giovedì 7 febbraio 2008

I brogli elettorali

Oggi, per la rubrica Il web ama Mastella, vi presentiamo un bellissimo video del 2005 che suona molta come una profezia. Enrico Lucci delle Iene intervista clEMENTE dopo che il nostro eroe aveva denunciato i brogli alle primarie dell'Unione...purtroppo è arrivato troppo tardi perchè aveva già fatto in tempo a cambiare idea. L'avreste mai detto?


[...]
Lucci: i maligni dicono che lei c'ha sto partitino con cui ricatta di volta in volta il polo, l'unione...dicendo sempre "e adesso me ne vado dall'altra parte
clEMENTE: i maligni hanno detto una stronzata. Nel '98-'99 sono andato nel centro-sinistra e non mi so' più mosso
Lucci: e quando ricatterà prodi con quel 4,5%?
clEMENTE: guardi io non ricatto nessuno. Mai ricattato nessuno.
Lucci: mai...
clEMENTE: mai, non è nella mia storia. Se c'è qualcuno che può dire che ho ricattato alzi la mano...tra questi che ha detto lei...gli stronzi maligni...e lo dicessero.

Allora...chi alza la mano con me??

Autocelebrazioni. Non conosciamo bene il motivo, ma abbiamo vinto il premio Blogger(s) dell' anno negli "ambitissimi" Z-blog awards. Con le lacrime agli occhi vogliamo ringraziare tutti quelli che ci hanno votato e che ci sostengono tutti i giorni con i loro commenti. Dedichiamo la nostra vittoria a Clemente Mastella: senza di te tutto questo non sarebbe potuto accadere!

Z-Blog Awards, Sw4n powered: Winner

49 commenti:

Anonimo ha detto...

ambitissimi de che? Ma chi lo conosce sto award? avete vinto su un totale di 630 votanti, manco fosse una tombola parrocchiale.
Ma non fatemi ridere dai.

SPO ha detto...

Er piotta, ovviamente l' "ambitissimi" era in senso ironico...ma ho aggiunto le virgolette per chi come te ha problemi di comprensione del testo. Ah, non avevo le lacrime agli occhi per davvero!

Anonimo ha detto...

Beh, devo dare atto a clEMENTE che qualcosa di vero l'ha detto. I brogli ci sono stati davvero col nome del mortadella già prestampato, ma lui è comunque un gran faccia di merda.

Anonimo ha detto...

Per masochismo e insana curiosita' sono andato a leggermi i "commenti" dei silvioelettori sul sito di Sforzitaglia. Volevo sapere cosa "pensavano" dell'arrivo di Clementuccio nostro alla corte di Scilvio. Beh, questi che si sono ciucciati senza fiatare Previti e Dell'Utri, Cuffaro e Bossi, Cicchitto e Pecorella, Schifani e La Loggia, Micciche' e Gasparri, la Puttanche' e la Carlucci, Casini e Giovanardi, etc. etc., per non parlare del loro Duce bandanato, embe', incredibile ma vero, questi qui, gli elettori della Casa di Scilvio, erano tutti schifati dal Mastelluccio. Un altro invidiabile primato del Clemente da Ceppalone: uno che riesce a fare schifo pure agli elettori di Berluscone. Bravo Clemente! Continua cosi', che finalmente torni a zappare a Ceppalone, e' il mestiere tuo, ingiustamente abbandonato. E fai zappare pure la Sandra, che da solo ti stanchi.

Anonimo ha detto...

Per masochismo e insana curiosita' sono andato a leggermi i "commenti" dei silvioelettori sul sito di Sforzitaglia. Volevo sapere cosa "pensavano" dell'arrivo di Clementuccio nostro alla corte di Scilvio. Beh, questi che si sono ciucciati senza fiatare Previti e Dell'Utri, Cuffaro e Bossi, Cicchitto e Pecorella, Schifani e La Loggia, Micciche' e Gasparri, la Puttanche' e la Carlucci, Casini e Giovanardi, etc. etc., per non parlare del loro Duce bandanato, embe', incredibile ma vero, questi qui, gli elettori della Casa di Scilvio, erano tutti schifati dal Mastelluccio. Un altro invidiabile primato del Clemente da Ceppalone: uno che riesce a fare schifo pure agli elettori di Berluscone. Bravo Clemente! Continua cosi', che finalmente torni a zappare a Ceppalone, e' il mestiere tuo, ingiustamente abbandonato. E fai zappare pure la Sandra, che da solo ti stanchi.

Anonimo ha detto...

O mio dio, ma se Forza Italia non si prende Mastella cosa succede? Gli possono dare comunque un ministero se non lo candidano nelle loro liste?

E cosa diranno i loro elettori se lo fanno?
Come si fa a non dar la possibilita' a mastella di poter ricattare e far cadere un governo? Questo e' giocare fuori dagli schemi, se tutti ce l'avranno con mastella dovranno farlo almeno presidente della repubblica per farlo star buono...

Anonimo ha detto...

Allora.. condannereste mai il leone che si sbrana la zebretta ? o la mantide che si pappa il maschio dopo averlo trombato ?
No, perchè è la loro natura.
Mastella ci è nato così, non lo fa per scelta di essere stronzo. La sua è una condizione...

ps. complimenti per il premio al blog, siete il mio secondo preferito dopo quello dedicato alla porno-star Rita Faltoyano !! ;-)

Anonimo ha detto...

Oggi mi sono svegliato invalido civile, ora devo trasferismi a ceppaloni

Anonimo ha detto...

Come al solito il piotterello non ha altro da fare che denigrare il LAVORO degli altri.
Anche se hanno votato SOLO 630 persone, si puó essere sicuri che:
1) i 630 hanno votato per decisione propria e non in cambio di un lavoro statale (modello esclusivo UDEUR)
2) anche se sono 630, i "nostri" sono arrivati - PRIMI -, parola ai perdenti come te e ai tuoi idoli assolutamente sconosciuta
3) perché una volta non provi a vedere merito nell'altrui LAVORO (lo scrivo sempre in grande cosí magari ti incurisci a vedere cos'é questa cosa a te sconosciuta)
4) Ci hai rotto i maroni sempre a criticare il luogo dove passi la metá delle tue giornate, fatti una purga e vedrai che stai meglio

vattene a prendere un gelato e lasciaci in pace

Cia Ceci, Cat, Simo, Mirko (quando ti candidi?), Mattia e gli altri afecionados


P.S. SPO, la mail sulla Mastel Card l'ho mandata, vi é arrivata? L'ho scritta un po'in fretta, naturalmente c'é da elaborare un po'il concetto (l'ho giá fatto) fatemi sapere se lo trovate interessante.

Anonimo ha detto...

Perchè tutti lo schifano e tutti lo vogliono. Perchè mister 1,4% fa gola a tutti i partiti, compresa l'ipocrita Lega. Me lo ritrovo a "casa" dopo averlo duramente denigrato per anni. Sono sconsolato: non so più dove rifugiarmi. Lui è sempre lì in agguato. Datemi un consiglio

Anonimo ha detto...

ciao a tutti

SPO e NP dato che avete vinto il premio come Z-Bloggers dell'anno dovete ora premiare i "migliori auguri al Ceppy". Io propendo per EmanuelaF, Sigh!! Si merita la MastelCard!!

Ieri mentre andavo in spiaggia mi e' successa una cosa assurda!! Passo vicino a generatore di corrente che recava un cartello inquietante!!!

C'era scritto "MSTEL-COM" forse e' la traduzione portoghese per MAstella!!!!!!!!! Una persecuzione!!

ciao Cat

Anonimo ha detto...

errata corrige:
propendo per AntonellaF

desculpa
ciao Cat

Unknown ha detto...

Erpiotta è un genio,
s'è scritto da solo vaneggiando di ortaggi kenioti,
probabilmente s'è dimenticato di cambiare il nick da erpiotta a federico.....
questa SAREBBE LA DIMOSTRAZIONE CHE è UN POLITICO VOTATO DA NOI(scusate le maiuscole,adesso ho provveduto...)perchè solo questa categoria di invertebrati è capace di dire tutto
il contrario di tutto
lodarsi e poi improvvisamente
insultarsi
amarsi e poi odiarsi
e tutto da soli.....

Unknown ha detto...

Erpiotta è un politico dell'udeur,
ne sono sempre più convinto,
ma potrebbe essere anche di forza italia o udc o an,
erpiotta ti ODIOOOO!!!!

Unknown ha detto...

Erpiotta è anche:
anonimo
ilpescechepuzza
olè
pasquale coito
ritorno a ceppalone
anonimo
anonimo
il clone
ruttiball
pezzdimerd
anonimo
.......
......

Anonimo ha detto...

