolgono lungo l’asse Modena-Londra, in perfetto stile James Bond (visto che del resto si parla di titoli, di bond). 27 giugno 2002, Princes House, Gresham street, Londra: presso l’elegante studio del notaio Sophie Jane Jenkins viene siglato il primo contratto di cessione dei crediti tra Popolare dell’Irpinia, rappresentata da Antonio De Stefano, e Emilio Annovi, in quota Mutina. Il tutto fa seguito ad una delibera del cda dell’istituto avellinese, dove si dava l’ok alla cessione. Sorpresa! Fra tutte le carte accuratamente sottoscritte davanti al notaio londinese, manca l’allegato fondamentale, quello relativo al maxi elenco dei crediti ceduti: al suo posto, due misere paginette sbarrate e con una inequivocabile scritta, “omissis”. «In realtà - spiegano i tecnici - secondo la legislazione britannica i notai sono tenuti ad autenticare le firme, a sapere che è realmente tizio che vende a Caio. Se poi si tratta della fontana di Trevi, al notaio poco interessa». Miracolo dopo soli tre mesi. Quell’allegato fantasma compare per incanto presso lo studio del notaio di Cavezzo, a un tiro di schioppo da Modena, Fabrizio Figurelli, al quale lo stesso Annoni aveva chiesto tutti gli atti autenticati da Jenkins. «Un falso, un falso in piena regola, quel documento», tuona l’ingegnere avellinese Giuseppe Testa, uno dei presunti “debitori” della Popolare dell’Irpinia, una vita e una storia - ad 80 anni passati - per denunciare il malaffare del sistema bancario. In parole povere, BPER ha ceduto a Mutina una montagna di crediti in buona parte (si parla di almeno il 30-40 per cento) inesigibili, poi però magicamente tramutati in moneta sonante via cartolarizzazione, alla faccia degli ignari risparmiatori. Anni fa Testa denunciò la banca irpina per “tassi di usura”. In seguito è stato un crescendo rossiniano, culminato in una raffica di denunce presentate da inizio 2005 in ben quattro procure: Avellino, Napoli, Roma e Modena. «Mai una risposta, niente - denuncia Testa - sempre, costantemente un muro di gomma».
E’ il 21 aprile 2005 quando l’ingegnere denuncia alla procura di Modena, in sette esplosive pagine di eposto, che «alcun controllo la Mutina ebbe ad eseguire sui crediti dichiarati dalla Popolare dell’Irpinia e riportati nel libro crediti posto a base della cessione; la Mutina accettò all’oscuro la cessione di crediti pro soluto. Mutina, che aveva l’obbligo di vigilanza, ha accettato la cessione e cartolarizzato questi crediti assumendosi finale responsabilità di quanto sta accadendo». Il 23 agosto denuncia alla procura di Avellino «l’atto papocchio londinese» perché proprio su quella scorta «si stanno commettendo in Italia meridionale una serie di gravi abusi, truffe, estorsioni e altri gravi reati sanzionabili penalmente». Ma qualcun altro, ancora prima, aveva lanciato l’sos. Un piccolo risparmiatore salernitano, Giovanni Pecoraro, oggi presidente del Sinpa, un sindacato nato a tutela dei piccoli risparmiatori taglieggiati dalle banche. Il primo campanello d’allarme è addirittura del 1997, quando si rivolge a Bankitalia e Consob per vigilare sulle «opa lanciate dalla Popolare dell’Emilia Romagna sulle popolari dell’Irpinia e di Salerno». L’anno dopo denuncia quest’ultimo istituto chiedendo «la restituzione di tutte le somme indebitamente percepite e inoltra il suo articolato esposto alla procura salernitana». Il solito assordante silenzio. Passa poi, nel 2000, al Csm, chiedendo «come mai la procura di Salerno, malgrado nostri solleciti, non ci porti a conoscenze delle indagini sulle questioni prospettate». Anche Pecoraro approda alla Procura di Modena, dove ad ottobre 2002 presenta un altro esposto, denso di cifre e circostanze inquietanti, sollevando pesantissimi dubbi sull’operazione di marca BPER per il controllo delle popolari del Sud. L’anno seguente, l’ennesimo esposto, contro «quei magistrati che hanno insabbiato tutto». Un vero e proprio muro di gomma, che va avanti da anni, coinvolge procure di mezza Italia e le autorità di controllo (Bankitalia e Consob in prima fila). Riuscirà adesso la procura di Catanzaro a rompere quel muro?

La nostra iniziativa (vedi sotto). Cogliamo l’occasione per segnalare ai nostri lettori un blog di un piccolo comune, che si occupa di piccole problematiche… Non è il sito del celebre assessore di Zelig Palmiro Cangini ma di una cittadina in provincia di Latina: Minturno. Cliccate www. minturnosviluppo.blogspot.com

Finalmente attivi!


De Filippo è sempre troppo avanti per noi uomini comuni. ...ONOREVOLE-SENATORE-MINISTRO-MARIO-CLEMENTE-MASTELLA....

L'iniziativa.
A proposito di "rivoluzione"...dopo alcuni giorni di preparativi può finalmente partire la nostra offensiva al mondo politico. Abbiamo deciso di sfruttare la popolarità del blog non per autocelebrarci, nè per riempirlo di pubblicità, ma per muoverci attivamente creando un fitta e capillare rete di contro-informazione politica. Mi spiego meglio: c'è un deputato che vi sta particolarmente sui coglioni? Il presidente o un consigliere della vostra regione ha degli scheletri nell'armadio? Il vostro sindaco è un incompetente raccomandato? Allora perchè non far venire tutto a galla creando un blog contro di lui, sul modello di dementemastella?! Noi dello staff vi sosterremo in ogni modo e vi faremo pubblicità scrivendo i vostri link a due o tre alla volta in fondo ai nostri post. Inoltre inseriremo i migliori nella colonna di sinistra, in modo da farli salire nel ranking dei motori di ricerca (e poi dicono che in Italia non c'è meritocrazia).
Qualche regola per essere linkati:
- il blog deve parlare di o più politici, uno o più partiti, un'intera amministrazione comunale ecc. Per motivi di spazio non posso linkare tutti i blog che parlano di attualità e politica in generale.
- segnalateci i vostri blog sulla mail del sito (che trovate a sinistra) e NON nei commenti.
- i nuovi blog dovranno avere un link per noi di dementemastella: se cresciamo noi, crescete anche voi e viceversa.
- il blog dovrà essere curato e aggiornato almeno un paio di volte a settimana (meglio se di più). Basta anche solo una mezz'oretta per scrivere un post e più andrete avanti, meno tempo vi servirà.
- bisogna sempre citare la fonte e verificare quello che si scrive.
- se diventate famosi ricordatevi di noi.

Fare un blog è molto semplice (questo è il nostro primo in assoluto) e saremo comunque sempre disponibili per rispondere ad ogni tipo di domanda. I consigli sono graditissimi.

P.S.: leggete qui il nuovo post di clEMENTE. Da notare il titolo, degno della fantasia di un bambino di sei anni. Ora oltre a Grillo, anche Gianluigi Stella (che forse è il fratello sfigato del più noto Gian Antonio...) è diventato un ignorante costituzionale...tra un po' mi toccherà aprire una nuova rubrica. Mi sembra di risentire quella barzelletta in cui quello che va contromano dice "ma qui sono tutti pazzi!". E poi, Mastella che si batte contro tutti per l'etica in parlamento? So che sembra strano anche a voi, ma non sarebbe la prima volta: vi ricordate di quando se la prese con quel politico che si era fatto dare uno strappo in aereo da Rutelli?

venerdì 28 settembre 2007

2 al prezzo di 1

L'intossicazione del blog
Il filtro serve a non farsi intossicare troppo. Nel fumo come in altre situazioni. Il mio blog viene preso d'assalto da anonimi, nomi inesistenti, provenienze curiose. Insulti espliciti dalla prima riga o insulti subdoli infilati dentro un discorso. Devo quindi leggerli tutti per capire a chi rispondere visto che non si può fare questo lavoro con oltre mille commenti al giorno. Solo per questo, come vi avevo accennato in un post precedente, ho scelto un filtro serio che la piattaforma offre. Chi commenterà, anche con critiche aspre ma corrette sarà sempre ben accetto.

