giovedì 20 settembre 2007

Ripasso di storia e matematica

2.276 giorni in media per avere una sentenza di secondo grado nei tribunali civili. Per quelli penali la media è 1.424.
24 onorevoli pregiudicati ai quali vanno aggiunti i circa 80 indagati o salvati da prescrizione e amnistia.
156.574 processi evaporati per prescrizione nel 2006 di cui: 9.031 in appello; 20.712 in primo grado; 126.831 nel corso di indagini e udienze preliminari.
50% dei membri delle Commisioni Giustizia sono avvocati, che esercitano contemporaneamente il mandato parlamentare e la professione forense (conflitto di interessi?).
93% dei condannati in primo grado non va in carcere.
70% dei ricorsi in Cassazione sono ritenuti inammissibili o infondati.
622 giorni di giacenza media dei procedimenti penali delle Corti di Appello. Migliore: Potenza (233); peggiore: Ancona (1.234)

Fonte: "l'Espresso"

clEMENTE, questi sono dati, non opinioni. Dati. Forse sarebbe meglio spendere un po' meno tempo a parlare di Grillo, qualunquismo e bollini e concentrarti su quello che dovrebbe essere il tuo lavoro. Il fatto che ti sia capitato per grazia ricevuta non ti giustifica.

37 commenti:

Anonimo ha detto...

vi ricordo una dichiarazione del mastellone: "processi in 5 anni o vado a casa". ahahaha

Anonimo ha detto...

ma è clEMENTE, che pretendiamo? interniamolo, piuttosto...

Anonimo ha detto...

Complimentoni per il sito, troppo forte
ahahahah ahaahahha haha ahhahhahahha
Continuate così

andrea.barbagallo.1974 ha detto...

Un giorno sì e un giorno no Mastella minaccia di andare a nuove elezioni... ma se ci fosse una legge che gli impedirebbe di essere rieletto, lo farebbe secondo voi?
Io sono certo di no!

SPO ha detto...

andrea, quello che dici è giustissimo. se passasse la "legge grillo", i partiti di un governo farebbero di tutto per farlo durare il più a lungo possibile e non il contrario.

Anonimo ha detto...

hahaha. ma allora esistete davvero! beppe grillo ha parlato di voi l'altra sera! siete fantastici.

Pincopanco ha detto...

Stamane se ne è uscito con un'altra trovata patetico/sfacciata delle sue: "Ebbene ora basta con le polemiche, in fondo solo il 42% di recidivi dopo l'indulto sono accettabili" ..(lo scorso inverno disse che "solo" il 12% degli indultati si era dimostrato recidivo.. mo siamo al 42%, una vittoria della giustizia proprio!). Mi chiedo ma codesto individuo che per portare il figlio a vedere il gran premio di formula uno usa gli aerei di stato, pensa sul serio che gli italiani siano quelli di 50 anni fa? Basta che apra bocca un politico e gli si crede a prescindere..? Roba da matti, ci dobbiamo tenere come ministro della giustizia (ma anche già averlo come parlamentare è un insulto all'onore dello Stato Italiano) che fa il testimone di nozze a tale francesco campanella .. esponente di cosa nostra che ha protetto la latitanza di bernardo provenzano.. no dico ma ci rendiamo conto o no di come siamo finiti? Ohh Romano Prodi??? Ti rendi conto di quello che hai fatto nominando questo figuro alla carica di ministro? Anzi accettandolo nella coalizione elettorale??? Ma se volevamo che la mafia continuasse a legiferare a favore di se stessa ti pare caro ROMANO PRODI che noi votavamo unione? NO! Votavamo berlusconi (con rispetto scrivendo)! Ahh beata ingenuita' (nostra ovviamente) che fa pensare che esistano ancora persone oneste in politica.. Ah, un messaggio per quel giornalaio di mauro mazza (con rispetto scrivendo) usa un buon lubrificante per la lingua, a furia di leccare guarda che ti si potrebbero increspare le papille gustative, patetico che non sei altro. Viva l'onesta', abbasso i cialtroni di monte citorio , di palazzo madama, della raitv , della berlusconiset, dei giornali di berlusconiset (in pratica il 95% dei quotidiani e settimanali italiani) e tutti i lacchè sparsi un po' qui e un po' la. Ah clEMENTE ti volevo dire.. trova il tempo (almeno 5 minuti al giorno) di provare quei 2 o 3 minuti di vergogna per il fatto che ti paghiamo lo stipendio da 31 anni senza che tu abbia mai lavorato in vita tua. Ciao a tutti.

Anonimo ha detto...

Grande!!!
So che qulcuno ci avrà pensato di sicuro, ma bisognerebbe copiare e incollare i post in massa e metterli come commento nel blog vero (zigh) del clEMENTE...così almeno una volta o due queste cose le legge...poi fa finta di niente e non li pubblica, ma vabè, tanto prima o poi riusciamo a mandarlo a casa!
(Aspetta che mi gratto che non vorrei mai portare sfiga...)

Anonimo ha detto...

state facendo qualcosa di importante ragazzi, se beppe parla di voi vuol dire che ve lo meritate. Non mollate.

SPO ha detto...

beh dai non esageriamo, le cose importanti sono altre...ma grazie per i complimenti.

la verità ha detto...

questa è la vera informazione la rete è la vera verità

ImFuckinDyingHere ha detto...

Clemente Mastella si dice soddisfatto perchè la percentuale di criminali recidivi è in diminuzione. Grazie al cazzo!
Ora le cose sono due:
o quest'uomo è profondamente ignorante, talmente da considerare solo le percentuali lasciando perdere i numeri effettivi;
o è profondamente in malafede e tenta in tutti modi di trovare scusanti chissà dove per la merdata che è stata fatta un anno fa, fingendo di avere ragione anche quando non ce l'ha.
Ora, le percentuali si calcolano in base al totale (in questo caso il totale sono i criminali usciti di galera). Mentre prima dell'indulto erano 10 (e di essi metti 5, il 50%, tornasse a delinquere), dopo l'indulto sono 1000 (magari a tornare a delinquere saranno "solo" 400, si è scesi al 40%, allora l'indulto funziona!).
Siamo tutti molto soddisfatti del fatto che la percentuale di recidivi sia scesa del 10%, peccato che il numero reale di recidivi sia aumentato di 395 persone. Fatevi le dovute proporzioni valutando che il numero reale di usciti con l'indulto si aggira attorno ai 50.000 criminali e vediamo quanti sono in numero i recidivi, che in percentuale sono un soddisfacente (secondo Mastella) 42%.

ImFuckinDyingHere ha detto...

Per Don Mastellone da Ceppaloni la matematica è un opinione, i numeri si possono prendere, sottrarre, dividere, rigirare fino ad ottenere il dato che si vuole, per "dimostrare" con la matematica le proprie ragioni anche quando non ci sono. E Mastella ha sempre torto da vendere.
Il mio commento di prima ora lo ho anche postato al blog del clEMENTE, vediamo se lo pubblica.

Anonimo ha detto...