Ciao Mattia, mi hai precedutio di un attimo. Erpiotta non é un politico dell'UDEUR,, é il nostro Pellegrinó da Ceppaloni! basta metterlo un po'sotto pressione (come ha fatto quel ragazzo gay di 21 anni ad annozero con il suo papi http://www.annozero.rai.it/category/0,1067207,1067115-1074925,00.html) che subito va in panico!
erpiotta, se il minimo dei minimi, hai finalmente dimostrato il tuo squallore, almeno abbi la decenza di firmarti Pellegrino.

Baluba

Anonimo ha detto...

fra l'altro i 2 commenti sopra non li ho scritti io
deve essere quello schifoso di federico che mi clona

Anonimo ha detto...

x erpiotta
l'odio almeno é un sentimento, voi vi siete venduti anche quelli.
la pacchia é finita, UDEUR chiude i battenti.

www.cercolavoro.com

Anonimo ha detto...

sí Pellegrino, bravo!
Io ti clono (che schifo, mi viene il ribrezzo solo a pensarci) e poi ti scrivo quello che ho firmato io ieri e metto il mio pezzo migliore a disposizione della tua donna (rigurgito)??
Neanche le palle sai raccontare, tale padre tale figlio

Baluba

Raffaella ha detto...

Giorno ragazzi..ciao cat mattia e fede....
Ho deciso chi votare..l operaio della tysshen che ra ieri ad anno zero..
Dopo aver visto la prestigiacomo anno zero ritengo che sia giusto che le donne non facciano politica..vedendo la prestigiacomo capisco chi dice che le donne sono buone solo ad una cosa..vedendo la prestigiacomo ho pensato di cambiare sesso..
Sono avvilita...e' per la prima volta mi vergogno di essere una donna...

Raffaella ha detto...

...e per giunta mi sto chiedendo..ma a chi l avra data quella pazzoide acefala ed ignorante per farsi candidare...?

AIUTOOOOOOOOOO

Anonimo ha detto...

ceci hai ragione,
aggiungi anche Santanche', Gardini, Cafagna, Carlucci etc. Forse si salva solo la Bindi che e'la piu' brutta!! Nelle donne le capacita' politiche sono inversamente proporzionali alla bellezza. Quindi dato che sarai una bellezza mediterranea, non farti eleggere in futuro!!


Pero' devo essere onesto, io per la Prestigiacomo ho sempre avuto un certo debole.

ciao Cat

Anonimo ha detto...

Bello questo blog.
Complimenti, peccato che rimangano parole.. qualcuno dovrebbe andare fuori dal Quirinale e piantare una bella spranga nel cranio di questo (e molti altri) maiale.

Anonimo ha detto...

Mastella.. il tipico esempio del politico professionista.. non gli interessano le sorti del paese, ma soltanto l'arricchimento personale.. ormai siamo arrivati ad un punto in cui l'etica politica (sempre che ci sia mai stata) non è neanche considerata.. e la cosa grave è l'atteggiamento del Popolo Italiano: nessuno dice nulla, nessuno prende la spranga di cui sopra e fa piazza pulita.

Anonimo ha detto...

Auguri MAIALE, auguri a te e a tutti i tuoi amichetti camorristi e mafiosi.
Auguri anche ai tuoi amici ecclesiastici.

Auguri, l'Italia intera ti augura che una simpaticissima banda di rapinatori albanesi entri nella tua modesta magione per torturare te e quella mafiosa di tua moglie.

Unknown ha detto...

In Siberia...!

Anonimo ha detto...

Ciao Ceci,

se tu ti vergogni di essere donna per la Presti(una-pompa-a)giacomo, che devo dire io per colpa del clEMENTE?? No, la natura ci ha fortunatamente distinto da questa razza ignobile, al posto di vergognarti per quella ignorante maleducata, dovresti impegnarti maggiormente in politica dimostrando che ci sono anche le donne che oltre alla bocca usano anche il cervello.
P.S. Se sono tutti cosí quelli di FI, speriama che vadano spesso in TV, sono cosí pieni di sé che non riescono a rendersi conto dello stato attuale delle cose. Quel povero cristo di ieri delle case di amianto denunciava (per caritá a modo suo) una situazione catastrofica e quella rincoglionita gli dicevo "Sí peró lei non si puó permettere..."
MA NON SI PUÓ PERMETTER UN CAXXO, NOI LI PAGHIAMO ANCHE STI FARABUTTI.

scusate lo sfogo

Anonimo ha detto...

buon week end a tutti

io vado in spiaggia con tanta invidia della Simo (oggi 33 gradi).

sono curioso di sapere con chi si alleera' il Ceppy per le prossime elezioni. A lunedi la risposta.

Cat

Anonimo ha detto...

Grazie clemente,che liberazione....
non avrei più votato x il centro sinistra con un politico con i tuoi precedenti.....ti auguro tanti bouni processi. ora sei in buona compagnia nella casa delle libertà provvisorie. W DI PIETRO

Anonimo ha detto...

ARZO LE MANO!!!

Anonimo ha detto...

anonimo delle 14.08 una parola sola
VERGOGNATI!

Anonimo ha detto...

erpiotta,

condoglianze

GlitterVictim ha detto...

"Non dormo, riposo gli occhi"
è fantastico!

Complimenti per il blog, nonstante la faccenda sia seria ed inquietante, per fortuna riusciamo a riderci su.

Perchè non organizziamo un pellegrinaggio a Ceppaloni?

Antonio Mezzogiorno ha detto...

Dal notiziario ANSA Campania:


Cronaca

"Interessi di un ristretto gruppo di persone che si fa forte del potere del partito Udeur”
Inchiesta Mastella, il Gip di Napoli: “Ecco il sistema Udeur”
"Concorsi pubblici vinti dai candidati sponsorizzati dal partito"

“Volevano costringere il direttore generale dell'ospedale di Caserta, Luigi Annunziata, a procacciare agli appartenenti all'Udeur favori di contenuto patrimoniale, quale attribuzione di appalti, posti di lavoro e incarichi dirigenziali nella carriera amministrativa e sanitaria”. Questo si legge nell’ordinanza firmata dal Gip di Napoli, Anna Laura Alfano, in relazione all’inchiesta sull’Udeur della famiglia Mastella. Il magistrato ritiene “pienamente condivisibile” il quadro indiziario disegnato dai magistrati di Santa Maria Capua Vetere che risulta addirittura “rafforzato all'esito delle ulteriori indagini svolte dalla Procura di Napoli”.

“C'è un tessuto illecito stabilmente radicato nell'area politica, amministrativa e giudiziaria della Campania. Molti enti pubblici conformano le loro scelte non al perseguimento di interessi pubblici, ma asservendosi agli interessi di un ristretto gruppo di persone che si fa forte del potere del partito Udeur” scrivono i magistrati che aggiungono: “i concorsi pubblici non sono vinti dai candidati più bravi ma da quelli sponsorizzati dal partito, i primari ospedalieri non sono nominati dai direttori generali delle Asl per le loro capacità ma in base allo sponsor politico, le gare d'appalto non sono affidate a professionisti che garantiscono qualità ed efficienza ma sulla base del fatto che il partito che li sostiene si attiverà per far pervenire finanziamenti pubblici all'ente che li nomina illecitamente”.

“La rimozione di Luigi Annunziata, seppur illegittima per i buoni risultati conseguiti dal direttore generale, non sarebbe stata impossibile per l'Udeur se il diretto interessato non avesse soddisfatto integralmente ogni richiesta (tutte a contenuto patrimoniale) del partito”. Il 19 gennaio l'assessore regionale Andrea Abbamonte rivela al Gip di Santa Maria Capua Vetere, Francesco Chiaromonte: “Clemente Mastella mi aveva dato l'incarico di fare fuori il direttore generale Luigi Annunziata”.

Una settimana dopo (il 27 gennaio), l'assessore regionale alla Sanità Angelo Montemarano conferma ai magistrati napoletani: “Ho ricevuto un'informale richiesta da Sandra Lonardo di revocare l'incarico al direttore generale”. Conclusione del giudice per le indagini preliminari Alfano: “Emerge in maniera evidente che la presenza di Luigi Annunziata al vertice dell'ospedale era stata predisposta al solo fine di assicurare il futuro inserimento in quella struttura pubblica di persone vicine al partito, a prescindere dalla professionalità”.

(06 Febbraio 2008)


PARERI MIEI aggiuntivi ?!?

..che 'sta gente fà tutta schifo e ribrezzo.

Quello squallido di un Montemarano, che ha mangiato a crepapelle e A SUA VOLTA determinato le sorti di CENTINAIA e MIGLIAIA di persone, ora pretende di poter indossare la maschera di agnellino che magari non condivideva le imposizioni del lupo cattivo (Mastellostronzo&Lonardo)..!!

questi davvero ci hanno la faccia come il culo.

Nel caso di Montemarano, poi anche soltanto a guardarlo, il paragone vien davvero facile e spontaneo.