Un libro a quattro mani
"Se ne sono dette davvero di tutti i colori, negli ultimi giorni, ma ora tra Beppe Grillo e Clemente Mastella
sembra arrivato il momento di una 'pace di Ceppaloni'. Un colpo di scena che non solo potrebbe archiviare i durissimi scambi di accuse sull'indulto ma addirittura veder nascere una 'strana coppia' editoriale, se andasse davvero in porto quella sorta di versione alternativa al fortunatissimo 'La Casta', vagheggiata da Mastella e colta al volo da Grillo.

L'iniziativa la prende proprio il comico-blogger che, a sorpresa, dichiara da Internet: "Non ci sto più al gioco al massacro ceppalonico. Mastella è solo un capro espiatorio. Il migliore sulla piazza della politica, certo. Per questo hanno scelto lui. Ma l'indulto non è una sua idea, ne sono convinto". Di più: "Mastella ha detto una grande cosa, ha annunciato un libro 'su tutte le altre caste, a partire dai giornalisti'. Questa volta sono d'accordo con lui. Gli offro la mia prefazione o, se preferisce, il libro lo possiamo scrivere a quattro mani. Vado fino a Ceppaloni se mi invita".

E l'invito arriva davvero. "Rispondo a Grillo che a scrivere sulle caste sono disponibile. Può venire tranquillamente a Ceppaloni come mi ha chiesto e possiamo scrivere a quattro mani", dice a L'Aquila il ministro di Giustizia. "Io credo - ha rilevato Clemente Mastella - che nel nostro Paese ci sia oggi sotto pressione la classe politica, le sue responsabilità, ma ci sono tante caste molto più forti e più potenti della cosiddetta casta della politica. Ci sono 'castisti' molto più forti".”

Solo un estratto dai siti giornalistici. In questo caso:"Quotidiano.net" di Nazione-Resto del Carlino.


Il commento. Quelle del filtro sono storielle vecchie, caro clEMENTE. Non ti crede più nessuno, renditene conto! Ma tu Beppe, BEPPE... Prima lo accosti alla foto degli assassini di Gorgo e ora dici che in realtà l'idea dell'indulto non è sua, ma di Silvio...sarà anche vero, ma non puoi far passare di moda Mastella. Lo so che non siete diventati amici come ci raccontano, ma a noi non pensi? Quella con te è stata solo una linkata e via? Per come la vedo io, nella parte su Silvio manipolatore eri serio...ti sei accorto che il nano volava nei sondaggi anche grazie ai tuoi attacchi diretti principalmente a sinistra e hai voluto rimediare infilando anche il suo nome?

Lettera aperta a Sandra Lonardo in Mastella

(in rosso per solidarietà al popolo birmano)

Cara Sandra,

perdonaci se ti diamo del tu, ma la terza persona dava alla lettera un tono troppo formale. Ci teniamo a comunicarti che lo staff di dementemastella raccoglie il tuo appello promosso attraverso il Corriere della Sera per un Web più civile. Sebbene riteniamo che un blog critico-satirico non possa in alcun modo costituire un’istigazione ad atti criminali nei confronti di tuo marito, condividiamo l’idea di un portale che sia meno volgare e più costruttivo. Ed è per questo che a partire da ora ci impegneremo ad eliminare tutti quei commenti che contengono insulti gravi e fini a se stessi o minacce. Per quanto riguarda il titolo del blog, precisiamo che l’aggettivo “demente”, va inteso solo e soltanto nella sua accezione latina: nel quarto libro dell’Eneide Didone viene definita da Virgilio come “demens” cioè “fuori di sé", “dissennata”...e se lo dice lui non ci resta che credergli.
Il modo in cui difendi tuo marito, sia che avvenga in un ristorante, sia attraverso le colonne di un giornale ti fa onore, ma per quanto riguarda il nostro blog ti assicuriamo che esso si limita a criticare clEMENTE come politico, usando talvolta l’ironia come strumento tipico della satira. Possiamo solo immaginare quanto sia arduo il compito di difendere l’indifendibile ma affermare che i blog giocano con la vita della vostra famiglia ci pare poco realista. Probabilmente sono i politici come tuo marito che giocano con la nostra e... con i nostri soldi!

Con simpatia,

Lo staff di dementemastella.

P.S.: clEMENTE, ma hai deciso di aprire un'azienda tutta tua? Bella anche la posizione...a Castagnole (TV), in Via Azzi.

giovedì 27 settembre 2007

Argomenti validi SOTTO al tavolo

IPSE DIXIT."Continuo a ricevere migliaia di commenti da parte di lettori (in gran parte anonimi) che, invece di porre argomenti validi sul tavolo, poggiano insulti, parole senza un minimo di possibilità di vedere la luce e scappano veloci." (dal post "non mi sembra poco" del 24/09)

I tuoi sabati sera al ristorante invece sono argomenti validissimi, no? E di questi che ti sono arrivati e che non hai pubblicato che ci dici, clEMENTE? Ti sono certamente sfuggiti...

patrizia
ha detto...
[...] Ci parli di De Magistris, per esempio, degli effetti dell'indulto, di cosa ha in mente questa volta per migliorare le condizioni dei carcerati e favorire le istanze degli agenti di polizia penitenziaria. (Sono le prime cose che mi sono venute in mente). Poi già che c'è, si faccia dire anche dal suo collega Gentiloni perchè Rete4 è ancora lì. Vi ricordo che avete potere esecutivo, facendone parte. (evidentemente in maniera abusiva). E per piacere ci risparmi la presa per i fondelli quotidiana del vittimismo e di cosa fa Grillo. Sia serio. Non siamo spettatori inerti di "buonadomenica" o di "C'è posta per te". Abbiamo bisogno di risposte. E' facile. Cominci. Le semplifico una domanda, vediamo se le riesce di articolare una risposta:"Perchè il trasferimento di De Magistris?". tanto per cominciare.

Anonimo
ha detto...
Onorevole Mastella, Le chiedo se può personalmente avanzare un istanza per avere in rete il dettaglio delle spese, tutte le spese, sostenute dalla camera e dal Senato, dettagliate, voce per voce dove possiamo vedere come sono impegati i soldi dei cittadini. Ritengo che questo diritto all'informazione dei nostri soldi sia sacrosanto.
Come vede non la stò insultando,Grazie. Davide

Luciano Deilluso ha detto...
Egr. on. Mastella, mi scusi, ma non ho capito bene le motivazioni del trasferimento del p.m. De Magistris.Violazione del codice deontologico? Mi spiega per favore che vuol dire? Ho letto qualche articolo qua e là, seguito qualche discussione, girovagato per alcuni blog ma non ci ho capito granché, d'altronde che vuole...sono semi-analfabeta. Mi scusi ancora per il disturbo;ossequi.


Gli argomenti validi di NP. 1) Stando alle carte giunte al Csm le presunte "gravi irregolarità" contestate a De Magistris e a Lombardi non riguarderebbero questioni recenti tra cui quella che coinvolge clEMENTE & Co. ma inchieste precedenti indietro nel tempo. Sorge spontanea una domanda. Perchè queste irregolarità vengono a galla solo adesso? 2) Anche la fretta da parte del Ministro della Giustizia di trasferire i due magistrati desta sospetti. Le prove contro di loro non ci sono ma persiste comunque una certa "frenesia da punizione". Se i due non hanno ricevuto sanzioni disciplinari prima, perchè improvvisamente tanta fretta? 3) E' noto che la magistratura sia al pari dei politici una sorta di casta. E come ogni casta che si rispetti non ama gli attacchi esterni nei confronti di suoi adepti. Come si spiega dunque, il silenzio degli intoccabili all'interferenza del Ministro della Giustizia? 4) Il caso De Magistris-Lombardi ricorda per alcuni aspetti la vicenda Visco-Speciale. In quell'occasione l'indignazione del centrodestra fu eclatante. Tutti gli esponenti della Casa delle Libertà chiesero all'unisono le dimissioni del governo il quale rimase in piedi per un soffio. Per quale motivo adesso l'opposizione si stringe invece attorno a Mastella?

Qui c'è la petizione stampabile per De Magistris. Fatela firmare anche voi a familiari, amici, conoscenti e sconosciuti...Servo anche il vostro aiuto, non bastano le buone intenzioni!

mercoledì 26 settembre 2007

Legge ad Mastellam e Ballarò

E' stata un'altra giornata intesissima per Mastella...