BASTA SIAMO ALLA FARSA QUESTA NON E' GIUSTIZIA E GIUSTIZIA DI CASTA


Il ministro della Giustizia al Csm:
trasferire i pm De Magistris e Lombardi
Il pm Luigi De Magistris

ROMA (21 settembre) - Il ministro della giustizia Clemente Mastella ha chiesto al Csm il trasferimento cautelare di ufficio per il pm di Catanzaro Luigi De Magistris e del procuratore capo Mariano Lombardi. La richiesta è arrivata a conclusione dell'istruttoria condotta dagli ispettori del ministero negli uffici giudiziari di Catanzaro. De Magistris è impegnato nell'inchiesta sulle «toghe lucane», un presunto comitato di affari che avrebbe agito in Basilicata. Il pm ha messo sotto indagine per abuso d'uffico anche il premier Romano Prodi.

Pincopanco ha detto...

Sono incredula.. ovviamente c'era da aspettarselo che prima o poi De Magistris svolgendo semplicemente il proprio lavoro desse noia. Non dimentichiamo che in Italia non si puo' mettere in discussione gli atteggiamenti dei potenti, anche quando configurano dei veri e propri reati. Cosa pensava De Magistris? Che facendo il suo lavoro, sacrificando la propria vita e dedicandosi con onesta' al suo ufficio sarebbe riuscito ad evidenziare penalmente il marcio che è sotto gli occhi di tutti e che nessuno può fermare? Mi dispiace, e' un ingenuo, loro .. la casta, la cosca o come vogliamo chiamarli sono piu' numerosi,come li mettiamo da parte? Pretendendo altri eroi? Pretendendo che altri si sacrifichino? No, io non ne voglio vedere piu' funerali di giudici ammazzati. La strada è lunga, il percorso accidentato, risicheremo quelle piccole percentuali che forse in 4 o 5 generazioni daranno i loro frutti. Forse tra qualche decennio l'Italia sara' un paese civile realmente.Speriamo. Nel frattempo al Dott. De Magistris porgo la mia solidarieta' e fiducia.

Anonimo ha detto...

Ragazzi beati voi che riuscite a riderci perché a me quando sento certe cose mi viene da vomitare.
Oggi il caso De Magistris.
Bleahh!!!

Dr.Apocalypse ha detto...

ragasssi complimenti, AMO questo blog:p

Anonimo ha detto...

Cari AMICI,
vi faccio un bel regalo. fatene buon USO.
Il RE è NUDO!