Ah, semmai qualche Procura dovesse farsi venire il prurito di andare a spulciare nei vari modi operandi di questo egregio Assessore..!!

Per ottenere la elezione del figlioletto.. ...meglio che non aggiungo altro... ..indagate, "gente", indagate..!!

Antonio Mezzogiorno ha detto...

Dal notiziario ANSA Campania:


Cronaca

"Interessi di un ristretto gruppo di persone che si fa forte del potere del partito Udeur”
Inchiesta Mastella, il Gip di Napoli: “Ecco il sistema Udeur”
"Concorsi pubblici vinti dai candidati sponsorizzati dal partito"

“Volevano costringere il direttore generale dell'ospedale di Caserta, Luigi Annunziata, a procacciare agli appartenenti all'Udeur favori di contenuto patrimoniale, quale attribuzione di appalti, posti di lavoro e incarichi dirigenziali nella carriera amministrativa e sanitaria”. Questo si legge nell’ordinanza firmata dal Gip di Napoli, Anna Laura Alfano, in relazione all’inchiesta sull’Udeur della famiglia Mastella. Il magistrato ritiene “pienamente condivisibile” il quadro indiziario disegnato dai magistrati di Santa Maria Capua Vetere che risulta addirittura “rafforzato all'esito delle ulteriori indagini svolte dalla Procura di Napoli”.

“C'è un tessuto illecito stabilmente radicato nell'area politica, amministrativa e giudiziaria della Campania. Molti enti pubblici conformano le loro scelte non al perseguimento di interessi pubblici, ma asservendosi agli interessi di un ristretto gruppo di persone che si fa forte del potere del partito Udeur” scrivono i magistrati che aggiungono: “i concorsi pubblici non sono vinti dai candidati più bravi ma da quelli sponsorizzati dal partito, i primari ospedalieri non sono nominati dai direttori generali delle Asl per le loro capacità ma in base allo sponsor politico, le gare d'appalto non sono affidate a professionisti che garantiscono qualità ed efficienza ma sulla base del fatto che il partito che li sostiene si attiverà per far pervenire finanziamenti pubblici all'ente che li nomina illecitamente”.

“La rimozione di Luigi Annunziata, seppur illegittima per i buoni risultati conseguiti dal direttore generale, non sarebbe stata impossibile per l'Udeur se il diretto interessato non avesse soddisfatto integralmente ogni richiesta (tutte a contenuto patrimoniale) del partito”. Il 19 gennaio l'assessore regionale Andrea Abbamonte rivela al Gip di Santa Maria Capua Vetere, Francesco Chiaromonte: “Clemente Mastella mi aveva dato l'incarico di fare fuori il direttore generale Luigi Annunziata”.

Una settimana dopo (il 27 gennaio), l'assessore regionale alla Sanità Angelo Montemarano conferma ai magistrati napoletani: “Ho ricevuto un'informale richiesta da Sandra Lonardo di revocare l'incarico al direttore generale”. Conclusione del giudice per le indagini preliminari Alfano: “Emerge in maniera evidente che la presenza di Luigi Annunziata al vertice dell'ospedale era stata predisposta al solo fine di assicurare il futuro inserimento in quella struttura pubblica di persone vicine al partito, a prescindere dalla professionalità”.

(06 Febbraio 2008)


PARERI MIEI aggiuntivi ?!?

..che 'sta gente fà tutta schifo e ribrezzo.

Quello squallido di un Montemarano, che ha mangiato a crepapelle e A SUA VOLTA determinato le sorti di CENTINAIA e MIGLIAIA di persone, ora pretende di poter indossare la maschera di agnellino che magari non condivideva le imposizioni del lupo cattivo (Mastellostronzo&Lonardo)..!!

questi davvero ci hanno la faccia come il culo.

Nel caso di Montemarano, poi anche soltanto a guardarlo, il paragone vien davvero facile e spontaneo.

Ah, semmai qualche Procura dovesse farsi venire il prurito di andare a spulciare nei vari modi operandi di questo egregio Assessore..!!

Per ottenere la elezione del figlioletto.. ...meglio che non aggiungo altro... ..indagate, "gente", indagate..!!

Antonio Mezzogiorno ha detto...

Dal notiziario ANSA Campania:


Cronaca

"Interessi di un ristretto gruppo di persone che si fa forte del potere del partito Udeur”
Inchiesta Mastella, il Gip di Napoli: “Ecco il sistema Udeur”
"Concorsi pubblici vinti dai candidati sponsorizzati dal partito"

“Volevano costringere il direttore generale dell'ospedale di Caserta, Luigi Annunziata, a procacciare agli appartenenti all'Udeur favori di contenuto patrimoniale, quale attribuzione di appalti, posti di lavoro e incarichi dirigenziali nella carriera amministrativa e sanitaria”. Questo si legge nell’ordinanza firmata dal Gip di Napoli, Anna Laura Alfano, in relazione all’inchiesta sull’Udeur della famiglia Mastella. Il magistrato ritiene “pienamente condivisibile” il quadro indiziario disegnato dai magistrati di Santa Maria Capua Vetere che risulta addirittura “rafforzato all'esito delle ulteriori indagini svolte dalla Procura di Napoli”.

“C'è un tessuto illecito stabilmente radicato nell'area politica, amministrativa e giudiziaria della Campania. Molti enti pubblici conformano le loro scelte non al perseguimento di interessi pubblici, ma asservendosi agli interessi di un ristretto gruppo di persone che si fa forte del potere del partito Udeur” scrivono i magistrati che aggiungono: “i concorsi pubblici non sono vinti dai candidati più bravi ma da quelli sponsorizzati dal partito, i primari ospedalieri non sono nominati dai direttori generali delle Asl per le loro capacità ma in base allo sponsor politico, le gare d'appalto non sono affidate a professionisti che garantiscono qualità ed efficienza ma sulla base del fatto che il partito che li sostiene si attiverà per far pervenire finanziamenti pubblici all'ente che li nomina illecitamente”.

“La rimozione di Luigi Annunziata, seppur illegittima per i buoni risultati conseguiti dal direttore generale, non sarebbe stata impossibile per l'Udeur se il diretto interessato non avesse soddisfatto integralmente ogni richiesta (tutte a contenuto patrimoniale) del partito”. Il 19 gennaio l'assessore regionale Andrea Abbamonte rivela al Gip di Santa Maria Capua Vetere, Francesco Chiaromonte: “Clemente Mastella mi aveva dato l'incarico di fare fuori il direttore generale Luigi Annunziata”.

Una settimana dopo (il 27 gennaio), l'assessore regionale alla Sanità Angelo Montemarano conferma ai magistrati napoletani: “Ho ricevuto un'informale richiesta da Sandra Lonardo di revocare l'incarico al direttore generale”. Conclusione del giudice per le indagini preliminari Alfano: “Emerge in maniera evidente che la presenza di Luigi Annunziata al vertice dell'ospedale era stata predisposta al solo fine di assicurare il futuro inserimento in quella struttura pubblica di persone vicine al partito, a prescindere dalla professionalità”.

(06 Febbraio 2008)


PARERI MIEI aggiuntivi ?!?

..che 'sta gente fà tutta schifo e ribrezzo.

Quello squallido di un Montemarano, che ha mangiato a crepapelle e A SUA VOLTA determinato le sorti di CENTINAIA e MIGLIAIA di persone, ora pretende di poter indossare la maschera di agnellino che magari non condivideva le imposizioni del lupo cattivo (Mastellostronzo&Lonardo)..!!

questi davvero ci hanno la faccia come il culo.

Nel caso di Montemarano, poi anche soltanto a guardarlo, il paragone vien davvero facile e spontaneo.

Ah, semmai qualche Procura dovesse farsi venire il prurito di andare a spulciare nei vari modi operandi di questo egregio Assessore..!!

Per ottenere la elezione del figlioletto.. ...meglio che non aggiungo altro... ..indagate, "gente", indagate..!!

Unknown ha detto...

Per erpiotta pellegrino politico dell'udeur o qualcosa di simile:
"TI ODIOOOO"
non è soltanto un sentimento fanatastico nei tuoi confronti,
ma è anche citazione di una bellissima e fantasmagorica performance degli Squallor,
quindi ritieniti lusingato...

Unknown ha detto...

Ma perchè pellegrino,
perchè è un reietto(rieletto)della casta politica campana???
O perchè è proprio LUI,
il figlio minchione di demente???

Raffaella ha detto...

ciao ragazzi...Fede il tuo commento e' quello che mi ha consolato di piu..
Cat tu non hai un debole per la prestigiacomo...tu hai un debole per le DONNE!!!! comunque sappi che ho i capelli rossi..piu che una mediterranea sembro una nordica...