Corriere.it.
«Aereo di Stato solo se non c'è di linea». Il trasporto aereo di Stato è riservato alle alte cariche dello Stato per motivi strettamente istituzionali. Ne possono quindi usufruire il presidente della Repubblica, i presidenti di Camera e Senato, il presidente del Consiglio, il presidente della Corte Costituzionale e gli ex presidenti della Repubblica. La direttiva arriva in Gazzetta Ufficiale, dopo le polemiche su Mastella.

Come se ci fosse bisogno di una direttiva per non far fare i porci comodi ai nostri politici e soprattutto a Mastella! Hanno fatto una legge ad personam per evitare altre figure di merda, ma nessuno ha parlato di dimissioni: è una barzelletta?


A Ballarò. clEMENTE, ma cosa hai combinato?! Ti sei fatto mettere sotto da F-L-O-R-I-S. Ce ne vuole eh! Eri disorientato, ogni tanto farneticavi qualcosa e poi iniziavi con i soliti delirii...il tutto mentre il sudore ti grondava anche dalle unghie dei piedi. Ma dov'è finita la grinta che da secoli contraddistingue i veri ceppalonesi, con le due p maiuscole? Non ti riconosco più.
La frase: "I figli li lasci stare, può toccare me, ma lasci stare i miei figli!".
Corriere.it. Nota dell'Udeur dopo la puntata di Ballarò: «Stop alla criminalizzazione di Mastella», «C'è una chiara intimidazione che nasconde evidentemente un disegno politico». Ma Floris replica: «Solo domande».
P.S.: molti di voi hanno segnalato che mentre Mastella era in trasmissione, sul suo blog sono apparsi magicamente due fantastici commenti. Ci troviamo di fronte ad un fenomeno paranormale. Ma riesce a farne una giusta quest'uomo?

Il miglior commento:
"Comunque scommetto che alla fine della serata, Crozza si è voluto far fare una foto con lui." (Lamù)

(automoderiamoci anche qui, ce la possiamo fare. Ah, un'altra cosa...quando ho detto di evitare di scrivere minacce di morte, mi riferivo anche agli incitamenti al suicidio!)

lunedì 24 settembre 2007

La svolta di clEMENTE

Non mi sembra poco
Continuo a ricevere migliaia di commenti da parte di lettori (in gran parte anonimi) che, invece di porre argomenti validi sul tavolo, poggiano insulti, parole senza un minimo di possibilità di vedere la luce e scappano veloci. Altrettanti numerosi sono quelli che per un post della domenica si lamentano perchè il lunedì non ci siano nè risposte nè commenti moderati sul blog. Vi ho già spiegato che leggo tutto personalmente e che poi seleziono e pubblico. Se non vi piace il metodo non so che farci. Questo è. Non passo le giornate sul pc. Ma buona parte delle sere si. Non mi sembra poco. Ma credo che per venirvi incontro farò come per il blog di molti altri personaggi: chiederò la registrazione al blog. Grillo lo fa no? Scommettiamo che se lo faccio io trovate da ridire anche su questo?
No clEMENTE, non ci siamo proprio. Questo tuo post, con tutto l'impegno che ci metto, davvero non lo capisco. Hai scritto appositamente per affermare che anche tu, come Grillo, farai lasciare i commenti solo a coloro che si registreranno sul sito. Semplicemente, caro ministro, ti sbagli. Infatti, per commentare sul blog di Grillo vengono richiesti solamente il nome e la mail, che per intenderci potrebbe essere mastellone@sticazzi.it, e nessuna registrazione. Ma perche non ti concentri sui (tanti) problemi del paese? Perchè non ci fai sapere qualcosa sul caso De Magistris? Se iniziassi a parlare di queste cose, ecco, questo non mi sembrerebbe poco.

Lasciamolo senza alibi

Internet è straordinario: non si può mentire, non si può omettere, non si può censurare. clEMENTE, tu eri abituato a fare tutte e tre le cose e guarda cosa ti è successo. Sei stato travolto da un esercito di 40.000 visitatori inferociti, che ti fanno domande a cui non sai o non vuoi rispondere; che ti parlano di realtà che non conosci. Dev'essere dura per uno che nel tempo libero si impegna a lasciare l'impronta del proprio sedere sulle poltrone di Vespa. Usi l'alibi delle minacce e degli insulti (che sono molti meno di quanto volevi farci credere) per giustificare un'ingiustificabile censura, ma sono le domande vere quelle che ti spaventano. Ci stai nascondendo qualcosa, clEMENTE, o ti sei solo dimenticato di come si fa il tuo mestiere?

Volete che questo surrogato di uomo, questa specie di ministro da 1,4% di voti, continui a nascondersi dietro a falsi alibi? Io non posso sopportarlo. L'unico modo che abbiamo per metterlo davvero in difficoltà è ridurre al minimo gli insulti fini a se stessi (le minacce di morte invece dobbiamo proprio evitarle. Aspettiamo e speriamo) in modo da lasciarlo senza argomenti per difendersi. So che è dura anche solo tenere ferme le mani quando vedete una sua foto o trattenere le urla quando sentite l'inno del suo partito, perciò figuriamoci quando scrive cagate. Ma almeno proviamoci...tanto ad insultarlo ci ha già pensato la natura.

domenica 23 settembre 2007

Il post nuovo di zecca di clEMENTE

Sono io il male dell'Italia?
Scrivo da casa. Rilassandomi un po' al termine di una settimana durissima e stressante che ha visto ricominciare in tv "Anno Zero" con un violento attacco contro di me. D'altra parte la scorsa stagione la trasmissione si era conclusa con un attacco sempre a me. In linea dunque. Come se io sia l'emblema del Male. Sono io il Male d'Italia? Una settimana piena d'amarezza, ma anche di tanta solidarietà per fortuna. Dalla polizia penitenziaria a chi mi conosce per ciò che sono e che faccio, alla gente per strada che mi ha fermato per salutarmi e parlarmi. Certo dopo una settimana in cui il volume di fuoco sparato nei miei confronti è stato quello che è stato c'è anche in giro chi mi guarda in cagnesco. Vi racconto un episodio emblematico. Emblematico anche della superficialità di giudizio e dei luoghi comuni nei miei confronti.
Ero al ristorante a Napoli ieri, con mia moglie e alcuni amici. Al tavolo accanto due coppie mi guardavano e parlavano tra loro in inglese. Una coppia era americana di origini cinesi, l'altra italiana. La coppia italiana si lamentava della politica e spiegava all'altra, sempre in inglese, tutto ciò che non va in questo paese. Poi indicando me hanno detto altre cose e mi hanno additato come uno della Casta di intoccabili. E giù giudizi sommari e duri. Mia moglie che capisce bene l'inglese e lo parla altrettanto bene ha fatto allora una di quelle cose che solo una moglie può fare. Si è alzata dal tavolo e si è avvicinata alle due coppie presentandosi, e difendendo il marito: State parlando di mio marito, e ne state parlando molto male. Lo conoscete? Ha fatto qualche cosa in particolare che volete discutere? Parliamone subito. Ditemi, che vi si possa rispondere..." Da qui è partita una conversazione in cui, essendomi aggiunto anche io, è andata avanti per un po'. Lui era un professore di Potenza, arrabbiato contro tutti e tutto, fan di Grillo ed elettore di sinistra deluso e amareggiato. Si è lamentato con me che si fa troppo poco per il Sud,( " e lo dice a me? - ho risposto -come se ci fossero altri politici oltre a me a tentare di portare il discorso politico sul meridione..) e che il nostro paese non capisce l'importanza dei mercati stranieri. Che non facciamo abbastanza per sfondare in Cina, ad esempio. E dire invece che gli imprenditori italiani si stanno dando da fare in quella direzione. E' finita che si sono voluti fare una fotografia insieme a me. Questo episodio però è anche un sintomo che esiste ormai una convinzione diffusa e un pò superficiale delle cose che non vanno bene in Italia. Una vena di qualunquismo che si mischia all'antipolitica e a proteste giuste e che le soverchia.