La consulenza tecnica
di
Gioacchino Genchi

"RELAZIONE 12"
Anticipazioni sull'analisi delle parziali risultanze dell'Indagine tecnico-elaborativa. I contatti telefonici di Luigi Bisignani con Antonio Saladino ed il bacino delle utenze comuni - Brevi approfondimenti sulla batteria delle SIM GSM intestate alla DELTA S.P.A. ed attivate il 21-10-2004
Premessa generala sulle risultanze elaborative
La presente relazione costituisce un sintetico approfondimento dei quesiti di consulenza e delle Integrazioni richieste dal Pubblico Ministero di Catanzaro (Sostituto Procuratore dr. Luigi de Magistris), nell'ambito dell'incarico conferito con verbale del 21-03-2007, riguardante l'acquisizione, l'elaborazione e l'analisi - con procedimento relazionale - dei dati di traffico telefonici e delle risultanze intercettive ed investigative, acquisite nell'ambito.
L'indagine, com'è noto, riguarda un numero assai elevato di soggetti, variamente collegati fra di loro ed operanti in varie parti d'Italia, che avrebbero dato luogo ad una serie di condotte criminose, finalizzate alla consumazione di truffe e corruzioni, nell'ambito dell'erogazione di fondi pubblici statali e comunitari. Grazie alla costituzione di una serie di "schermi societari'', destinatari delle pubbliche commesse e delle erogazioni erariali, i proventi illeciti dì tali attività sarebbero stati altrettanto illecitamente reinvestiti, con abili operazioni finanziarie.
Deus ex machina dell'articolato progetto criminoso sarebbe stato il lametino Antonio Saladino. La sua capacità di stipulare accordi, mantenere rapporti, assecondare le richieste più disparate, ne ha fatto un campione alquanto originale, se non unico, del trasversalismo politico ed affaristico. A ragione il consulente fonda queste considerazioni, dopo una approfondita analisi dei riscontri intercettivi, degli elementi dichiarativi e delle risultanze dell'elaborazione dei dati di traffico telefonici e della digitalizzazione delle annotazioni registrate nelle rubriche, nelle agende e nelle memorie dei cellulari dei Saladino.
Proprio le intercettazioni telefoniche del cellulare del Saladino - anche se limitate ad un breve perìodo - forniscono la cartina al tornasole ed il riscontro alle circostanziate dichiarazioni etero-accusatorie della teste ALFA, sul comitato d'affari e sulla articolazione del rapporti fra i vari indagati. Invero, le diverse finalità dell'indagine per cui quelle intercettazioni erano state disposte ed eseguite (nell'ambito di altro procedimento penale), non ha portato la polizia giudiziaria alla immediata valorizzazione di una serie di elementi che, oggi - alla luce delle nuove risultanze - si appalesano di primaria determinala.
Commenteremo, quindi, le singole intercettazioni nel corso dell'esposizione, salva l'autorizzazione che per alcune di queste dovrà essere richiesta ai rispettivi rami del Parlamento, nel caso di dialoghi con Deputati o Senatori in carica. Al riguardo va osservato che ben al di là delle nominali ed eterogenee appartenenze politiche, gli accordi collusivi e la comune appartenenza a logge ed associazioni di vario genere, anche con presunte finalità religiose (vedi, per tutte la Compagnia delle Opere), avrebbero rappresentato il punto di raccordo intersoggettivo, di buona parte degli indagati, collusi con altri, che alle finalità economiche e speculative hanno pure sommato clientele politiche, con assunzioni, favoritismi ed elargizioni assistenzialistiche di vario genere.
La documentazione agli atti dell'indagine e gli elementi di prova sommariamente riportati nei decreti di perquisizione del Pubblico Ministero di Catanzaro non abbisognano di altri commenti. Il sistema così congegnato, oltre a consentire lucrosi introiti, ha di fatto determinato il controllo e l'assoggettamento politico di un gran numero di lavoratori, costretti a sottostare alle regole perverse e capestri delle assunzioni e dei licenziamenti presso le diverse società di lavoro interinale, lucrosamente retribuite coi fondi pubblici (statali, comunitari e regionali), per l'esecuzione di servizi di dubbia efficacia e comunque del tutto avulsi da ogni tipo dì controllo amministrativo, tecnico ed in parte anche legale.
Il sistema delle raccomandazioni e delle contro-raccomandazioni non ha riguardato solo gli aspetti clientelari delle assunzioni e dei licenziamenti, ma si è esteso al pieno controllo e condizionamento fisico e morale dei giovani occupati, anche sulla base di valutazioni sulla condotta sentimentale e sui legami affettivi dei lavoratori impiegati. Sintomatica è al riguardo la lunga conversazione della sera di giovedì 09-03-2006 fra il Vescovo di Lamezia Terme ed Antonio Saladino, in cui il Saladino rassicura il prelato sul licenziamento e la riassunzione in un'altra società (con sostanziale spostamento dal posto di lavoro originario), di una ragazza lavoratrice che avrebbe insidiato, nel precedente posto di lavoro, un uomo sposato, facendolo lasciare con la moglie. In linea con le risultanze dell'indagine tecnica sono pure le dichiarazioni della teste ALFA, con riguardo all'induzione all'assunzione di psicofarmaci, che il Saladino avrebbe imposto ai propri dipendenti, onde poterli assoggettare meglio al suo controllo.
Per il resto il Vescovo di Lamezia Terme non si è risparmiato dal chiedere altri favori, assunzioni e trasferimenti al Saladino, e le ha contraccambiato dispensando sapienti consigli sulle strategie di affermazione e consolidamento della sua figura imprenditoriale e politica nelle associazioni parareligiose, che hanno costituito II sostanziale paravento delle più redditizie attività imprenditoriali dell'indagato. Non è questo, comunque, il tema principale sul quale vogliamo incentrare la presente anticipazione. L'esempio serve solo a chiarire la assoluta trasversalità ed eterogeneità dei rapporti del Saladino, dei suoi legami clienterali e affaristici, dal mondo della finanza a quello della politica, dall'informazione al clero, dalle consorterie religiose e massoniche ai magistrati, ad esponenti di rango delle force dell'ordine, della Guardia di Finanza, dei Servizi di Sicurezza, dell'imprenditoria, del sindacato, ecc.
Diversi sono i riferimenti che il Saladino fa nelle sue conversazioni telefoniche a cene di lavoro ed incontri «utili» con avvocati e magistrati, nella prospettiva di accrescere la sua referenzialìtà e mantenere, al contempo, il pieno controllo delle sue attività illecite. L'importanza del Saladino e la considerazione in cui era tenuto dalle più alte cariche dello stato emerge dalle numerose segnalazioni trasmesse e ricevute per raccomandare poliziotti, carabinieri e finanzieri. Significativa è al riguardo l'intercettazione della conversazione delle 14:59:42 del 09-03-2006, in cui Antonio Salis - segretario particolare del Ministro dell'Interno Pisanu - rassicura Saladino circa il buon esito della segnalazione del carabiniere Damiano Fruci, assegnato (come richiesto) alla regione "Emilia Romagna", al termine del 42° corso di formazione integrativa.
Questa e numerose altre intercettazioni non risultano adeguatamente valorizzate nei brogliacci intercettivi e nelle informative dei Carabinieri, proprio per la difficile apprezzabilità del loro contenuto, nell'ambito del contesto di indagine prognostico, che aveva dato luogo alle attività captative. L'attento riascolto di quelle intercettazioni, l'analisi dei copiosi appunti, degli SMS e delle annotazioni cartacee del Saladino - come dicevamo - forniscono oggi una innovativa chiave di lettura, anche sulla scorta dei contributi dichiarativi della teste ALFA e delle ulteriori acquisizioni informative eseguite dall'Ufficio. In tale contesto di rapporti politici, clienterali, affaristici e finanziari, sono balzati di tutta evidenza contatti fra Antonio Saladino ed il Generale della Guardia di Finanza Walter Cretella Lombardo, con alcuni strani scambi di SMS, fino ai 04-01-2007. Invero Antonio Saladino ed il Generale della Guardia di Finanza Walter Cretella Lombardo, hanno numerosissime conoscenze comuni, fra cui si annoverano i commercialisti cosentini Francesco Indrieri e Tonino Gatto.