Scherzi a parte...vi volevo raccontare l unica luce di questa trista giornata...il quirinale mi ha inviato la Costituzione con una gentile lettera...avevo voglia di rileggerla...e l ho chiesta a loro..
Bhe che vi devo dire...so che non e' niente di che...ma ricevere una risposta dalle istituzioni mi ha quasi commosso..
adesso me la sto rileggendo...

Anonimo ha detto...

Buongiorno a tutti,

ahi ahi, sento odor di invidia bella e buona...
Caro Pellegrino, o Erpiotta o come diavolo ti fai chiamare,
ma tu l'hai mai vinta una tombola parrocchiale senza una raccomandazione del tuo paparino clEMENTE?

Perché ti fai venire un travaso di bile per il premio strameritato dei nostri due fantasiosi SPO e NP?
Aprilo anche tu un blog, poi ci fai vedere quanto sei bravo e almeno non vieni a scrivere vaccate su questo!

So che è terribile, ma non puoi avere sempre tutto quello che vuoi. La Cayenne con i pieni a nostre spese, la piscina a forma di cozza, il posto di lavoro strapagato al Ministero per scaldare la sedia solo perché ti chiami Mastella, l'appartamento in centro a Roma pagato 1/3 del suo valore. Eh no, ciccio, lascia almeno la "gloria" a chi se la merita...
Oppure vai a farti coccolare da mammina Sandra, lei sicuramente ti dirà che sei il bambino più bello e bravo del mondo, così ti tiri su di morale.
Povero ciccetto.
Mi fai tanta pena.

Saluti,
Simo

Anonimo ha detto...

Comunque vedere dalle reazioni del centro dx al possibile arrivo di mastellone da ceppaloni, mi sa che per la famigli mastella deve cominciare a stringere la cinghia...
Avete finito di RUBARE alla collettivita!
Tienti stretto il posto da ing caro Elio...

Anonimo ha detto...

Va bene Cecilia, tu odi Forza Italia, l'abbiamo capito, ok, vota pure Veltroni che non si offende nessuno...

Anonimo ha detto...

Why not, intrecci finanziari e false consulenze.

08/02/08 - Catanzaro.


I magistrati ritengono che le retribuzioni venivano fatte a società create appositamente per veicolare i soldi
Tra alcune consulenze fittizie e la vendita di un programma informatico che, secondo la Procura Generale di Catanzaro, avveniva il passaggio di denaro tra alcuni degli indagati dell'inchiesta Why Not nella quale sono coinvolti una quarantina di persone tra cui il presidente del consiglio, Romano Prodi, l'ex ministro della giustizia, Clemente Mastella, e da ieri anche il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero. Nelle perquisizioni compiute in 14 società, la gran parte delle quali riconducibili ad uno dei principali indagati, Antonio Saladino, i carabinieri hanno acquisito una serie di documenti contabili che ora vengono analizzati per trovare i riscontri alle ipotesi accusatorie. In particolare i magistrati della Procura generale vogliono dimostrare che alcune società erano create appositamente per drenare i fondi pubblici e gli inquirenti citano anche la frase dell'ex dirigente degli affari internazionali della Regione Calabria, Francesco De Grano che speigava «questa fondazione ci serve per veicolare fondi».

Anonimo ha detto...

DA NON DIMENTICARE:

L’inchiesta del sostituto procuratore di Catanzaro Luigi De Magistris sulla cosiddetta loggia di San Marino sta prendendo la strada di Palazzo Chigi, sede della presidenza del Consiglio. L’ultimo atto è l’iscrizione sul registro degli indagati, con l’accusa di associazione per delinquere, truffa e violazione della legge Anselmi sulle associazioni segrete, del deputato dell’Ulivo Sandro Gozi, 39 anni, ex “assistente politico” (così si autodefinisce nel curriculum) di Romano Prodi all’Unione Europea e oggi membro (”in sostituzione del presidente del Consiglio Prodi” precisa il sito della Camera dei deputati) nella commissione Affari costituzionali.
Nei giorni scorsi il pm aveva ordinato una ventina di perquisizioni e aveva iscritto sul registro degli indagati altri due imprenditori considerati vicini al premier: il romagnolo Piero Scarpellini, 57 anni, e il calabrese Pietro Macrì, 43 anni. Nelle ultime ore De Magistris ha inviato un altro avviso di garanzia destinato a fare rumore: l’indagato è infatti Luigi Bisignani, 53 anni, ex giornalista, una condanna per Tangentopoli, consulente di molte aziende e, dal 2000, procuratore dell’Ilte (industria libraria tipografica). Ma soprattutto tessitore di relazioni in campo politico e finanziario.

La loggia di San Marino
Il magistrato calabrese ritiene che anche Gozi e Bisignani facciano parte di quel “comitato d’affari”, trasversale ai partiti e con base nel paradiso fiscale di San Marino, che grazie ad amicizie altolocate (anche all’interno della Guardia di finanza e della magistratura) e un reticolo di società costituite ad hoc sarebbe riuscito a drenare centinaia di milioni di euro di finanziamenti pubblici (in particolare dell’Unione Europea), indirizzandoli nelle casse dei partiti e nelle tasche dei politici e dei loro amici.
Il comitato sarebbe, con coloriture massoniche (la maggior parte degli indagati è anche accusata di aver violato la legge sulle associazioni segrete), una lobby nazionale che controllerebbe con la sua rete di contatti parte del sistema politico ed economico del Paese.
“Non andiamo a caccia di grembiulini, quello è solo folclore, anche se qualcuno lo abbiamo trovato” si lascia scappare uno degli investigatori. Che sanno di non agire in solitudine: infatti quella che è già stata soprannominata, in modo suggestivo, “nuova P3″ affiora in controluce in altre inchieste delle procure italiane, in particolare quelle milanesi sulle deviazioni dei servizi segreti e su fabbriche e botteghe di dossier illegali.
Per provare le sue ipotesi investigative, De Magistris, 40 anni, erede di una famiglia di magistrati (il bisnonno era regio procuratore a Napoli), sta utilizzando con zelo intercettazioni (poche), perquisizioni (abbastanza), tabulati (molti), ma soprattutto l’analisi dei flussi finanziari.
Gli ultimi accertamenti (sono ancora in corso) riguardano per esempio i movimenti di Bisignani e gli affari che ruotano intorno al suo ufficio di piazza Mignanelli 3 a Roma.

Il cellulare presidenziale
Tutto inizia con la scoperta nella memory card di uno degli indagati di un numero di telefono registrato come “Romano Prodi cellulare”. Gli inquirenti fanno una verifica e scoprono che quell’utenza era originariamente intestata all’azienda Delta impianti srl di Cornate d’Adda (Milano); nel 2005 diventa un numero dell’”Ulivo-i Democratici”; infine, nel 2007, passa sotto la presidenza del Consiglio. Oggi a quel telefono (32074…), come ha verificato Panorama, risponde una signora che assicura che quel numero è attualmente utilizzato da Prodi.
Ma che cosa c’entra la Delta impianti con il premier? È un rebus un po’ opaco. Per il magistrato la Delta srl è collegabile, attraverso alcuni passaggi societari, alla Delta spa di Bologna, holding finanziaria che ha tra i suoi azionisti una banca di San Marino. La stessa che ha una partecipazione nella Nomisma, il laboratorio di idee fondato dal Professore.
In ogni caso l’analisi dei tabulati del numero “Romano Prodi cellulare” ha permesso di ricostruire la rete di contatti (30 mila in due anni, dal 2005 al 2007). Un traffico diretto soprattutto verso Bruxelles e i telefoni portatili di molti degli indagati nell’inchiesta di Catanzaro: in particolare Gozi, Piero Scarpellini e il figlio Alessandro, gli imprenditori Francesco De Grano, Antonio Saladino e Franco Bonferroni. Praticamente la compagnia su cui sta lavorando De Magistris.
In attesa di essere interrogati gli indagati spiegano ai giornali i loro rapporti con Prodi. Saladino, 53 anni, imprenditore nel settore del lavoro interinale, legato all’imprenditoria cattolica della Compagnia delle opere, dichiara a Panorama: “Con Prodi c’era solo un’amicizia personale”. L’ex veterinario nega i rapporti di affari, non i consigli: “Per esempio, in un incontro milanese gli ho spiegato gli aspetti positivi della legge Biagi”. E la loggia di San Marino di cui ha scritto in un’email? “Uno scherzo, una battuta”.
Piero Scarpellini, dipendente della sammarinese Pragmata (costituita da molti ex uomini della Nomisma), si definisce consulente per le questioni africane del premier e ammette gli incontri con alcuni degli indagati. “Soprattutto attraverso l’attività del Laboratorio democratico europeo” dice. Un gruppo di giovani ulivisti presieduto da Gozi, molto attivo tra Roma e San Marino, dove il deputato è protagonista di incontri e iniziative.