Novità su dementemastella

Un grande saluto a tutti i nuovi e vecchi lettori. Visto il grande e inaspettato successo di pubblico, noi dello staff abbiamo deciso di aggiungere qualche piccola novità al nostro blog ed ecco che cosa hanno partorito le nostre insane menti: una newsletter, per chi vuole ricevere i post di clEMENTE MASTELLA direttamente via e-mail, e una photogallery a dir poco imbarazzante del nostro ministro preferito. Potete aiutarci ad ampliarla segnalandoci nuove foto, titoli divertenti o altro ancora usando i commenti o scrivendoci all'indirizzo dementemastella@gmail.com. Buona continuazione!

sabato 22 settembre 2007

Il caso De Magistris

Repubblica. Mastella al Csm: "trasferite i pm De Magistris e Lombardi". Gli ispettori di Mastella avrebbero rilevato "gravi anomalie" nella gestione del fascicolo, contestando a De Magistris il suo rifiuto a riferire gli sviluppi dell'inchiesta (toghe lucane, ndr) al procuratore capo Lombardi, mentre quest'ultimo sarebbe "incolpato" per non aver esercitato alcun controllo sul suo sostituto.

Ecco alcuni personaggi che sono stati toccati dalle inchieste del pm De Magistris:

Romano Prodi: indagato per abuso di ufficio. Secondo l'accusa, Prodi e i suoi collaboratori avrebbero avuto un ruolo nel "pilotaggio" dei fondi pubblici europei destinati all'Italia nel periodo 2004-2007.
Lorenza Cesa (Udc): indagato per truffa e associazione per delinquere nell'inchiesta denominata "Poseidone".
Pino Galati (Udc)
Giancarlo Pittelli (FI)
Elisabetta Spitz:
la moglie di Follini
Clemente Mastella (che strano...): intercettato mentre parla con una delle persone successivamente indagate dalla procura di Catanzaro, tale Antonio Saladino: imprenditore accusato di associazione per delinquere, truffa aggravata e violazione della legge Anselmi sulle associazioni segrete.
Giovambattista Papello: personaggio molto vicino all' ex ministro Gasparri (AN). Sarebbe implicato in un traffico di tangenti destinate alle segreterie nazionali dei partiti.
Fabio Schettini: ritenuto vicino all'ex ministro Frattini (FI). Anche lui indagato per tangenti.
Giuseppe Chiaravalloti: ex presidente della Regione Calabria.
Nicola Adamo: esponente di punta dei Ds calabresi. Si ipotizzano a suo carico i reati di truffa, abuso d'ufficio e associazione a delinquere.
Agazio Loiero: presidente della Regione Calabria, indagato in relazione a reati connessi al settore della sanità.
Giovanni Dima (An)
Paolo Poletti: capo di Stato maggiore della Guardia di Finanza.

Ora è tutto più chiaro...

giovedì 20 settembre 2007

Ripasso di storia e matematica

2.276 giorni in media per avere una sentenza di secondo grado nei tribunali civili. Per quelli penali la media è 1.424.
24 onorevoli pregiudicati ai quali vanno aggiunti i circa 80 indagati o salvati da prescrizione e amnistia.
156.574 processi evaporati per prescrizione nel 2006 di cui: 9.031 in appello; 20.712 in primo grado; 126.831 nel corso di indagini e udienze preliminari.
50% dei membri delle Commisioni Giustizia sono avvocati, che esercitano contemporaneamente il mandato parlamentare e la professione forense (conflitto di interessi?).
93% dei condannati in primo grado non va in carcere.
70% dei ricorsi in Cassazione sono ritenuti inammissibili o infondati.
622 giorni di giacenza media dei procedimenti penali delle Corti di Appello. Migliore: Potenza (233); peggiore: Ancona (1.234)

Fonte: "l'Espresso"

clEMENTE, questi sono dati, non opinioni. Dati. Forse sarebbe meglio spendere un po' meno tempo a parlare di Grillo, qualunquismo e bollini e concentrarti su quello che dovrebbe essere il tuo lavoro. Il fatto che ti sia capitato per grazia ricevuta non ti giustifica.

mercoledì 19 settembre 2007

Insulti a San clEMENTE

QUELLI DEL BOLLINO
Tutti qui, tutte le sere, in duemila, a spiegarmi che cosa è un blog. Allora sentiamo che cosa è? Uno spazio dove minacciarmi, riempire i commenti di insulti, lamentarsi perchè a un commento del giorno prima non è stata data ancora risposta (come se fosse obbligatorio o dovuto) senza neanche tener conto del tempo che ci vuole per leggere e dedicarsi a un blog. E fate anche gli spiritosi firmano i commenti con i nomi degli assassini liberati con l'indulto. Come se alle due di notte mentre dedico del tempo a me e a voi io possa star li a ragionare più di tanto nella scelta delle vostre firme. Io taglio gli anonimi e basta. Gli altri li pubblico, con calma e tempo. Certo che ho capito la provocazione della firma assassina. E per questo non avrei dovuto pubblicare? (vedi post qua sotto, ndr) Da una parte mi accusate di censura perchè non rispondo a vecchie questioni già da me chiarite (come la testimonianza a un matrimonio) o perchè non porgo l'altra guancia. Dall'altra non fate neanche lo sforzo di andare a leggere tutti gli insulti o i commenti violenti e critici che libero dopo averli letti. Vi chiedete dove sono i miei amici, la gente che crede in me, gli iscritti all'Udeur e del perchè non sono qui sopra a difendermi o a lasciare commenti graditi. Ve lo dico chiaramente e ancora una volta: io non chiedo a nessuno di venire in soccorso. Non ne ho bisogno. Non mi servono i commenti tipo quanto sei bravo o quanto sei bello. Io volevo confrontarmi con la popolazione del web e lo sto facendo, con serietà, costanza, fatica e una certa dote di umiltà. Pubblico quasi solo commenti scomodi e scelgo a chi rispondere per non dover passare tutta la giornata qui sopra. Voi siete liberi di insultarmi e fare ciò che vi pare. Io non sono libero di tutelare con un minimo di filtro le vostre gravi offese? Strana forma di democrazia vi siete inculcati in testa! Ma già, voi siete quelli del bollino. Quelli per il quali ci sarà uno che dirà questa è una pera matura quest'altra non ancora. Ma sì, fatevi mettere il bollino. E provate a prendere i voti con le bestemmie che lasciate sul mio blog. Come programma non c'è male.


IL COMMENTO. clEMENTE si è accorto dell'errore (un'altra svista, dopo quella sul 51bis) e qualcosa ci fa pensare che l'abbia capito leggendo il nostro blog. Per esempio quel "certo che ho capito la provocazione della firma assassina
" ci sembra tanto la risposta a "l'ha fatto apposta oppure non ha colto la "sottile" ironia?" scritto da Cesc nel post qua sotto; a questo aggiungiamoci anche che siamo stati gli unici a segnalarlo...è solo un ipotesi. Ci possiamo sbagliare, ma anche no.
Ma veniamo al post del Mastellone, che in questi giorni mostra tutti i sintomi della sindrome da abbandono: ansia, paura, difficoltà di comprensione, irritabilità e confusione i quali sfociano in un insanabile vittimismo e bisogno di affetto. Sarà anche vero, clEMENTE, che molti dei commenti che ti arrivano sono insulti, ma cosa ti aspettavi dopo la tua crociata contro le intercettazioni, un indulto stratosferico e un viaggio in Airbus non autorizzato? Complimenti no di certo. Sicuramente ci sono modi migliori per comunicare, su questo non c'è dubbio, ma non potete ipnotizzare noi cittadini a suon di talk show-farse e notizie truccate ai tg e poi, quando qualcosa va storto, pretendere un sano dialogo politico. Non funziona così caro ministro e ora tocca a voi essere presi per il culo. Se non ti va bene elimina totalmente i commenti dal blog oppure lasciali aperti ai soli compagni di partito che si iscrivono. Molto democratico.

Artur Leshi commenta sul blog di Mastella

Questo che leggerete è uno dei commenti che sono usciti sull'ultimo post di clEMENTE. Ci credete? Mastella (CHE DECIDE QUALI COMMENTI MOSTRARE) ha pubblicato il commento di un lettore che si è firmato con il nome dell'assassino di Gorgo al Monticano, uscito con l'indulto. L'ha fatto apposta oppure non ha colto la "sottile" ironia? Io dico la seconda, infatti quando risponde ai lettori non fa neanche un minimo accenno per spiegare questo commento e nella condizione in cui è non potrebbe permettersi altre gaffes. Forse tra qualche ora sparirà dal SUO blog (oppure si affretterà a dire che l'ha lasciato apposta, vedrete), ma nel nostro rimarrà indelebile. Questo è materiale per Grillo! Leggete e stupitevi:
Artur Lleshi ha detto...