Inoltre, nelle memorie del cellulare Nokia 6610 sequestrato al Gen, Walter Cretella Lombardo, è stato rinvenuto il numero dell'utenza, con l'annotazione «Bisignani Cr». L'utenza xxx è installata nel palazzo di Piazza Mignanelli n. 3 ed è intestata alla S.p.a. Il Te, riconducibile a Luigi Bisignani. L'usuario dell'utenza - a cui è pure riconducibile l'appartamento di Piazza Mignanellì n. 3, a Roma, oltre alla Società "IL TE”, si identifica in Luigi Bisignani. Luigi Bisignani, come risulta dalle cronache, è risultato iscritto «attivo» alla loggia P2 di Licio Gelli, con tessera n. 203. Luigi Bisignani risulta altresì condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione, nel processo milanese per la maxi tangente Enimont. Sono numerosi i contatti telefonici che si rilevano fra le utenze del Gen. Walter Cretella Lombardo, le utenze dell’lndrieri, del Gatto, del Saladino e del Bisignani.
Questo il quadro delle risultanze, prima che si procedesse all'acquisizione ed allo sviluppo dei dati di traffico dell’utenza xxxx della società Il Te e dei cellulari collegati, intestati alla stessa società e verosimilmente riconducibili a Luigi Bisignani, a giudicare dai contatti intrattenuti con fa stessa utenza di telefonia di base e dalla comune utilizzazione dei medesimi apparati IMEI. Comuni sono pure risultati i contatti telefonici intrattenuti dai cellulari "il Te" e dall'utenza fissa di Piazza Mignanelli n. 3. Dallo sviluppo dei dati di traffico dell'utenza xxxx di Luigi Bisignani e dei cellulari collegati, sono emersi numerosi contatti comuni con le utenze di Antonio Saladino e del Gen. Walter Cretella Lombardo.
Fra questi, per l’intensità dei rapporti, è balzato in evidenza il cellulare con la SIM GSM xxxx, intestata alla Camera dei Deputati, che presentava già circolari contatti con le utenze di Luigi Bisignani, di Antonietta Magno, di Giancarlo Franzè, di Antonio Saladino ed altri. Acquisiti i cellulari di Antonio Saladino e recuperatene le annotazioni in memoria, è emerso che la SIM GSM xxxx, intestata alla Camera del Deputati, era in uso al Senatore Clemente Mastella, attuale Ministro della Giustizia del II Governo Prodi. Le intercettazioni delle conversazioni telefoniche fra Antonio Saladino ed il Sen. Clemente Mastella (per la cui eventuale utilizzazione processuale dovrà richiedersi la prescritta autorizzazione al competente ramo del Parlamento) hanno evidenziato rapporti molto confidenziali fra i due interlocutori.
In occasione dei contatto telefonico delle 11:37:11 del 16-03*2006, Mastella chiama Saladino e gli chiede di incontrarlo, Saladino (che si trova pure a Roma) gli dice che non può raggiungerlo e gli segnala l'opportunità di incontrare un suo amico, “un grande costruttore”, che era “pure amico del generale”, “amico suo e mio”. Ancora una volta balza di tutta evidenza il riferimento centrale «all'amico generale». I toni di una precedente intercettazione fra il Saladino ed il Mastella del 09-03-2006, sono invero molto più distesi, ed i due commentano con ilarità un SMS poco prima inviato da Saladino al cellulare di Mastella, per poi concordare su pesanti considerazioni critiche nel confronti dell'operato politico del Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero.
Gli argomenti politici dei colloqui telefonici di Antonio Saladino potrebbero apparire ininfluenti al fini delle indagini, come prima facie ritenuti dai Carabinieri, che ne avevano eseguito l'ascolto. Nell'economia dell'indagine, invece, proprio l'ascolto e l'analisi delle intercettazioni telefoniche a contenuto politico dei dialoghi di Antonio Saladino, ne evidenziano il suo spessore e l'assoluta trasversalità nel mantenere rapporti doppiogichistici, prendendosi persino beffa dei leader che per altro verso andava ad ossequiare, chiedendo ed elargendo favori e clientele. Proprio il pomeriggio del 09-03-2006, prima della telefonata della sera con Clemente Mastella, Antonio Saladino aveva inviato col suo cellulare (intercettato) una serie di messaggi dal tenore molto caustico, nei confronti del leader dell'unione Romano Prodi. Il contenuto del messaggio era il seguente: «Berlusconi ha fatto piangere gli americani. Prodi farà piangere gli italiani. T.S.” (T.S. sta per Tonino Saladino). Dallo stesso tenore il contenuto della successiva conversazione con Clemente Mastella, che era stato uno dei precedenti destinatari del messaggio e che lo aveva invitato ad una maggiore collaborazione alla sua coalizione politica.
Nella stessa giornata del 09-03-2006 Antonio Saladino aveva inviato lo stesso messaggio su Prodi ai seguenti cellulari, del quali conservava scrupolosamente le annotazioni nelle sue rubriche, con i recapiti dei rispettivi usuari. (omissis). Nonostante il tenore del messaggio e le gravi considerazioni, quella stessa giornata (09-03-2006) profferite da Saladino nei confronti di Prodi (si vedano le intercettazioni delle conversazioni delle 15:00:44 col Generale Michele Adinolfi e con Clemente Mastella, Antonio Saladino ha per altro verso mantenuto ottimi rapporti e intensi interessi di varia natura, con i più diretti collaboratori dell'attuale Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Romano Prodi. Infatti, appena qualche settimana prima, il 22-02-2006, su sollecitazione di Giorgio Vittadini (presidente della Fondazione per la Sussidiarietà), Antonio Saladino aveva chiesto una intervista al Prof, Romano Prodi, per il tramite di Sandro Gozi. Deve esservi stato qualche problema, fino al punto da presagire «una trappola», ordita dal giornalista Farina.
Interessante è al riguardo l'accurato ascolto della conversazione intercorsa alle 18:57:25 del 22-02-2006 fra Antonio Saladino e Sandro Gozi, a cui ha fatto seguito il successivo messaggio delle 21:38:13, con cui Gozi ha sostanzialmente declinato l'invito dell'intervista a Prodi, rinviando Saladino ad un contatto con Rutelli: «SMS: No a intervista con Prodi Ho inviato un mess a Rutelli, anticipandogli la tua chiamata: digli che ne hai parlato anche con me. Vedrai che accetta. S. Gozi». Numerosi sono pure i contatti telefonici fra Antonio Saladino e Francesco Rutelli, del quale il Saladino aveva anche annotato i riferimenti delle utenze di diversi cellulari, dell'abitazione e degli uffici di partito. Pure numerose sono le intercettazioni in cui Saladino esprime pesanti considerazioni critiche nei confronti di Rutelli, anche conversando con Sandro Gozi. In una di queste dopo avere ancora una volta stigmatizzato un certo comportamento di Francesco Rutelli, Antonio Saladino avvisa Sandro Gozi che lo avrebbe fatto chiamare per delle assunzioni «a Ravenna, in Questura o Prefettura ... 30 ore... 1100 euro puliti...un data-entry... un lavoro pulito... per la gestione degli immigrati». Sandro Gozi accetta di buon grado l'invito, esclama: «Perfetto!» e rassicura Saladino: «Vediamo subito per un paio di persone». Per esemplificare nel modo più eloquente quelli che erano i rapporti fra Sandro Gozi ed Antonio Saladino, riportiamo iI messaggio SMS che Gozi ha inviato al cellulare (intercettato) del Saladino alle 13:59:56 del. 16-03-2006, praticamente meno di due ore e mezza dopo la nascita del proprio figlio G. - "SMS: G. Gozi è nato oggi alle 11.29, a Edith Cavell. Pesa 3 k 240 ed è 49. S cm. G. est arrivi ce matin! Sandro".
Questa ed altre intercettazioni rendono lo spaccato plastico del modus operandi di Antonio Saladino e degli stretti rapporti con Sandro Gozi. Con questo suo modo di fare e con il più assoluto e totale trasversalismo politico, Antonio Saladino si è progressivamente posto nelle condizioni di potere dare e pretendere qualunque tipo di favore o di servigio dai diversi soggetti (politici, ministri, pubblici funzionari), appartenenti ai diversi schieramenti, con i quali è di volta in volta entrato in contatto (non a caso abbiamo riportato il contrasto del messaggio su Prodi inviato ad Alemanno, a Mastella ed ad altri) ed alcune sintesi dei dialoghi con Sandro Gozi, i riferimenti a Prodi ed a Rutelli). Sarebbe un grave errore tentare di attribuire un colore politico al Saladino, tirando la coperta dell'indagine da destra, da centro o da sinistra, nel tentativo di strumentalizzarne le risultanze.
E' inutile nascondersi dietro un dito e negare l'evidenza, specie nel considerare la sequela di polemiche, di disinformazioni e di mistificanti strumentalizzazioni, che la necessitata ostensione di alcune limitate risultanze delle indagini, ha determinato nelle scorse settimane. Perché sia chiaro, le risultanze cui perviene il consulente dimostrano in modo evidente come il Saladino si sia praticamente preso gioco un po' di tutti, barcamenandosi fra i politici di centro, quelli di destra e quelli di sinistra, non rinunciando nemmeno a schernire in modo caustico e con una certa perfidia, i leader dei diversi schieramenti (talvolta Prodi, talvolta Berlusconi).