Cavolini e peperoncino
Ma chi è Sandro Gozi? Originario di Sogliano sul Rubicone (Forlì-Cesena) è un ex funzionario dell’Unione Europea, un tecnocrate riservato, poco noto al pubblico. Campione di squash ed esperto di “sfoglia emiliano-romagnola” (ha cofirmato una proposta di legge per valorizzarla), è un predestinato della politica: dopo la laurea in giurisprudenza a Bologna, studi diplomatici e corsi di perfezionamento in giro per l’Europa, dalla London school of economics alla Scuola nazionale d’amministrazione di Parigi (Ena), al master di politica internazionale a Bruxelles. Dove, qualche anno dopo, diventa membro del gabinetto di Prodi all’Unione Europea e consigliere dell’attuale commissario José Maria Barroso, sino all’elezione alla Camera nel 2006.
In Parlamento, oltre a sostituire Prodi nella I commissione, fa parte di quella per le politiche dell’Unione Europea. Secondo De Magistris, sarebbe Gozi uno degli uomini chiave di questo “comitato di San Marino” pronto a fare affari tra Bruxelles e la Calabria.
Un altro protagonista dell’inchiesta (è indagato per associazione per delinquere, truffa e violazione della legge Anselmi) è Pietro Macrì, vibonese, 43 anni, dirigente di una società di informatica. Durante gli studi a Bologna entra in contatto con l’entourage di Prodi e nel suo ufficio campeggia una foto che lo ritrae insieme con il Professore. Secondo due testimoni dell’accusa, Macrì ai collaboratori “consigliava di mandare i soldi a San Marino”.
Ma i problemi per lui non sono finiti. A Lamezia Terme una decina di ex dipendenti della Met sviluppo, di cui Macrì è stato amministratore delegato, hanno presentato un esposto parlando di “operazioni finanziarie ed economiche poco chiare” del gruppo.
Alberto Burrone, ex dirigente della Met Sviluppo, è uno dei promotori dell’azione e a Panorama dice: “Prendevamo ricchi finanziamenti per lavori di poco conto che, spesso, venivano sovraffatturati”. I settori d’intervento erano diversissimi. “Faccio un esempio: noi che siamo specializzati in contabilità in ambito sanitario ci siamo occupati anche di immigrazione clandestina e sicurezza”.
Per un certo periodo la Met sviluppo ha ricevuto una mole di commesse che i dirigenti non riuscivano a spiegarsi: “Quando mi hanno chiesto di preparare un sistema per monitorare il rischio tsunami a Stromboli, mi sono messo a ridere”.
La Met sviluppo ha gestito pure il sito internet della Camera di commercio di Parigi: “Era un lavoro impegnativo, apparentemente senza ritorni per l’azienda, ma giustificava una serie di viaggi a San Marino, dove era stato progettato un sito fotocopia di quello parigino da attivare in caso di attacco hacker”.
A quali società e a quali personaggi legati alla repubblica del Monte Titano facevano riferimento gli uomini della Met sviluppo? “Ricordo la Pragmata (quella di Scarpellini, ndr) e a Bruxelles Macrì diceva che era “raggiungibile” Gozi” conclude Burrone. Di nuovo San Marino, di nuovo Bruxelles.

Calabria euromiliardaria
Gli affari tra l’Italia e il Belgio (con snodo sul Monte Titano) sono il leitmotiv dell’inchiesta calabrese. In cui è finito pure l’Osservatorio del Mediterraneo fondato nel 2004 dal vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini. L’ex capo della sua segreteria al ministero degli Esteri, Fabio Schettini, è indagato da tempo, mentre a febbraio è stato ascoltato come testimone un membro del cda dell’osservatorio, l’ambasciatore a riposo Achille Vinci Giacchi. In procura ha parlato dei finanziatori della fondazione. Un argomento che interessa molto a De Magistris.
Cinquantamila euro li avrebbe versati personalmente Schettini. Altrettanti arrivarono dalla Finmeccanica, 30 mila dall’Enel. L’osservatorio partecipò con un proprio stand al meeting di Comunione e liberazione di Rimini, “per far conoscere i suoi scopi”. Una kermesse a cui hanno preso parte anche i vertici del Laboratorio democratico europeo di Gozi e gli uomini della Compagnia delle opere sotto inchiesta a Catanzaro. Per il pm quell’affollamento, a pochi chilometri da San Marino, sarebbe più che una coincidenza.
Perché uomini così influenti avrebbero dovuto scendere in Calabria per fare affari? Secondo la procura, la risposta è semplice: la regione è considerata dall’Unione Europea un “obiettivo 1″, ovvero una di quelle aree depresse a cui vengono destinati aiuti particolari. Questo significa che, per esempio, il Programma operativo regionale (Por) dovrà distribuire sul territorio oltre 8 miliardi di euro di fondi strutturali europei per il periodo 2007-2013.
Per gestire questo fiume di soldi l’estate scorsa Francesco De Grano, cognato di Macrì e fratello di Maria Angela (è indagata pure lei), è stato nominato responsabile dei finanziamenti Por. Per gli inquirenti di Catanzaro il suo nome avrebbe messo d’accordo Ds, Margherita e il presidente della regione Agazio Loiero, promotore del Partito democratico meridionale e socio fondatore del Pd di Prodi.

Anonimo ha detto...

Whynot?

La Calabria riacquista la fiducia della Commissione europea sull’attuale gestione dei fondi comunitari e passa l’esame all’incontro annuale con le Regioni dell’Obiettivo 1, che si è tenuto a Bruxelles. È quanto si afferma in una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale. L’assise, convocata per discutere - prosegue la nota - del Quadro comunitario di sostegno, è stata l’occasione anche per un vertice bilaterale tra Commissione europea e Regione Calabria per verificare le azioni di riordino messe in atto, premessa necessaria a recuperare le risorse ancora a disposizione. “Per poter utilizzare - ha detto il direttore generale del dipartimento politiche di sviluppo dell’Area Mediterranea della Regione, Francesco De Grano - le risorse ancora disponibili per il 2005, nei tempi e nei modi stabiliti dalle normative, la Regione Calabria ha dovuto dimostrare alla Commissione europea di essere anche in grado di tagliare i finanziamenti impropriamente concessi in passato. Il primo esame è stato superato. Ancora ci attendono mesi di durissimo lavoro, ma sono ottimista, perché abbiamo ristabilito un positivo rapporto con Bruxelles”. La Calabria, il linea - prosegue la nota dell’ufficio stampa della giunta regionale - con le indicazioni della Commissione, ha svolto un lavoro capillare ed ha purtroppo dovuto eliminare dalle domande di pagamento circa 70 milioni di euro che, seppur ammesse dalla precedente amministrazione, non rispondevano ai criteri imposti dai regolamenti comunitari. Al vertice bilaterale erano presenti per la Commissione europea i responsabili della direzione generale “regio” (Regioni Obiettivo 1), dei rapporti con la Regione Calabria, del Fondo sociale europeo (Fse) e del Fondo europeo per l’orientamento e garanzia in agricoltura (Feoga), mentre la delegazione calabrese era rappresentata dal direttore generale del dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria, Francesco De Grano, e dall’Autorità di gestione del Por Calabria, Marinella Marino, accompagnati dal direttore generale vicario del dipartimento Agricoltura Toteda e dal dirigente di servizio Antonio Galati. Con chiarezza è stata illustrata alle autorità europee la nuova strategia della Regione Calabria, incentrata sia sul riordino della macchina burocratica ferma da troppo tempo, sia sulle operazioni predisposte per spendere i fondi 2005 ancora inutilizzati entro la fine dell’anno. Le preoccupazioni della Commissione europea sul rischio di perdita dei finanziamenti per il 2005 si sono affievolite, in quanto è stato preso atto che la Regione Calabria sta rispondendo adeguatamente alle richieste di Bruxelles. Infatti, per riacquistare affidabilità e credibilità, essa sta svolgendo un doppio lavoro sia per riverificare e riselezionare le spese dei progetti presentati entro il 2004, al fine di escludere quelle considerate inammissibili a seguito del controllo della Commissione europea tenutosi nel marzo di quest’anno, sia per predisporre le istruttorie necessarie a non perdere i ancora fondi disponibili nel Por Calabria 2000-2006. “A Bruxelles - ha concluso De Grano - hanno capito che stiamo operando per risolvere il problema e hanno apprezzato l’attività svolta e la correttezza per l’impegno profuso”. È stato votato ieri dal Parlamento riunito in seduta plenaria a Strasburgo, in prima lettura, il Progetto di Bilancio Generale dell’Unione Europea per il 2006. L’europarlamentare Gianni Pittella (Ds) ha dichiarato al riguardo che “le scelte che abbiamo fatto in sede di approvazione in prima lettura del Bilancio UE permetteranno alla Calabria di onorare gli impegni assunti con le delibere relative al POR. Questo anche perché prevediamo un incremento di 3,7 miliardi di fondi strutturali rispetto all’originaria proposta della Commissione Europea. Nel contempo - ha aggiunto - è stato approvato un emendamento che prevede l’assistenza tecnica per preparare le Regioni al prossimo periodo di programmazione. Il Bilancio avrà un effetto positivo per la Calabria e le altre regioni del Sud anche perché tutti gli incrementi finanziari che riguardano PMI, giovani, ricerca e ambiente possono essere utilizzati per dare una risposta più robusta alle esigenze che vengono dal territorio calabrese in questi settori”. Tra le novità del bilancio, che potranno rappresentare una chiave di svolta per la Calabria, secondo Pittella, “ vi è l’introduzione per la prima volta di una specifica linea di bilancio dedicata al turismo. Si tratta di 1 milione di euro per il sostegno ad un progetto pilota “Destinazioni europee d’eccellenza” che funzionerà secondo lo schema già collaudato delle “città europee della cultura”. In assenza di una base giuridica, che consente il finanziamento da parte dell’Unione per le attività turistiche, come previsto dal trattato costituzionale attualmente bloccato, la formula del progetto-pilota diventa uno strumento per dare avvio ad un’azione comunitaria di sostegno del settore”. Il nuovo Bilancio, ha detto ancora l’eurodeputato “potrà essere un’occasione per la Calabria di far crescere il suo ruolo nel Mediterraneo. Infatti la proposta di Bilancio ha aperto per la prima volta la possibilità che una parte delle risorse finanziarie del Programma Meda sia devoluta a progetti di cooperazione delle regioni della sponda Nord e Sud del Mediterraneo”.