Caro Mastella mi spiace vedere che proprio non ci siamo, non ha capito nulla di Grillo e di tutti noi. E' ora di finirla, siamo tutti stanchi sfiniti di sentirci prendere in giro! Della vicenda Pelliciardi Lei e dico Lei dovrebbe avere per lo meno la delicatezza di non nominare quella povera famiglia, mi faccia il piacere! Lei è instituzionalmente responsabile di quello che è accaduto e aimè se dovesse capitare una situiazione simile a qualche mio caro: le giuro che io personalmente e non istituzionelmente non mi ritengo responsabile delle mie azioni!

saluti
Artur Lleshi

(spero di poter uscire al più presto!)

19 settembre 2007 0.33


Un'altra notizia. Riccardo Capecchi, funzionario della presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato pizzicato (scoop di dagospia) insieme a Mastella sul famoso Airbus e oggi ha preso la sua decisione: si dimetterà. Non possiamo che condividere questo gesto dignitossimo. Tu clEMENTE, cosa aspetti?

La monotonia fatta Ministro della Giustizia

Grillo, Mastella, Prodi e l'alzhaimer
Centinaia di commenti della stessa mano e dalla stessa "casa" mi intasano pretendendo che mi vergogni di non so che. Io non mi occuperò di questo come di tanti altri commenti offensivi e ignobili. Proseguirò per la mia via replicando a chi argomenta con serietà la propria contrarietà o i propri pensieri. E scriverò dei post su ciò che vedo e credo.
I drammi non possono essere strumentalizzati a fini politici. La vicenda Pelliciardi è sconvolgente e merita tutto il rispetto possibile. Ma nè io nè la mia segreteria al ministero abbiamo mai ricevuto la lettera di cui si parla. Sono disposto a qualunque discorso e pronto anche a un incontro, ma ripeto la mia convinzione: non è l'indulto in se che crea nuovo dolore. Molte persone sono libere grazie al provvedimento del Parlamento. Molte hanno intrapreso una seria strada di reinserimento nella società. Molti sono inoltre i casi di detenuti ingiustamente che hanno beneficiato della misura decisa.
Ma Grillo che cosa sa? Grillo si è montato la testa e parla di Prodi, una delle persone più serie che ho conosciuto in anni di politica, come dell'Alzheimer Prodi. E allora io, che di questa malattia conosco tutto, e che ho dovuto accompagnare mio padre passo passo nel tunnel del buio immenso, mi sento di dire: Grillo non è solo un uomo senza cuore, ma è un uomo che mangia il cuore degli altri. Ma non per diventare più coraggioso, come i pellirossa o altri popoli credevano. Bensì per diventare più codardo.
Il quotidiano dell'UDEUR ha difeso clEMENTE sostenendo che Artur Leshi (uno degli assassini di Gorgo al Monticano) non era uscito con l'indulto, ma aveva già scontato tutta la pena! Neanche il Ministro in persona è arrivato a tanto: lo sa bene anche lui come stanno le cose. Ma dico, come è possibile diffondere notizie deliberatamente false? E purtroppo ce ne sono di quotidiani così...

COMMENTO DI N.P.
Scusa la volgarità clEMENTE: non sarà forse che il tuo blog è intasato perchè è un cesso? E a questo punto un dubbio mi viene anche per quanto riguarda la tua segreteria al Ministero. Se è intasata da lettere offensive e ignobili come il blog è assai probabile che la lettera di Pellicciardi sia andata persa. Se fossi in te chiamerei al più presto un idraulico.
E' vero che non è l'indulto in sè che crea un nuovo dolore, però con questo provvedimento hai rimesso in libertà dei detenuti non "rieducati", contrariamente a quanto afferma la Costituzione. La conseguenza è logica. Perciò invece di attaccare Grillo, non distinguendo nemmeno più una battuta da una questione seria, risolvi le contraddizioni in seno a questa giustizia. In questo caso un idraulico non basterà. Voi cosa dite?

martedì 18 settembre 2007

Il killer

Quest'oggi mentre leggevo qualche notizia su vari siti mi sono imbattuto in una interessante intervista di Mastella sul sito del corriere, nella quale il nostro eroe disquisiva, sempre molto intelligentemente, sulla risposta data da Petruccioli, presidente del consiglio di amministrazione RAI, a Veltroni, il quale azzardava l'ipotesi di allontanare la televisione di stato dalle grinfie dei partiti. Adesso non entrerò nel merito della questione RAI, poichè il discorso diventerebbe troppo lungo, complicato e noioso ma vorrei solo analizzare l'ultima risposta del clEMENTE che mi ha profondamente colpito. La riporto integralmente per la gioia di tutti:


Il segretario dell'Udc la sfida: se Mastella è coerente sulla Rai, adesso faccia cadere il governo. Che gli risponde? «Che non sarò ma il killer di Prodi. Ma Cesa aspetti una decina di giorni. Ci sono turbolenze e nervosismi. Le defezioni dal Partito democratico potrebbero essere tante ed eccellenti. Poi il nodo del Welfare... Il governo, chissà, potrebbe anche cadere. Perché la vedo proprio brutta».

Ecco, queste frasi dette da un ministro della Repubblica sono assolutamente inopportune e ora proverò a tradurre nel concreto il mastella-pensiero. In pratica sta affermando che non sarà lui a far cadere il suo stesso governo (e ci mancherebbe altro, è grazie a quello che ha la sua preziosa poltrona) , ma prevede e sembra quasi auspicarsi una precoce fine dell'attuale esecutivo per poter formare insieme ai suoi amichetti Cesa e Casini il tanto agoniato "Grande Centro". Pensate che bello: Mastella e Cuffaro ancora insieme, compagni di partito, potranno rievocare i bei vecchi tempi, quando i loro destini si incrociarono nel corso del matrimonio del mafioso Campanella, al quale partecipavano in qualità di testimoni.
Sembra assurdo che un ministro faccia certe affermazioni, ma è così. Mi riesce davvero difficile credere che nessuno abbia reagito a queste affermazione, che nessuno abbia risposto, che nessuno si sia indignato per l'ennesima stupidaggine del clEMENTE ma purtroppo è così ed io, personalmente, non mi stupirò più di nulla.

lunedì 17 settembre 2007

L'indulto, di nuovo

GRILLO? UN DELINQUENTE SENZA CUORE
Nel suo blog Grillo continua ad attaccarmi. Prima voleva garantire assistenza legale ai parenti vittime di assassini usciti grazie all'indulto e trasformatisi in belve feroci. Poi ha deciso di raccogliere queste sofferenze in un libro bianco.
Per me Grillo è un delinquente senza cuore. Come definire chi si propone di strumentalizzare il dolore ultragiustificabile di chi ha perso amici, affetti, parenti per omicidi terribili attribuendo la responsabilità di quel dolore all'indulto? Come se l'indulto stesso fosse la causa di un omicidio, come se chi ha votato in Parlamento il provvedimento possa essere corresponsabile dell'omicidio in questione. Un assassino è tale, indulto o non indulto.
Per me Grillo è un ignorante costituzionale. Come definire chi finge o fa finta di non sapere che a proporre l'indulto è stato tutto il Parlamento e non solo il ministro della Giustizia?. Io ritengo che il provvedimento sia stato giusto e non scarico certo la responsabilità sugli altri. Ma la proposta è del Parlamento. Per me Grillo non arriva alla vita di Benigni. Viva Benigni!
P.s. Mi sembra chiaro ora, e non era un segreto neanche prima, che Grillo punti a una presenza politica nazionale forte. Ce la farà a fare le liste? Vedremo. Ma la politica c'entra eccome.
Non ho aperto un blog per dialogare a distanza, tra insulti e calunnie, con grillo o i suoi fans"

clEMENTE SI CORREGGE SUL 41BIS

Trovate la differenza tra queste due frasi scritte dal Mastellone:

"Ho fatto approvare dopo 50 anni la riforma del sistema giudiziario e ho posto sul 51 bis, riguardo i mafiosi, dei paletti precisi e ferrei."