Alle condotte a contenuto politico - di per sé non censurabili - si sono però sommate le attività affaristiche e clientelari, che Antonio Saladino ha potuto perpetuare grazie alla fitta rete di rapporti, creata nel tempo, con straordinaria abilità. In tale contesto, la pura e semplice rilevazione di contatti telefonici, di dialoghi, o di rapporti interpersonali e politici, non può costituire né la prova, né l'indizio di collusioni illecite. Quando la documentazione e la finalizzazione dei rapporti trova conferma nelle acquisizioni investigative e documentali, oltre che nelle convergenti dichiarazioni etero-accusatorie dei testimoni, Il valore dei riscontri elaborativi sui dati di traffico telefonici paiono assumere una diversa valenza, nella prospettiva di formazione della prova. La valutazione sostanziale spetta comunque all'Ufficio, a cui si rassegnano le considerazioni e le risultanze della consulenza tecnica.
Proprio dalle risultanze della consulenza tecnica sugli sviluppi dei dati di traffico telefonici sono emersi, fra gli altri, gli stretti rapporti delle utenze di Luigi Bisìgnani con le utenze del Sen. Clemente Mastella. Risultato a sua volta in rapporti con II Gen. Walter Cretella Lombardo e con altri, a loro volta in rapporti col Saladino e col Blsignani. A parte gli intensi rapporti di Bisignani con Mastella e col Cretella, hanno destato un certo allarme i contestuali, intensi e numerosissimi contattati telefonici fra le utenze del Bisignani e le utenze personali e di servizio di Salvatore Cirafici ex ufficiale del Carabinieri ed in atto Direttore Corporate Governance di Wind S.p.a. Forse non è chiaro per i non addetti ai lavori, ma Salvatore Cirafici è il capo della struttura che sostanzialmente si occupa della gestione di tutte le richieste di intercettazioni telefoniche, accertamenti e tabulati, inviate da tutte le Autorità Giudiziarie italiane. Non esiste acquisizione di tabulati, richiesta di intercettazioni, accertamenti anagrafici ed attività acquisitive in vario modo dirette alla da qualunque Autorità Giudiziaria italiana, che non venga portata a conoscenza della struttura aziendale diretta da Cirafici.
Invero, negli anni in cui il consulente ha disimpegnato la sua attività, non ha mai avuto modo di nutrire sospetti di sorta sul conto del Cirafici, né di nessuno dei suoi dipendenti tecnici. I rapporti con la struttura di Intelligence della xxxx sono stati sempre improntati alla massima correttezza e riservatezza ed il consulente ha sempre ricevuto un qualificato e puntuale ausilio, anche in indagini assai complesse e riservate, nel tempo svolte per conto di varie Autorità Giudiziarie italiane. E’ però accaduto che, processati i dati di traffico delle utenze del Bisignani e rilevati gli intensi rapporti col Cirafici, le utenze del Cirafici hanno evidenziato circolari rapporti telefonici con utenze già nella disponibilità di Fabio Ghioni, Luciano Tavaroli, Marco Mancini, Tiziano Casali, Filippo Grasso e del giornalista Luca Fazzo, dei quali è stato accertato in sede cautelare il coinvolgimento in vicende spionistiche, fino ad ora limitate al gruppo Telecom. A questi si aggiungono gli ulteriori contatti di Salvatore Cirafici con Fabio Ortolani e con il Gen. Walter Cretella Lombardo - che potrebbero avere una qualche attinenza operativa - oltre ai rapporti con i cellulari della Global Media srl xxxxxxx e di Lorenzo Cesa xxxx e con quelli di altri politici, che poca attinenza paiono avere con le garanzie di riservatezza richieste alle funzioni esercitate da Salvatore Cirafici, anche con riguardo alle indagini che diverse Procure italiane hanno eseguito e stanno eseguendo sulla Global Media srl e sul deputato Lorenzo Cesa, la cui utenza cellulare - intestata all’UDC - è stata rilevata in diversi traffici telefonici pregressi e, in ultimo, nelle memorie della SIM GSM xxxx sequestrata al Gen. Walter Cretella Lombardo, con l'annotazione «Cesa2».
In tale contesto, come si ricorderà, erano emersi i contatti telefonici di Luigi Bisignani con SIM GSM intestate alla DELTA S.P.A, xxxxx, a loro volta utilizzate con delle IMEI nelle quali erano state coutilizzate altre SIM GSM intestate alla ITAGO S.P.A., alla Wixtf alla GEDEAM SERVIZI ITALIA S.R.L. alla COFAX TELEMATICA S.R.L. Quando poi si è chiesto alla Wind a chi fosse intestata la SIM GSM xxxxx, con la nota 1973, la Wind ha risposto che l'utenza “non era presente in archivio”. La risposta della Wind aveva non poco insospettito, posto che già dai dati indiretti, la SIM GSM presentava numerasi contatti nei tabulati acquisiti, con particolare riguardo alle utenze del Bisignani. La stessa risposta “utenza non presente in archivio” la Wind l'aveva fornita con riguardo alla Sim Gsm xxxxx, che avevamo pure rilevato nelle acquisizioni di altro procedimento collegato. Anche in questo caso avevamo la certezza che quella SIM GSM era attiva, pur in presenza della formale negatoria dell'azienda telefonica. Abbiamo così reiterato le richieste dal 31.01 2001 al 12.07.2007, La risposta della Wind è stata sempre la stessa: “Utenza non presente in archivio”.
La circostanza ci ha non ulteriormente insospettito. Infatti, a parte i circolari contatti con le utenze di Luigi Bisignani, di Luciano Tavaroli, di Filippo Grasso e di altri (coinvolti nelle indagini sulla security Telecom), la SIM GSM xxxxx risultava utilizzata con diverse delle IMEI con le quali erano risultate utilizzate altre SIM GSM intestate e comunque certamente riconducibili al manager Wind Salvatore Cirafici. Fra queste l'utenza di servizio xxxx (per altro verso nota al consulente) e la SIM GSM xxxx attivata il 04-12-2001 ed intestata allo stesso Cirafici. Il quadro dei sospetti sul conto del Bisignani - anche alla luce di ulteriori risultanze delle indagini finanziarie sul suo conto - si è fatto ancora più preoccupante. Gli stretti rapporti col Ciratici (destinatario di tutte le richieste acquisitive del presente procedimento) e gli articolati e variegati rapporti delle sue col cellulare personale e con le utenze del Ministro della Giustizia Clemente Mastella - per altro verso rilevate nelle intercettazioni telefoniche delle conversazioni col Saladino e dal successivo esame delle memorie dei suoi cellulari - rappresentavano il sostanziale elemento di preoccupazione che ha determinato le successive attività perquisitive del Pubblico Ministero. Se poi si considerano gli ulteriori contatti telefonici delle utenze del Bisignani con il cellulare del Cretella, con numerosissime "utenze istituzionali" (del Ministero dell'Interno, della Guardia di Finanza, della Presidenza del Consiglio, ecc.), oltre che con i cellulari della DELTA S.PA, il quadro dei sospetti appariva più che consolidato, tenuto anche conto dei precedenti giudiziari di Luigi Bisignani, della sua accertata appartenenza «attiva» alla loggia P2 di Lieo Gelli e delle ulteriori risultanze dell'indagine finanziaria, nella disponibilità dell'Ufficio.
Frattanto, con una comunicazione del 12-07-2007, sopraggiunta dopo la perquisizione al Bisignani, la Wind - preso atto delle precise contestazioni del consulente - ha rettificato le proprie precedenti comunicazioni, confermando l'effettività e l'intestazione della SIM GSM xxxxx alla stessa Wind (vedi comunicazione dei 12-07-2007 ). Nella discrasia delle due risposte possiamo pure escludere eventuali ipotesi di mala fede dell'azienda telefonica o dei suoi operatori addetti ad esitare le diverse richieste ed i solleciti del consulente. Verosimilmente l'utenza xxxxx - come altre SIM GSM aziendali della VPN (Virtual Private Network)- erano state escluse a priori dal data-base delle anagrafiche, donde l'erroneo inoltro della risposta (verosimilmente generata con procedure automatizzate) :«utenza non presente in archivio». Se questo risolve l'enigma delle SIM GSM Wind (apparentemente inesistenti ed in realtà operative), non chiarisce i sospetti emersi sul conto del Bisignani, tenuto conto della sua elevata capacità di Influenza nei settori nevralgici delle istituzioni dello Stato, per le quali basta citare I conclamati e reiterati rapporti con il Ministro della Giustizia in carica, Senatore Clemente Mastella. Parallelamente agli sviluppi sul conto del Bisignani, si sono consolidati gli elementi con riguardo alla organicità al profilato sodalizio associativo di alcuni stretti collaboratori del Presidente del Consiglio dei Ministri, Deputato Prof, Romano Prodi. Partiamo dalle risultanze dichiarative ed etero-accusatorie della teste ALFA per confermare - come in parte abbiamo fatto - gli stretti rapporti di Antonio Saladino con il Deputato Sandro Gozi.