31/10/2005, www.ilgiornaledicalabria.it

Anonimo ha detto...

........... Le intercettazioni delle conversazioni telefoniche fra Antonio Saladino ed il Sen. Clemente Mastella (per la cui eventuale utilizzazione processuale dovrà richiedersi la prescritta autorizzazione al competente ramo del Parlamento) hanno evidenziato rapporti molto confidenziali fra i due interlocutori.
In occasione dei contatto telefonico delle 11:37:11 del 16-03*2006, Mastella chiama Saladino e gli chiede di incontrarlo, Saladino (che si trova pure a Roma) gli dice che non può raggiungerlo e gli segnala l'opportunità di incontrare un suo amico, “un grande costruttore”, che era “pure amico del generale”, “amico suo e mio”. Ancora una volta balza di tutta evidenza il riferimento centrale «all'amico generale». I toni di una precedente intercettazione fra il Saladino ed il Mastella del 09-03-2006, sono invero molto più distesi, ed i due commentano con ilarità un SMS poco prima inviato da Saladino al cellulare di Mastella, per poi concordare su pesanti considerazioni critiche nel confronti dell'operato politico del Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero.
Gli argomenti politici dei colloqui telefonici di Antonio Saladino potrebbero apparire ininfluenti al fini delle indagini, come prima facie ritenuti dai Carabinieri, che ne avevano eseguito l'ascolto. Nell'economia dell'indagine, invece, proprio l'ascolto e l'analisi delle intercettazioni telefoniche a contenuto politico dei dialoghi di Antonio Saladino, ne evidenziano il suo spessore e l'assoluta trasversalità nel mantenere rapporti doppiogichistici, prendendosi persino beffa dei leader che per altro verso andava ad ossequiare, chiedendo ed elargendo favori e clientele. Proprio il pomeriggio del 09-03-2006, prima della telefonata della sera con Clemente Mastella, Antonio Saladino aveva inviato col suo cellulare (intercettato) una serie di messaggi dal tenore molto caustico, nei confronti del leader dell'unione Romano Prodi. Il contenuto del messaggio era il seguente: «Berlusconi ha fatto piangere gli americani. Prodi farà piangere gli italiani. T.S.” (T.S. sta per Tonino Saladino). Dallo stesso tenore il contenuto della successiva conversazione con Clemente Mastella, che era stato uno dei precedenti destinatari del messaggio e che lo aveva invitato ad una maggiore collaborazione alla sua coalizione politica.
Nella stessa giornata del 09-03-2006 Antonio Saladino aveva inviato lo stesso messaggio su Prodi ai seguenti cellulari, del quali conservava scrupolosamente le annotazioni nelle sue rubriche, con i recapiti dei rispettivi usuari. (omissis). Nonostante il tenore del messaggio e le gravi considerazioni, quella stessa giornata (09-03-2006) profferite da Saladino nei confronti di Prodi (si vedano le intercettazioni delle conversazioni delle 15:00:44 col Generale Michele Adinolfi e con Clemente Mastella, Antonio Saladino ha per altro verso mantenuto ottimi rapporti e intensi interessi di varia natura, con i più diretti collaboratori dell'attuale Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Romano Prodi. Infatti, appena qualche settimana prima, il 22-02-2006, su sollecitazione di Giorgio Vittadini (presidente della Fondazione per la Sussidiarietà), Antonio Saladino aveva chiesto una intervista al Prof, Romano Prodi, per il tramite di Sandro Gozi. Deve esservi stato qualche problema, fino al punto da presagire «una trappola», ordita dal giornalista Farina.
Interessante è al riguardo l'accurato ascolto della conversazione intercorsa alle 18:57:25 del 22-02-2006 fra Antonio Saladino e Sandro Gozi, a cui ha fatto seguito il successivo messaggio delle 21:38:13, con cui Gozi ha sostanzialmente declinato l'invito dell'intervista a Prodi, rinviando Saladino ad un contatto con Rutelli: «SMS: No a intervista con Prodi Ho inviato un mess a Rutelli, anticipandogli la tua chiamata: digli che ne hai parlato anche con me. Vedrai che accetta. S. Gozi». Numerosi sono pure i contatti telefonici fra Antonio Saladino e Francesco Rutelli, del quale il Saladino aveva anche annotato i riferimenti delle utenze di diversi cellulari, dell'abitazione e degli uffici di partito. Pure numerose sono le intercettazioni in cui Saladino esprime pesanti considerazioni critiche nei confronti di Rutelli, anche conversando con Sandro Gozi. In una di queste dopo avere ancora una volta stigmatizzato un certo comportamento di Francesco Rutelli, Antonio Saladino avvisa Sandro Gozi che lo avrebbe fatto chiamare per delle assunzioni «a Ravenna, in Questura o Prefettura ... 30 ore... 1100 euro puliti...un data-entry... un lavoro pulito... per la gestione degli immigrati». Sandro Gozi accetta di buon grado l'invito, esclama: «Perfetto!» e rassicura Saladino: «Vediamo subito per un paio di persone». Per esemplificare nel modo più eloquente quelli che erano i rapporti fra Sandro Gozi ed Antonio Saladino, riportiamo iI messaggio SMS che Gozi ha inviato al cellulare (intercettato) del Saladino alle 13:59:56 del. 16-03-2006, praticamente meno di due ore e mezza dopo la nascita del proprio figlio G. - "SMS: G. Gozi è nato oggi alle 11.29, a Edith Cavell. Pesa 3 k 240 ed è 49. S cm. G. est arrivi ce matin! Sandro".
Questa ed altre intercettazioni rendono lo spaccato plastico del modus operandi di Antonio Saladino e degli stretti rapporti con Sandro Gozi. Con questo suo modo di fare e con il più assoluto e totale trasversalismo politico, Antonio Saladino si è progressivamente posto nelle condizioni di potere dare e pretendere qualunque tipo di favore o di servigio dai diversi soggetti (politici, ministri, pubblici funzionari), appartenenti ai diversi schieramenti, con i quali è di volta in volta entrato in contatto (non a caso abbiamo riportato il contrasto del messaggio su Prodi inviato ad Alemanno, a Mastella ed ad altri) ed alcune sintesi dei dialoghi con Sandro Gozi, i riferimenti a Prodi ed a Rutelli). Sarebbe un grave errore tentare di attribuire un colore politico al Saladino, tirando la coperta dell'indagine da destra, da centro o da sinistra, nel tentativo di strumentalizzarne le risultanze.
E' inutile nascondersi dietro un dito e negare l'evidenza, specie nel considerare la sequela di polemiche, di disinformazioni e di mistificanti strumentalizzazioni, che la necessitata ostensione di alcune limitate risultanze delle indagini, ha determinato nelle scorse settimane. Perché sia chiaro, le risultanze cui perviene il consulente dimostrano in modo evidente come il Saladino si sia praticamente preso gioco un po' di tutti, barcamenandosi fra i politici di centro, quelli di destra e quelli di sinistra, non rinunciando nemmeno a schernire in modo caustico e con una certa perfidia, i leader dei diversi schieramenti (talvolta Prodi, talvolta Berlusconi).
Alle condotte a contenuto politico - di per sé non censurabili - si sono però sommate le attività affaristiche e clientelari, che Antonio Saladino ha potuto perpetuare grazie alla fitta rete di rapporti, creata nel tempo, con straordinaria abilità. In tale contesto, la pura e semplice rilevazione di contatti telefonici, di dialoghi, o di rapporti interpersonali e politici, non può costituire né la prova, né l'indizio di collusioni illecite. Quando la documentazione e la finalizzazione dei rapporti trova conferma nelle acquisizioni investigative e documentali, oltre che nelle convergenti dichiarazioni etero-accusatorie dei testimoni, Il valore dei riscontri elaborativi sui dati di traffico telefonici paiono assumere una diversa valenza, nella prospettiva di formazione della prova. La valutazione sostanziale spetta comunque all'Ufficio, a cui si rassegnano le considerazioni e le risultanze della consulenza tecnica.