"Ho fatto approvare dopo 50 anni la riforma del sistema giudiziario e ho posto sul 51 bis(ovvio, fin troppo ovvio che parlassi del 41 e che si sia trattato di un 'lapsus calami'; il 51 riguarderà d'ora in poi le buffonate di Grillo) riguardo i mafiosi, dei paletti precisi e ferrei."

Ebbene sì! il nostro clEMENTE si è accorto del madornale errore in materia di mafia (lui che dovrebbe essere un esperto) ed ha corretto il post, dando la colpa alla "penna". Ovviamente non ha perso l'occasione per criticare Grillo, ma questo non fa più notizia.
Ringrazio ancora jp che ci ha permesso di segnalare l'errore prima di tutti!

sabato 15 settembre 2007

Al telefono con Silvio e clEMENTE

Corriere della sera. L’ex premier Silvio Berlusconi telefona al ministro della giustizia Clemente Mastella per esprimergli la sua solidarietà in seguito alla vicenda riguardante il presunto abuso di velivoli di Stato per fini personali.


Riportiamo integralmente la ricostruzione dell’amichevole telefonata tra Berlusconi e Mastella, che N.P. ha intercettato grazie a mezzi sofisticatissimi.

M : “Pronto, chi parla?”
B : “Ciao clEMENTE, sono io, Silvio”.
M : “Ooh Cavaliere, a cosa debbo l’onore?”
B : “ Mah, ho visto che la stampa ci è andata giù pesante con la storia dell’aereo presidenziale e volevo esprimere la mia solidarietà a te, clEMENTE, e alla tua famiglia. Forza e coraggio, te lo dice il sottoscritto che ne ha subite di carognate dalla stampa comunista!”.
M : “Mah, guarda Silvio, ti debbo dire in tuttà onestà che si sta creando un clima attorno a me e attorno alla politica in generale degno del periodo fascista. La stampa invece di smorzare questo fenomeno, lo amplifica. Poi ci si mette pure quel coglione di Grillo... Finchè, come poco tempo fa, arriva un fanatico e commette una sciocchezza. E’ la logica conseguenza. Ormai ne stanno succedendo di tutti i colori”.
B : “Come ti capisco clEMENTE! Pensa che a me una volta è arrivato addirittura un leggìo in testa, cribbio! Anche se era un comunista quella volta e non un fascista.”
M : “Massì, comunisti..fascisti.. tutti della stessa razza”. Comunque grazie della chiamata, Silvio, mi ha fatto molto piacere.”
B : “Mi sembrava il minimo che potessi fare, clEMENTE. Ma ti prometto che in primavera, quando sarò al governo mi darò da fare in prima persona per abbassare i toni della politica. (risata).”
M : “ (risata) Ti vedo molto ottimista Silvio.. (risata). Peccato che se succederà tutto ciò io sarò all’opposizione e quindi non si accaniranno più così tanto su di me... (risata)”.
B : “Dai clEMENTE non è detto... Io ti vorrei nella mia maggioranza durante la prossima legislatura. Devo fregare Casini! (risata)”
M : “ (risata) Mah vediamo, sai che io sono aperto a tutte le possibilità, Silvio. La Mussolini mi chiama pallina da ping pong per questo. Magari ne parleremo una sera a cena ad Arcore.
B : “D’accordo clEMENTE. Ti lascio che sennò mia moglie crede che sia al telefono con un’ amante e manda un’altra lettera a Repubblica (risata)”.
M : “ (risata) Va bene. Io sto andando in Campania con mio figlio per il fine settimana. Ho l’Airbus che mi aspetta... Grazie ancora della chiamata Silvio. A presto”.
B : “(risata) Ciao clEMENTE”.

Abbassa le ali, Icaro

"LIBERO" VOLO
Ho ricevuto molte proteste e molti commenti. Molti insulti. E credo che sia comprensibile l'indignazione che accompagna una notizia sbagliata e data in un modo quanto meno singolare. Un aereo di Stato utilizzato per motivi personali. Ma le cose non stanno così. Voi siete liberi di credermi o no ma le cose non stanno in questo modo. Invitato ad essere presente alla premiazione nel gran premio di formula 1 ho verificato le possibilità di arrivare in tempo. E un aereo di Stato era già stato previsto per il viaggio. Ho chiesto un passaggio e sono arrivato a Roma per partire. Ho portato mio figlio con me, anche se Elio il biglietto per un volo di linea già l'aveva acquistato. Ma non capisco qual'è il problema. C'era posto. Parlate di problemi di opportunità politica? Di atteggiamento offensivo rispetto a chi fa una vita diversa e molto più dura? Lo capisco. Ma è solo l'aspetto apparente della questione. La questione a mio avviso è che c'è un tentativo politico di massacrarmi in base a un progetto preciso per far cadere il Governo. Ho fatto approvare dopo 50 anni la riforma del sistema giudiziario e ho posto sul 51 bis (*), riguardo i mafiosi, dei paletti precisi e ferrei. Eppure devo avere le copertine dei settimanali per aver preso, anche per ragioni di sicurezza, un passagio aereo. Un aereo che, voglio ricordarvi, avrebbe fatto comunque quel percorso. La realtà, credo, è che si sta tentando di riportare il paese alla caccia alle streghe. Si sta cercando di far rivivere a tutti il clima delle monetine gettate sulla macchina di Craxi. Demagogia allo stato puro. Tant'è che i presidenti di Camera e Senato mi hanno difeso. Così come il presidente del consiglio. Ma anche da parte di un giornale che non è certo tenero con i politici, come "Libero", c'è stata una chiara presa di posizione in mia difesa.

La giustificazione di Mastella finisce qui. Nel resto del post clEMENTE copia pari pari un articolo di "Libero" (non lo pubblichiamo per motivi di lunghezza) che potete leggere qui: I, II .

IL COMMENTO DI N.P. Allora clEMENTE, vediamo se ho capito bene. Tu stavi facendo l'autostop sul grande raccordo anulare per andare a Monza, quando improvvisamente dal casello è comparso l'aereo presidenziale che ha caricato te e la tua famiglia. Questo è quello che fai intendere nel tuo ultimo post. No clEMENTE, non ti crediamo! Ripartiamo dall'inizio. Un punto fermo esiste: sei stato invitato da Briatore. Fin qui siamo tutti d'accordo. Allorchè tu dici "ho verificato le possibilità di arrivare in tempo". Bene, se tuo figlio, come affermi, era già in possesso di un biglietto per un volo di linea, significa che il tempo necessario c'era eccome. E non dirmi che una persona come te, tutta casa e chiesa, avrebbe lasciato andare suo figlio da solo in aereo. No, saresti andato con lui. E, non dovrei ricordartelo io, caro ministro, che i voli di linea sono fortemente incoraggiati anche per scopi istituzionali laddove ci sia la possibilità. Ma tu hai voluto semplicemente viaggiare alle nostre spalle perchè ti conveniva. Questa è l'unica verità clEMENTE. Non chissà quale complotto antigovernativo. Ma intanto, tra chiacchiere inutili, la spesa pubblica cresce inesorabile.

(*) Jp (che ringraziamo con un link) ci segnala un clamoroso svarione del Guardasigilli. Nel post infatti scrive: "ho posto sul 51 bis, riguardo i mafiosi, dei paletti precisi e ferrei". Peccato che il 51bis non c'entri assolutamente niente con la mafia, poichè parla di misure da attuare in caso di cumulo di pene che comportano modalità detentive differenti. clEMENTE evidentemente si riferisce al 41 bis della legge sull'ordinamento penitenziario, che comporta il carcere duro per i reati di stampo mafioso. A scanso di equivoci, con questo non vogliamo criticare l'essenza della riforma, ma solamente l'errore commesso dal Mastellone.

Ce l'ha fatta!

Dopo giorni e giorni clEMENTE ci è riuscito, ha pubblicato i commenti. Ma la cosa divertente è che, dopo una lettura veloce, non ne ho trovato nemmeno uno positivo, neanche uno straccio di complimento. Che avrà fatto di male poi? Bah. Comunque, se i commenti che vediamo sono i superstiti della Grande Censura, non voglio immaginarmi tutti gli altri che ci ha occultato.