Ancora più organici e significativi sono risultati i rapporti del Saladino con Piero Scarpellini e con una serie di società collegate, che possiamo individuare allo stato solo dall'intestazione delle utenze. Fra queste segnaliamo la Pragmta S.r.l., con sede in San Marino e domicilio in Via Tre Settembre n. 156 e la DELTA S.P.A. Come già avevamo segnalato, l'utenza xxxxx a nome di Piero Scarpellini evidenzia numerosi e circolari contatti telefonici con le utenze di Antonio Saladino, Sandro Gozi, Francesco De Grano, Pietro Macrì, Marinella De Grano e con il cellulare della DELTA. s.p,a., di cui pure abbiamo accennato. Il dato, concretamente considerato - anche con riguardo alla ricorrenza temporale delle chiamate ed alla perfetta coincidenza col verificarsi degli eventi e degli accordi collusivi riferiti dalla teste ALFA - riscontra perfettamente i contenuti dichiarativi ed i frammenti intercettivi, captati dai Carabinieri nella collegata indagine sul conto di Antonio Saladino, in parte citati nei decreto di perquisizione impugnato.
Affronteremo concretamente il merito dell'analisi quando saranno pervenuti i restanti tabulati, che, come dicevamo, abbiamo più volte sollecitato alla TIM. Sia pure in presenza di dati parziali, possiamo già convalidare il medesimo bacino di rapporti anche con riguardo all'utenza dell'abitazione di Piero Scarpellini ed a lui intestata, con la quale risultano contatti telefonici dal 2003 al 2007 coi soggetti più importanti della nostra indagine: Antonio Saladino e Sandro Gozi. Avevamo pure segnalato che alle utenze considerate si aggiungono i contatti telefonici con una SIM CSM xxxx intestata a DELTA S.P.A. Quando abbiamo recuperato le annotazioni dalle memorie del cellulari sequestrati ad Antonio Saladino - frattanto recapitatici dalla polizia giudiziaria - ci siamo accorti che il numero della SIM GSM xxxxx intestata alla DELTA S.P.A. era registrato nelle memorie di ben due SIM GSM e due cellulari di Antonio Saladino (il Nokia E61 ed il Nokia 9300), con l'annotazione «Romano Prodi cellulare». Il dato evidenziato lascia quindi ragionevolmente presumere - anche sulla base di ulteriori valutazioni che in appresso saranno dedotte - che la SIM Gsm xxxx intestata alla DELTA S.P.A. fosse in uso proprio al Prof. Ramano Prodi che, in atto, ricopre la carica di Deputato, oltre che di Presidente del Consiglio dei Ministri. Ogni ulteriore acquisizione, sviluppo e concreta utilizzazione processuale del dati di traffico della SIM GSM xxxxx intestata alla DELTA S.P.A., come pure dei diversi 10 cellulari con i quali risulta nel tempo utilizzata, nonché delle ulteriori SIM GSM coutilizzate coi medesimi cellulari, è subordinata alla preveniva autorizzazione della Camera dei Deputati, ove il Prof. Romano Prodi è stato proclamato eletto il 21-04-2006, a seguito delle ultime elezioni politiche di quella primavera. Valuterà l'Ufficio la possibile utilizzazione dei dati di traffico delle utenze DELTAS.P.A., nonché l'acquisibilità degli ulteriori tabulati delle IMEI e delle SIM GSM collegate all'utenza, per il periodo antecedente alla proclamazione del 21-04-2006, quando il Prof. Romano Prodi non era investito da alcun mandato parlamentare.
Le stesse considerazioni valgono per il Deputato Sandro Gozi, proclamato Deputato il 28-04-2006 e componente, dal 06-06-2006, della Commissione Affari Costituzionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in sostituzione del Deputato Romano Prodi, nominato Presidente del Consiglio dei Ministri. Dalle altre acquisizioni di tabulati - che a questo punto sarà opportuno ratificare con la preventiva autorizzazione della Camera dei Deputati, per i contatti telefonici successivi alle proclamazioni del 21-04-2006 - la SIM GSM xxxxxx intestata alla DELTA S.P.A. - riconducibile al Deputato Prof. Romano Prodi - è risultata in circolari contatti telefonici con te utenze fisse e cellulari di Franco Bonferroni, Antonio Saladino, Francesco De Grano, Piero Scarpellini e Sandro Gozzi. Con Piero Scarpellini la SIM GSM xxxxxx - intestata alla DELTA S-P.A. e riconducibile ai Prof. Romano Prodi - ha pure condiviso il cellulare caratterizzato, con cui risultano pure utilizzate altre SIM GSM, che per brevità omettiamo di indicare. I dati evidenziati confermano gli stretti e duraturi rapporti del Prof. Romano Prodi con Piero Scarpellini e Sandro Gozi, come già ci dimostrano le interpolazioni dei riscontri indiretti dei tabulati, delta SIM GSM xxxxx, intestata alla DELTA S.P.A.. Frattanto è pure emerso che la SIM GSM xxxxx, intestata alla DELTA S.P.A. fa parte di una batteria di Quattro (4) SIM GSM attivate il 21-3,0-2004 a nome della DELTA S.P.A., di cui il consulente aveva riportato correttamente ali estremili domicilio fiscale e la partita IVA. La DELTA S.P.A. - Via Enrico Berlinguer n. 17/C, Cornate D'Adda, 21100 (MI) non ha nulla a che spartire con la DELTA Group s.p.a., con sede a Bologna.
Sono altri i riferimenti che conducono a San Marino, a società di San Marino, ai propugnati investimenti bancari a San Marino ed a decine di SIM GSM aninime,attivate presso di San Marino e rilevate in contatto telefonico circolare con le utenze di Piero Scarpelli, Sandro Gozi, Francesco De Grano e con la batteria delle (4) schede Wind, attivate il 21-10-2004 ed intestate alla DELTA S.P.A. di Cornate d'Adda (MI). Gli aspetti più inquietanti dell'accertamento sulle schede delta DELTA S,P.A - anche con riguardo alla SIM GSM verosimilmente in uso al Presidente del Consiglio Romano Prodi - riguardando l'attivazione, l’intestazione e l'imputazione fiscale e finanziaria delle SIM Gsm alla DELTA S.P.A. Infatti, la DELTA S.P.A. - come segnalato dal consulente - è risultata fornitrice di servizi alla CONSIP S.P.A„ nell'ambito della "Gara per la fornitura di fonia dati interne agli edifìci, apparati attivi per le reti locali e dei servizi connessi per le Pubbliche Amministrazioni'', giusto contratto stipulato ai sensi dell'articolo 26 della Legge 23-12-1999, n. 488 e dell'articolo 58 della Legge 23-12-2000, n. 388. La DELTA S.PA, quindi, era l'intestataria delle quattro SIM GSM Wind cedute il 21-10-2004 allo staff del Prof. Romano Prodi dalla DELTA S.P.A., che era al contempo la fornitrice dei servizi di telefonia pubblica della gara Consip, gestita ed assegnata dal Governo e dalla coalizione politica di cui il Prof. Romano Prodi era stato già designato leader.
Invero - come segnalato nella precedente relazione - le quattro utenze DELTA S.P.A. risultano volturate dall'01-04-2005 alla «ASSOCIAZIONE L'ULIVO I DEMOCRATICI», strada Maggiore n. 31, 40125 Bologna e dal giugno 2006 al maggio 2007 alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Via della Mercede n. 96, Roma. Rimane da accertare chi e come ha pagato alla Wind i canoni ed i servizi delle delle 4 utenze DELTA S.P.A. dal 21-10-2004 al 1-04-2005, fermo restando le ulteriori risultanze emerse dagli sviluppi dei tabulati, con riguardo ai contatti col Saladino ed i soggetti emersi nel corso delle indagini (Sandro Gozi, Francesco Del Grano e Piero Scarpellini). A parte i circolari contatti telefonici, l'annotazione del numero della SIM GSM xxxxxx (intestata alla DELTA S.P.A.) nelle memorie dei cellulari del Saladino con l'annotazione «Romano Prodi (cellulare)», nessun ulteriore elemento è emerso a carico del Presidente del Consiglio dei Ministri. E' pure il caso di precisare che, a differenza di altre SIM GSM intestate alla DELTA S.P.A., nessuna della 4 (quattro SIM GSM, attivate il 21-10-2004 - fra cui quella più specificatamente in uso al Deputato Romano Prodi - presentano allo stato delle acquisizioni contatti diretti con le utenze fino a ora individuate in capo a Luigi Bisignani.
Gli unici e più significativi (oltre che ricorrenti) contatti comuni (con le utenze delta DELTA S.P.A. e con le utenze di Luigi Bisignani) sono rappresentati dai cellulari del Sen. Clemente Mastella e del Rag. Franco Bonferroni e di altre utenze che omettiamo di riportare per riserbo Investigativo. Per il resto rinviamo alle considerazioni ed agli elementi di analisi riportate nelle relazioni già depositate. Per quanto sopra si rimane a disposizione dell'Ufficio per i chiarimenti e le integrazioni che saranno ritenuti necessari, con riguardo agli elementi rappresentati in modo sintetico nella presente relazione, per le contingenti esigenze di produzione all'udienza del Tribunale per il Riesame di Catanzaro, con riguardo all'impugnativa proposta da Luigi Bisignani.
Distinti saluti
Palermo, lì 25-07-2007
Gioacchino Genchi
Consulente tecnico del Pubblico ministero De Magistris