Proprio dalle risultanze della consulenza tecnica sugli sviluppi dei dati di traffico telefonici sono emersi, fra gli altri, gli stretti rapporti delle utenze di Luigi Bisìgnani con le utenze del Sen. Clemente Mastella. Risultato a sua volta in rapporti con II Gen. Walter Cretella Lombardo e con altri, a loro volta in rapporti col Saladino e col Blsignani. A parte gli intensi rapporti di Bisignani con Mastella e col Cretella, hanno destato un certo allarme i contestuali, intensi e numerosissimi contattati telefonici fra le utenze del Bisignani e le utenze personali e di servizio di Salvatore Cirafici ex ufficiale del Carabinieri ed in atto Direttore Corporate Governance di Wind S.p.a. Forse non è chiaro per i non addetti ai lavori, ma Salvatore Cirafici è il capo della struttura che sostanzialmente si occupa della gestione di tutte le richieste di intercettazioni telefoniche, accertamenti e tabulati, inviate da tutte le Autorità Giudiziarie italiane. Non esiste acquisizione di tabulati, richiesta di intercettazioni, accertamenti anagrafici ed attività acquisitive in vario modo dirette alla da qualunque Autorità Giudiziaria italiana, che non venga portata a conoscenza della struttura aziendale diretta da Cirafici.
Invero, negli anni in cui il consulente ha disimpegnato la sua attività, non ha mai avuto modo di nutrire sospetti di sorta sul conto del Cirafici, né di nessuno dei suoi dipendenti tecnici. I rapporti con la struttura di Intelligence della xxxx sono stati sempre improntati alla massima correttezza e riservatezza ed il consulente ha sempre ricevuto un qualificato e puntuale ausilio, anche in indagini assai complesse e riservate, nel tempo svolte per conto di varie Autorità Giudiziarie italiane. E’ però accaduto che, processati i dati di traffico delle utenze del Bisignani e rilevati gli intensi rapporti col Cirafici, le utenze del Cirafici hanno evidenziato circolari rapporti telefonici con utenze già nella disponibilità di Fabio Ghioni, Luciano Tavaroli, Marco Mancini, Tiziano Casali, Filippo Grasso e del giornalista Luca Fazzo, dei quali è stato accertato in sede cautelare il coinvolgimento in vicende spionistiche, fino ad ora limitate al gruppo Telecom. A questi si aggiungono gli ulteriori contatti di Salvatore Cirafici con Fabio Ortolani e con il Gen. Walter Cretella Lombardo - che potrebbero avere una qualche attinenza operativa - oltre ai rapporti con i cellulari della Global Media srl xxxxxxx e di Lorenzo Cesa xxxx e con quelli di altri politici, che poca attinenza paiono avere con le garanzie di riservatezza richieste alle funzioni esercitate da Salvatore Cirafici, anche con riguardo alle indagini che diverse Procure italiane hanno eseguito e stanno eseguendo sulla Global Media srl e sul deputato Lorenzo Cesa, la cui utenza cellulare - intestata all’UDC - è stata rilevata in diversi traffici telefonici pregressi e, in ultimo, nelle memorie della SIM GSM xxxx sequestrata al Gen. Walter Cretella Lombardo, con l'annotazione «Cesa2».
In tale contesto, come si ricorderà, erano emersi i contatti telefonici di Luigi Bisignani con SIM GSM intestate alla DELTA S.P.A, xxxxx, a loro volta utilizzate con delle IMEI nelle quali erano state coutilizzate altre SIM GSM intestate alla ITAGO S.P.A., alla Wixtf alla GEDEAM SERVIZI ITALIA S.R.L. alla COFAX TELEMATICA S.R.L. Quando poi si è chiesto alla Wind a chi fosse intestata la SIM GSM xxxxx, con la nota 1973, la Wind ha risposto che l'utenza “non era presente in archivio”. La risposta della Wind aveva non poco insospettito, posto che già dai dati indiretti, la SIM GSM presentava numerasi contatti nei tabulati acquisiti, con particolare riguardo alle utenze del Bisignani. La stessa risposta “utenza non presente in archivio” la Wind l'aveva fornita con riguardo alla Sim Gsm xxxxx, che avevamo pure rilevato nelle acquisizioni di altro procedimento collegato. Anche in questo caso avevamo la certezza che quella SIM GSM era attiva, pur in presenza della formale negatoria dell'azienda telefonica. Abbiamo così reiterato le richieste dal 31.01 2001 al 12.07.2007, La risposta della Wind è stata sempre la stessa: “Utenza non presente in archivio”.
La circostanza ci ha non ulteriormente insospettito. Infatti, a parte i circolari contatti con le utenze di Luigi Bisignani, di Luciano Tavaroli, di Filippo Grasso e di altri (coinvolti nelle indagini sulla security Telecom), la SIM GSM xxxxx risultava utilizzata con diverse delle IMEI con le quali erano risultate utilizzate altre SIM GSM intestate e comunque certamente riconducibili al manager Wind Salvatore Cirafici. Fra queste l'utenza di servizio xxxx (per altro verso nota al consulente) e la SIM GSM xxxx attivata il 04-12-2001 ed intestata allo stesso Cirafici. Il quadro dei sospetti sul conto del Bisignani - anche alla luce di ulteriori risultanze delle indagini finanziarie sul suo conto - si è fatto ancora più preoccupante. Gli stretti rapporti col Ciratici (destinatario di tutte le richieste acquisitive del presente procedimento) e gli articolati e variegati rapporti delle sue col cellulare personale e con le utenze del Ministro della Giustizia Clemente Mastella - per altro verso rilevate nelle intercettazioni telefoniche delle conversazioni col Saladino e dal successivo esame delle memorie dei suoi cellulari - rappresentavano il sostanziale elemento di preoccupazione che ha determinato le successive attività perquisitive del Pubblico Ministero. Se poi si considerano gli ulteriori contatti telefonici delle utenze del Bisignani con il cellulare del Cretella, con numerosissime "utenze istituzionali" (del Ministero dell'Interno, della Guardia di Finanza, della Presidenza del Consiglio, ecc.), oltre che con i cellulari della DELTA S.PA, il quadro dei sospetti appariva più che consolidato, tenuto anche conto dei precedenti giudiziari di Luigi Bisignani, della sua accertata appartenenza «attiva» alla loggia P2 di Lieo Gelli e delle ulteriori risultanze dell'indagine finanziaria, nella disponibilità dell'Ufficio.
Frattanto, con una comunicazione del 12-07-2007, sopraggiunta dopo la perquisizione al Bisignani, la Wind - preso atto delle precise contestazioni del consulente - ha rettificato le proprie precedenti comunicazioni, confermando l'effettività e l'intestazione della SIM GSM xxxxx alla stessa Wind (vedi comunicazione dei 12-07-2007 ). Nella discrasia delle due risposte possiamo pure escludere eventuali ipotesi di mala fede dell'azienda telefonica o dei suoi operatori addetti ad esitare le diverse richieste ed i solleciti del consulente. Verosimilmente l'utenza xxxxx - come altre SIM GSM aziendali della VPN (Virtual Private Network)- erano state escluse a priori dal data-base delle anagrafiche, donde l'erroneo inoltro della risposta (verosimilmente generata con procedure automatizzate) :«utenza non presente in archivio». Se questo risolve l'enigma delle SIM GSM Wind (apparentemente inesistenti ed in realtà operative), non chiarisce i sospetti emersi sul conto del Bisignani, tenuto conto della sua elevata capacità di Influenza nei settori nevralgici delle istituzioni dello Stato, per le quali basta citare I conclamati e reiterati rapporti con il Ministro della Giustizia in carica, Senatore Clemente Mastella. Parallelamente agli sviluppi sul conto del Bisignani, si sono consolidati gli elementi con riguardo alla organicità al profilato sodalizio associativo di alcuni stretti collaboratori del Presidente del Consiglio dei Ministri, Deputato Prof, Romano Prodi. Partiamo dalle risultanze dichiarative ed etero-accusatorie della teste ALFA per confermare - come in parte abbiamo fatto - gli stretti rapporti di Antonio Saladino con il Deputato Sandro Gozi.