P.S. Ne approfitto per fare un saluto particolare ai nostri lettori dal Brasile (17 visite), Portogallo (3), Canada(3) e Stati Uniti (5 visite da Washington e 4 Mountain View). Fate vedere anche voi ai vostri conoscenti che razza di ministro ci hanno appioppato.

venerdì 14 settembre 2007

SONDAGGIO ANTI-CENSURA

A tre giorni dalla pubblicazione del post "grillo e il qualunquismo appoggiato" sul blog di Mastella, il numero dei commenti è rimasto fermo a ZERO, ma si vede che il povero clEMENTE deve ancora smaltire il jet-lag. Solo pochi eletti verranno verranno mostrati ai lettori...ma tutti gli altri? Con il sondaggio che trovate a sinistra abbiamo deciso di dare una voce anche a coloro che sistematicamente vengono censurati per i motivi più disparati (ma comunque tutti ampiamente giustificabili). Una volta concluso, confronteremo le percentuali così ottenute con un campione di cento commenti prelevati dal blog del Mastellone per creare un grafico da sottoporre alla sua attenzione. Dell'operazione si occuperà il nostro esperto Marc, perciò non chiedete chiarimenti a me perchè quando me l'ha spiegato non ci ho capito una bega. Solo se siamo in tanti i dati potranno avere un valore statistico, quindi mi raccomando partecipate numerosi e spargete la voce!

giovedì 13 settembre 2007

EDIZIONE STRAORDINARIA


L'ESPRESSO. Il ministro della Giustizia Clemente Mastella ha volato da Salerno a Milano insieme ad alcuni familiari in uno dei lussuosi Airbus presidenziali. Praticamente una suite con 40 poltrone e ogni genere di comfort. "Sono qui per salutare l'amico Briatore", ha detto il ministro dopo lo sbarco nel circo dei motori. LA REPLICA: "Ho avuto solo un passaggio da Rutelli"

Nonostante il mostruoso sforzo che hai compiuto per portare avanti lo sciopero della pasta, quelli de "l'Espresso" hanno avuto il coraggio di criticarti. Pazzesco. Tutti noi sappiamo quanto siano importanti per te la famiglia, gli amici, i valori veri ed è per questo che appoggiamo la tua scelta e ti difenderemo, costi quel che costi, dagli attacchi politici e strumentali di cui sei vittima. Come sempre quando si tratta di famiglia non badi alle spese...nostre. Ma giustamente dico io! Che razza di cinico potrebbe dare un prezzo a un week end passato insieme ai proprio cari? E che dire poi del tempismo? Proprio quando non si fa altro che parlare di costi della politica e v-day. Come a ribadire che la famiglia viene prima di tutto e di tutti. Penso di parlare a nome di tutti gli italiani esprimendo la mia gratitudine per questo tuo encomiabile esempio di coerenza.

mercoledì 12 settembre 2007

Grilli per la testa

GRILLO E IL QUALUNQUISMO APPOGGIATO
C'è chi lo appoggia il qualunquismo. Che dire, è legittima anche la spintarella di chi sente aria di populismo e l'appoggia ugualmente. Io non rispondo a Grillo, nè ho aperto un blog per farlo. Saranno tre o quattro i post dedicati direttamente ai suoi temi. Non ho chiesto agli elettori dell'Udeur di scrivergli per protestare o intasare di parole e offese il suo spazio. Non mando mr. Bean dove lui pensa sia logico mandare me. Ricordo solo che in Parlamento ci si arriva in base ai voti che si ricevono. Ed è per questo che il tetto delle due legislature è irreale.

Pubblicato da Sen.Clemente Mastella a 22.11

A parte che l'unica cosa irreale è riuscire a farti schiodare da quella poltrona senza un calcio nel culo...e poi, clEMENTE, fattelo dire, stai diventando monotono! Che fine hanno fatto le tue storiche invettive contro Di Pietro? E che dire dei tempi d'oro in cui davi del "coglione" a Ricca? Che inguaribile burlone che eri. Ma ormai hai in mente solo Beppe...Beppe, Beppe, sempre e solo Beppe (che sia il preludio ad una clamorosa svolta sui Dico?). E' vero che gli hai dedicato 3 post, ma sono gli ultimi 3 che hai scritto! Questo vuol dire che è dal 5 Settembre che non fai altro che pensare a lui, ininterrottamente. E il V-day di qua, e il qualunquismo di là...svegliati clEMENTE, l'Italia là fuori ha bisogno di te! Ci sono processi che ormai vengono tramandandati di generazione in generazione; persone come Tanzi, Fiorani, Consorte, Ricucci, Previti e Dell'utri sono in libertà (o quasi) nonostante bancherotte varie, corruzione e associazione mafiosa anche grazie a quelle leggi "ad personam" che tanto hai criticato durante la passata legislatura. Rimboccati le maniche, renditi utile!

Il miglior perdente

Sen.Clemente Mastella ha detto...

E ne ho aggiunto un secondo. Che rispetto. E a cui voglio solo far presente che ritengo di essere per i miei figli un esempio, come lui lo è per il suo. Naturalmente la voglio anche rassicurare sul fatto che non devo lavarmi la coscienza. E' pulita.

Questo strepitoso virgolettato è tratto da un commento di risposta del buon Clemente al suo post del 31 agosto e, a costo di essere noioso, mi sento in dovere nei confronti dei nostri lettori di elencare alcune delle malefatte del nostro Guardasigilli.
Iniziando cronologicamente vediamo che la coscienza del clEMENTE inizia a sporcarsi addirittura agli inizi della sua carriera da giornalista, quando accetta la raccomandazione del Dc De Mita per ottenere un posto in RAI ( come rivelato ne " La Casta " di Gian Antonio Stella ).C'è da dire che come partenza non c'è male, ma è solo l'inizio, infatti dopo una lunga militanza nella DC continua la sua carriera politica con la fondazione di svariati piccoli ( inutili? ) partiti ( CCD, CCR, UDR, UDEUR ) che si alleano, talvolta a destra, talvolta a sinistra, facendo, nel frattempo, l'occhiolino allo schieramento opposto. Partitini della cui effettiva utilità l'Italia tuttora si interroga. Il livello di sporcizia massimo, però, viene raggiunto nel 2000, quando Mastella decide di presenziare in qualità di testimone al matrimonio del mafioso Campanella ( il pentito che aiutò Provenzano ad andarsi a curare in Francia ). Sei anni dopo Prodi decide di affidare un importantissimo ministero, come quello della Giustizia, proprio a Mastella, uno che i criminali li conosce davvero bene, nonostante il misero 1,4% delle preferenze ottenuto dall'Udeur nelle elezioni del 9-10 Aprile 2006. Rende l'idea quanto detto su Wikipedia alla voce UDEUR.
"Non supera, pertanto, lo sbarramento nazionale del 2% previsto alla Camera, ma partecipa comunque alla ripartizione dei seggi in qualità di "miglior perdente" (lista che ha raccolto il maggiore risultato al di sotto dello sbarramento), secondo la norma prevista dalla legge elettorale appena entrata in vigore."
Tornando al grado di pulizia della coscienza del "miglior perdente" Mastella l'indulto merita una citazione particolare. Non credo siano necessari ulteriori commenti alla porcata che è stata trasversalmente approvata dalle camere, ma, Mastella, essendone promotore e essendo a capo del ministero della Giustizia è il primo colpevole e il primo che dovrebbe avere la coscienza sporca.
Ma lui no, lui non lo capisce, o non lo vuole capire, o fa finta d non capirlo, perchè lui ha la coscienza pulita, davvero.

martedì 11 settembre 2007

clEMENTE XV: habemus Papam!