Anonimo ha detto...

1,4% nn è il numero di voti dell'UDEUR ma la sua capacità cerebrale rispetto alla norma: Signor Ministro faccia un favore al paese si dimetta!!!

Anonimo ha detto...

ragazzi, brutto lavoro il nostro: passare tutto il tempo a girare per la rete ad insultare questo porco. è un lavoro sporco ma qualcuno lo deve pur fare

Anonimo ha detto...

Volevo giusto portare all'attenzione dei lettori del blog la storia di Angelo Brancaccio, a cui ha accennato anche Travaglio ad anno zero senza fare nomi.

Brancaccio è stato il sindaco più votato d'Italia (con circa il 91% dei voti a Orta di Atella!) coi DS, è diventato consigliere regionale (se la memoria non mi inganna lo votarono in 60.000 o giù di lì), e di recente s'è fatto 20 giorni di carcere e due mesi di arresti domiciliari (2 diversi mandati d'arresto!) con le accuse di estorsione, peculato, falso, abuso d'ufficio, abuso edilizio, scempio ambientale, corruzione e favoreggiamento. Sentitosi abbandonato dal partito ha cercato rifugio altrove, e indovinate dove l'ha trovato? Sotto il campanile dell'UDEUR, famosa lavatrice della politica.
La cosa bella è che ad accoglierlo in pompa magna all'hotel Vanvitelli di Caserta, dove ha ufficializzato il suo passaggio in conferenza stampa, c'era in prima linea il segretario del partito, Clemente Mastella. Che incidentalmente è anche ministro della giustizia.

Noi qui a parlare di parlamento pulito, e Mastella (ministro della Giustizia!) si prende nel partito un politico corrotto. Noi parliamo di ridurre gli sprechi della politica, e Mastella accoglie a braccia aperte uno che ha fatto 5.000 € di telefonate con un cellulare del comune dopo aver lasciato la carica di sindaco.

Spero che la vicenda vi incuriosisca e che qualcuno raccolga un po' di notizie in più. Brancaccio ha fatto il sindaco 10 anni a Orta di Atella e gli abitanti sono passati da 10mila a 23mila, il paese è diventato una giungla di cemento. C'è stato un periodo in cui su ogni casa cresceva una mansarda, le licenze si concedevano senza andare troppo per il sottile.

Qualche anno fa su "D la repubblica delle donne" c'era un reportage sul paese che risultava essere il più povero d'Italia e che tuttavia aveva un'edilizia così fiorente, ma non lo trovo più... Su internet ho trovato appena questo:

http://www.pupia.tv/ortadiatella/notizie/000143.html

Anonimo ha detto...

C'è mpdo do far sapere a Mastella e Rutelli, che prendere il pendolino per andare a monza, anche se mi rendo conto che avrebbero dovuto svegliarsi al mattino, non ci avrebbe fatto spendere a noi itliani più di 50.000 euro per dare una coppa ad un pilota?
Mastella Vergognati e dimettiti e come te Rutelli, che si permette di querelare l'espresso per aver denuciato il fatto
Fate semplicemente ribrezzo

Anonimo ha detto...

Volevo sapere se gli stessi commenti che postyiamo qui come dall'ormai ex presidente della regione burlando, possano essere scritti anche su blog di testate nazionali....qui i politici non ci fan caso, dall'altra parte sicuramente sì.
Grazie per l'aiuto

Michele ha detto...

Se anche l'1 per mille avesse delitto (participio passato del verbo delinquere) cio darebbe torto alla legge di scarcerazione!
Cacciare fuori queste merde significa considerare la vita meno di zero perchè significa che possono morire tante persone purchè si dia un po di fiato a chi ha sbagliato ed ha meritato il carcere (fra poco li mandiamo pure al ristorante)!
La verità è che oggi, a chi non ha niente, conviene la galera.
Pasti gratis, un letto per dormire e pure i contributi! Maledetti!!
Io avrei un'idea: chi va in galera deve lavorare per lo stato, gratis! Una parte va al suo sostentamento ed un'altra nelle casse dello stato.
Chi sbaglia dovrebbe pagare...non essere pagato!!
Chi non lavora muore di fame!
70mila euro all'anno per ogni detenuto...sono incazzato come una bestia!