BENIGNI, PIETA', L'INDULTO E GRILLO

"Prima della nascita di Gesù il sentimento della pietà non esisteva. Probabilmente c'era, nei singoli uomini, ma non esisteva, intendo dire, come sentimento pubblico. Riconosciuto. La pietà arriva dunque con Gesù. Il giorno che tre militari romani stavano picchiando un poveraccio per strada Gesù fermò il centurione che si accaniva e gli disse:Fermati!Che cosa fai? E quello gli rispose- "ma che ti frega di questo disgraziato...questo è..l'ultimo". "No-rispose Gesù- l'ultimo sei tu!Questo è il primo!".
Comincia così a farsi strada pubblicamente il sentimento della pietà. Prima non c'era. E' una cosa importante, che ci tiene uniti, che ci fa più forti, che ci distingue dalle bestie. E anche oggi, dove il mondo è diviso tra chi fa del bene e chi fa del male, anche oggi che non si fa neanche caso alla cattiveria, al menefreghismo, alla possibilità che ci sia un "cattivo" in più, perchè che cosa vuoi che sia un cattivo in più? (e invece no anche un solo cattivo in più fa differenza...ricordatelo sempre), anche oggi dicevo...la pietà è un sentimento importante. Ecco, lo dico seriamente, è un discorso serio insomma quello che sto facendo, e non l'ho ancora detto finora ma ringrazio anche Mastella, per essere riuscito, insieme a questo Parlamento, a portare fino in fondo il provvedimento dell'indulto. Portando avanti un discorso di pietà che rende una società più giusta e più forte".
Ho voluto riportare qui, per quello che ricordo, uno dei passaggi incredibili del discorso di Roberto Benigni nello spettacolo che porta in giro per l'Italia e che ha fatto a Telese. Un comico sì. Anche lui un comico. Ma certo molto più che un comico. Un artista che rappresenta l'orgoglio italiano in tutto il mondo. E riconosciuto come tale ovunque egli vada. Certamente non si è limitato a ringraziarmi per il sentimento di pietà dell'indulto. E due o tre botte pesanti me le ha regalate, tra le risate del pubblico. Ma è uno che ha capito. E ha un livello culturale e politico, oltre che artistico, inarrivabile quasi. Ora c'è anche chi non la pensa come lui. E' comprensibile. Beppe Grillo ad esempio. Mi accusa di ciò di cui mi ringrazia Benigni. In maniera gretta, meschina. Con campagne populiste che ignorano ogni aspetto costituzionale. E non sa, o finge di non sapere ancor più grave, che il provvedimento è stato votato, come deve essere, da due terzi del Parlamento. Che non sa, o finge di non sapere ancor più grave, che non è l'indulto che fa delinquere un delinquente. Che non sa, ma è bene che sappia, che lo sciacallaggio qualunquista delle sue invettive non mi tange. Mi sfiora sì. Ma è un vento che lo porta, in pratica, a stare dalla parte di chi ha approvato la crocifissione di Gesù. Io sto dall'altra parte.



clEMENTE questa volta cita niente popò di meno che le Sacre Scritture per nobilitare le origini del suo indulto. clEMENTE XV, dunque, non trovando nessuna argomentazione razionale che spieghi il suo benedetto provvedimento, ci prova con verità ultraterrene. Il risultato è patetico. Tanto più che la pietà cristiana, citata da Mastella, tocca anche gli assassini, ("nessuno tocchi Caino!" è la famosa frase pronunciata da Gesù) e quindi, in base a questa assurda spiegazione, l'indulto avrebbe dovuto liberare anche i rei maggiori. In ogni caso, lungi da me il voler impartire lezioni di Catechismo al neo successore di Pietro. Ovviamente, le vere cause dell'indulto stanno da un'altra parte. Ma per rimanere in tema religioso vorrei pregare clEMENTE affinchè trovi un po' di consolazione. Infatti, se Sua Santità riuscisse a dimostrare che anche un solo fuorilegge si è convertito grazie al suo provvedimento, allora, avrà fatto una cosa buona e giusta e la sua anima sarà salva. Al contrario, se non vi riuscirà, sarà punito atrocemente come lo furono un tempo gli abitanti di Sodoma e Gomorra. Già, esiste anche il Dio che punisce, ma forse il ministro della GIUSTIZIA si è dimenticato dell'Antico Testamento. Amen.

lunedì 10 settembre 2007

Comunicazione di servizio

Un saluto a tutti i gay e comunisti, anticlericali e riottosi che seguono il nostro clEMENTEMASTELLA (e chi altro sennò?). Dopo soli pochi giorni dall'inzio di quest'avventura abbiamo deciso di accogliere nello staff 2 nuovi membri: perciò diamo il benvenuto a Marc, figlio illegittimo di Bill Gates, che si occuperà della parte grafica, e a N.P., licenziato dal Corriere della Sera perchè ritenuto un personaggio scomodo, che ci darà una mano con i post. Buona lettura a tutti!

domenica 9 settembre 2007

indulto: atto di clEMENZA

GRILLO O PINOCCHIO?

Una premessa è d'obbligo. Non ho aperto un blog per dialogare a distanza, tra insulti e calunnie, con grillo o i suoi fans. L'ho fatto per misurarmi con uno strumento sconosciuto (ora meno) e di grande potenzialità che mi avvicinasse maggiormente ai cittadini. E dunque è giusto che vi siano anche i fans di grillo, o chi mi odia, (per la politica o la classe politica che rappresento, non certo credo come singolo individuo). E' giusto. Come è giusto che io mi occupi anche degli altri o che continui il mio percorso sul mio blog per ciò che voglio dire e per gli argomenti che voglio affrontare.
Detto questo vieniamo alle cause di cui si fa patrocinatore il grillo saggio nei miei confronti (e perchè allora non nei confronti dell'intero parlamento che ha votato l'indulto o nei confronti delle centinaia di parlamentari che l'hanno approvato?). Demagogia, qualunquismo, populismo. I mali di questi anni. Il blog di grillo in cui, anche per gli abbinamenti fotografici in cui mi si addita alla pubblica opinione alla stregua di un assassino, ha tuttavia preso una cantonata. Oramai è dato certo che nessun indulto ha rimesso in libertà gli assassini di cui parla il comico (comico?). Più che grillo saggio dunque, pinocchio. Lo scrivo ma in realtà mi interessa poco. Perchè non è l'indulto la causa della delinquenza. Dove vuole arrivare grillo, alla pena di morte? Si mette a capo di un nuovo fascismo del duemila? Si accomodi pure.



Non vi chiedete anche voi per quale motivo un Ministro della Repubblica si senta in dovere di rispondere ad un post apparso sul blog di un comico? Per citare una frase dello stesso Grillo "è come se in Inghilterra
Gordon Brown parlasse con Mr.Bean". C'è qualcosa che non va. Il ministro, si giustifica, si difende e attacca con convinzione e disinvoltura, sembrando persino convinto di quello che scrive, senza curarsi minimamente del fatto che la seconda metà del post è satura di stronzate. Prendiamo per esempio la frase: "veniamo alle cause di cui si fa patrocinatore il grillo saggio nei miei confronti (e perché allora non nei confronti dell'intero parlamento che ha votato l'indulto o nei confronti delle centinaia di parlamentari che l'hanno approvato?)". E' un po' come quando a scuola quello che prende la nota perché grida più di tutti, commenta "ma stavano parlando anche gli altri". In pratica l'indultoman cerca di far passare come giusto e ragionevole il concetto del "tutti colpevoli-nessun colpevole" e non si sente minimamente sfiorato dal fatto che in quanto Ministro di Grazia e Giustizia è soprattutto SUA la responsabilità dell'indulto più grande della storia italiana. E' sua perchè poteva opporsi al provvedimento, ma non l'ha fatto; perchè, anzi, lo ha accelerato; perchè l'ha difeso e continua a difenderlo; perchè ci ha messo la faccia. E in più è di tutti quei parlamentari che hanno votato a favore.
Ma
clEMENTE non si arrende. No, rincara la dose: "Perchè non è l'indulto la causa della delinquenza". Appunto...per Mastella l'indulto è la conseguenza. Ma quando un uomo, uscendo dal carcere, si ritrova nelle stesse condizioni che l'hanno portato a compiere il reato in passato, allora sì che l'indulto diventa causa della delinquenza! Ed è altrettanto vero che l'indulto può diventare anche indirettamente causa della delinquenza: sia spingendo degli ipotetici onesti cittadini, magari increduli nel vedere lo stupratore della figlia di nuovo in libertà, a cercare delle vendette personali stile far-west; sia contribuendo ad aumentare quel senso di impunità che già è radicato nei delinquenti di professione. Ma Mastella vive nel pianeta Ceppalonia
. Lì gira tutto al contrario. Onorevole, un consiglio, se vuole davvero "avvicinarsi maggiormente ai cittadini" provi a trovarsi un lavoro. Ma vero questa volta.