Anonimo ha detto...

Bravi Ragazzi!
Continuate cosi.
Jumbo voglio proprio vedere cosa vuoi fare ai due magistrati, vergognati!!!
Jumbo non hai capito che sei il primo della lista dei politici che sene deve andare.
Andrea

Anonimo ha detto...

W beppe grillo, w i creatori di questo contro-blog, w la gente che pensa con la propria testa e non con quella della TV, abbasso il Mastellone, è ora di finirla con certi personaggi alle leve del potereeeeeeeeeeeee!!!

Gabriele Porri ha detto...

il nostro clemente poi è giornalista rai in aspettativa da 31 anni, ve lo immaginate che smette di fare politica e si mette a fare servizi sulla camorra? un mastella che va a intervistare saviano? ho i brividi (senza contare che dal blog -quell'altro- mi pare abbia dimenticato la sintassi e la grammatica, ma essendo in aspettativa, un posto non glielo nega nessuno)

Anonimo ha detto...

sarebbe interessante sapere quanti soldi pubblici vengono letteralmente bruciati tra indagini e processi per poi rilasciare quei criminali
oltre alla beffa anche il danno

Stefano Smania ha detto...

ma dai.....non avevo scritto nel blog ufficiale perchè sapevo quanto fosse inutile vista la chiara censura dei post...
Credo non ci siano molti commenti da aggiungere a quanto già scritto nella miriade di post della V-generation per cui mi limito ad augurare a mastellone un bel VAFFANCULO, sperando di poterlo vedere un giorno a lavorare in fabbrica con 800 euro mensili per vivere, o ancora meglio, come precario ad un centralino telefonico per 600 euro....ce la faresti....magari dimagrisci pure.

Anonimo ha detto...

Ministro ma lei si rende conto...??? ma pure l'aereo??? ma allora ha ragione Grillo???

Ma va va...non ce l'ha solo Anno Zero con lei...

Provi a fare una statistica...dei commenti negativi e positivi...Guardi quanta gente lo vorrebbe come nostro ministro...si faccia un esame di coscienza e si dimetta...

Anonimo ha detto...

Io sono di Vasto e vi garantisco che qui ne succedono veramente di tutti i colori....Aiuto,help .Mastella ma non solo,qui e'tutto da cambiare.

Anonimo ha detto...

Mastella, sei un ipocrita..... come tutti i tui amici di sibistra e di destra....si perchè alla fine siete tutti nella stessa merda e aprlate sempre e solo di .....a Mastella a casa.... tutti a CASAAAAAAAA 1!!!

Anonimo ha detto...

QUESTI NON CAPISCONO ANCORA CON "COSA" HANNO A CHE FARE:

http://www.youtube.com/watch?v=U55hXetSKSQ


SALUTHER

Anonimo ha detto...

THE MATRIX

Questi personaggi, ormai preistorici, non si rendono contro che la rete li tiene sotto occhio. Ogni contraddizione è colta ed amplificata, figuramoci le menzogne.
Il nostro dipendente ministro ha la stessa funzione di mr. Smith di Matrix (quelli che si clonano, cambiano pelle, bandiera etc.).
Ormai è arrivato l'eletto NEO (Beppone). Lui c'ha messo la faccia e non un logo di partito. E' condiviso dalla masse sia di destra che di sinistra. A portarlo al punto in cui è sono state manifestazioni spontanee di cittadini indignati e non delle sterili elezioni che non si capisce mai chi le vince e tantomeno veirificare l'effettiva volontà del cittadino con la scusa del voto segreto (questi gli impicci li fanno veramente). Tremate signori dipendenti è arrivato l'eletto nella matrice.

MATRIX RELOADED

Anonimo ha detto...

Io ho dovuto attendere 11 anni per avere una sentenza civile di PRIMO grado. Ho rinunciato all'appello per non dover attendere altri 11 anni.
E' verità! Posso dimostrarlo. Questa è la giustizia di questo paese. (non spreco le maiuscole alle quali avrebbero diritto i due sostantivi)

Anonimo ha detto...

Caro ministro forse Lei dovrebbe passare qualche serata a cercare di risolvere i mali di questo sgangherato paese. I malviventi escono con l'indulto, 24 condannati siedono in parlamento, consigli regionali e comunali con infiltrazioni camorristiche, anni per un processo, appelli inutili, ricorsi in Cassazione inutili, legga l'articolo dell'ultimo numero dell'espresso Le potrebbe essere utile per qualche riforma del sistema giudiziario. Inoltre a nostre spese potrebbe andare con l'airbus in Inghilterra o in U.S.A. a studiare il loro sistema giudiziario e prenderlo come esmpio per questo sfasciato paese e per avere un pò di giustizia. Il G.P. lo veda in TV la prossima volta e destini i soldi per i Magistrati che difendono quel pò di giustizia che regna in questo schifo di paese.

Meg ha detto...

Ciao a tutti.
Stasera il nostro caro Ministro Mastella sarà ospite a Ballarò per discutere del tema "i costi della politica". Argomento importantissimo, per carità, ma non vi pare che Mastella abbia altro di cui parlare dopo quello di cui è stato accusato in questi giorni?
Ecco la mia proposta: scriviamo in massa a Floris e sollecitiamolo a tartassare ben bene il mastellone a proposito del caso De Magistris. L'indirizzo è ballaro@rai.it.
Allego il testo della mia mail che potete copiare e incollare a piacimento, mi raccomando poi firmate col vs nome e cognome.

Gentile Signor Floris,
Da giornalista professionista, quale Lei sicuramente è, non può non rendersi conto che la presenza del Ministro Mastella a "Ballarò", dopo i recenti sviluppi del caso De Magistris, solleverà nel Suo pubblico un'ondata di polemiche.
Vorremmo quindi pregarla, nella duplice veste di cittadini italiani e di utenti RAI, di non ignorare tali polemiche e di dare invece il giusto spazio ad un argomento che, sebbene non strettamente connesso al tema della puntata, merita senza dubbio di essere approfondito.
Sarebbe sterile e superfluo, oltreché piuttosto avvilente, assistere a due ore di divagazioni sui "costi della politica" (problema increscioso, ma che purtroppo rappresenta solo la punta dell'iceberg) sorvolando sul fatto che tra gli ospiti intervenuti a parlarne vi è un Ministro della Repubblica accusato di aver rimosso dal suo incarico un magistrato che stava indagando su di lui.
La invitiamo pertanto a essere "scomodo" e a non aver paura di sollevare la questione. Magari invitando in studio o contattando telefonicamente l'onorevole Angela Napoli, che da anni si batte per denunciare le collusioni tra politica e malavita organizzata in Calabria, e che ha già più volte espresso la sua contrarietà all'iniziativa di Mastella senza godere della minima visibilità mediatica.
Certi che il nostro appello non rimarrà inascoltato, La ringraziamo per l'attenzione e La salutiamo cordialmente.