Ancora più organici e significativi sono risultati i rapporti del Saladino con Piero Scarpellini e con una serie di società collegate, che possiamo individuare allo stato solo dall'intestazione delle utenze. Fra queste segnaliamo la Pragmta S.r.l., con sede in San Marino e domicilio in Via Tre Settembre n. 156 e la DELTA S.P.A. Come già avevamo segnalato, l'utenza xxxxx a nome di Piero Scarpellini evidenzia numerosi e circolari contatti telefonici con le utenze di Antonio Saladino, Sandro Gozi, Francesco De Grano, Pietro Macrì, Marinella De Grano e con il cellulare della DELTA. s.p,a., di cui pure abbiamo accennato. Il dato, concretamente considerato - anche con riguardo alla ricorrenza temporale delle chiamate ed alla perfetta coincidenza col verificarsi degli eventi e degli accordi collusivi riferiti dalla teste ALFA - riscontra perfettamente i contenuti dichiarativi ed i frammenti intercettivi, captati dai Carabinieri nella collegata indagine sul conto di Antonio Saladino, in parte citati nei decreto di perquisizione impugnato.
Affronteremo concretamente il merito dell'analisi quando saranno pervenuti i restanti tabulati, che, come dicevamo, abbiamo più volte sollecitato alla TIM. Sia pure in presenza di dati parziali, possiamo già convalidare il medesimo bacino di rapporti anche con riguardo all'utenza dell'abitazione di Piero Scarpellini ed a lui intestata, con la quale risultano contatti telefonici dal 2003 al 2007 coi soggetti più importanti della nostra indagine: Antonio Saladino e Sandro Gozi. Avevamo pure segnalato che alle utenze considerate si aggiungono i contatti telefonici con una SIM CSM xxxx intestata a DELTA S.P.A. Quando abbiamo recuperato le annotazioni dalle memorie del cellulari sequestrati ad Antonio Saladino - frattanto recapitatici dalla polizia giudiziaria - ci siamo accorti che il numero della SIM GSM xxxxx intestata alla DELTA S.P.A. era registrato nelle memorie di ben due SIM GSM e due cellulari di Antonio Saladino (il Nokia E61 ed il Nokia 9300), con l'annotazione «Romano Prodi cellulare». Il dato evidenziato lascia quindi ragionevolmente presumere - anche sulla base di ulteriori valutazioni che in appresso saranno dedotte - che la SIM Gsm xxxx intestata alla DELTA S.P.A. fosse in uso proprio al Prof. Ramano Prodi che, in atto, ricopre la carica di Deputato, oltre che di Presidente del Consiglio dei Ministri. Ogni ulteriore acquisizione, sviluppo e concreta utilizzazione processuale del dati di traffico della SIM GSM xxxxx intestata alla DELTA S.P.A., come pure dei diversi 10 cellulari con i quali risulta nel tempo utilizzata, nonché delle ulteriori SIM GSM coutilizzate coi medesimi cellulari, è subordinata alla preveniva autorizzazione della Camera dei Deputati, ove il Prof. Romano Prodi è stato proclamato eletto il 21-04-2006, a seguito delle ultime elezioni politiche di quella primavera. Valuterà l'Ufficio la possibile utilizzazione dei dati di traffico delle utenze DELTAS.P.A., nonché l'acquisibilità degli ulteriori tabulati delle IMEI e delle SIM GSM collegate all'utenza, per il periodo antecedente alla proclamazione del 21-04-2006, quando il Prof. Romano Prodi non era investito da alcun mandato parlamentare.
Le stesse considerazioni valgono per il Deputato Sandro Gozi, proclamato Deputato il 28-04-2006 e componente, dal 06-06-2006, della Commissione Affari Costituzionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in sostituzione del Deputato Romano Prodi, nominato Presidente del Consiglio dei Ministri. Dalle altre acquisizioni di tabulati - che a questo punto sarà opportuno ratificare con la preventiva autorizzazione della Camera dei Deputati, per i contatti telefonici successivi alle proclamazioni del 21-04-2006 - la SIM GSM xxxxxx intestata alla DELTA S.P.A. - riconducibile al Deputato Prof. Romano Prodi - è risultata in circolari contatti telefonici con te utenze fisse e cellulari di Franco Bonferroni, Antonio Saladino, Francesco De Grano, Piero Scarpellini e Sandro Gozzi. Con Piero Scarpellini la SIM GSM xxxxxx - intestata alla DELTA S-P.A. e riconducibile ai Prof. Romano Prodi - ha pure condiviso il cellulare caratterizzato, con cui risultano pure utilizzate altre SIM GSM, che per brevità omettiamo di indicare. I dati evidenziati confermano gli stretti e duraturi rapporti del Prof. Romano Prodi con Piero Scarpellini e Sandro Gozi, come già ci dimostrano le interpolazioni dei riscontri indiretti dei tabulati, delta SIM GSM xxxxx, intestata alla DELTA S.P.A.. Frattanto è pure emerso che la SIM GSM xxxxx, intestata alla DELTA S.P.A. fa parte di una batteria di Quattro (4) SIM GSM attivate il 21-3,0-2004 a nome della DELTA S.P.A., di cui il consulente aveva riportato correttamente ali estremili domicilio fiscale e la partita IVA. La DELTA S.P.A. - Via Enrico Berlinguer n. 17/C, Cornate D'Adda, 21100 (MI) non ha nulla a che spartire con la DELTA Group s.p.a., con sede a Bologna.
Sono altri i riferimenti che conducono a San Marino, a società di San Marino, ai propugnati investimenti bancari a San Marino ed a decine di SIM GSM aninime,attivate presso di San Marino e rilevate in contatto telefonico circolare con le utenze di Piero Scarpelli, Sandro Gozi, Francesco De Grano e con la batteria delle (4) schede Wind, attivate il 21-10-2004 ed intestate alla DELTA S.P.A. di Cornate d'Adda (MI). Gli aspetti più inquietanti dell'accertamento sulle schede delta DELTA S,P.A - anche con riguardo alla SIM GSM verosimilmente in uso al Presidente del Consiglio Romano Prodi - riguardando l'attivazione, l’intestazione e l'imputazione fiscale e finanziaria delle SIM Gsm alla DELTA S.P.A. Infatti, la DELTA S.P.A. - come segnalato dal consulente - è risultata fornitrice di servizi alla CONSIP S.P.A„ nell'ambito della "Gara per la fornitura di fonia dati interne agli edifìci, apparati attivi per le reti locali e dei servizi connessi per le Pubbliche Amministrazioni'', giusto contratto stipulato ai sensi dell'articolo 26 della Legge 23-12-1999, n. 488 e dell'articolo 58 della Legge 23-12-2000, n. 388. La DELTA S.PA, quindi, era l'intestataria delle quattro SIM GSM Wind cedute il 21-10-2004 allo staff del Prof. Romano Prodi dalla DELTA S.P.A., che era al contempo la fornitrice dei servizi di telefonia pubblica della gara Consip, gestita ed assegnata dal Governo e dalla coalizione politica di cui il Prof. Romano Prodi era stato già designato leader.
Invero - come segnalato nella precedente relazione - le quattro utenze DELTA S.P.A. risultano volturate dall'01-04-2005 alla «ASSOCIAZIONE L'ULIVO I DEMOCRATICI», strada Maggiore n. 31, 40125 Bologna e dal giugno 2006 al maggio 2007 alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Via della Mercede n. 96, Roma. Rimane da accertare chi e come ha pagato alla Wind i canoni ed i servizi delle delle 4 utenze DELTA S.P.A. dal 21-10-2004 al 1-04-2005, fermo restando le ulteriori risultanze emerse dagli sviluppi dei tabulati, con riguardo ai contatti col Saladino ed i soggetti emersi nel corso delle indagini (Sandro Gozi, Francesco Del Grano e Piero Scarpellini). A parte i circolari contatti telefonici, l'annotazione del numero della SIM GSM xxxxxx (intestata alla DELTA S.P.A.) nelle memorie dei cellulari del Saladino con l'annotazione «Romano Prodi (cellulare)», nessun ulteriore elemento è emerso a carico del Presidente del Consiglio dei Ministri. E' pure il caso di precisare che, a differenza di altre SIM GSM intestate alla DELTA S.P.A., nessuna della 4 (quattro SIM GSM, attivate il 21-10-2004 - fra cui quella più specificatamente in uso al Deputato Romano Prodi - presentano allo stato delle acquisizioni contatti diretti con le utenze fino a ora individuate in capo a Luigi Bisignani.
Gli unici e più significativi (oltre che ricorrenti) contatti comuni (con le utenze delta DELTA S.P.A. e con le utenze di Luigi Bisignani) sono rappresentati dai cellulari del Sen. Clemente Mastella e del Rag. Franco Bonferroni e di altre utenze che omettiamo di riportare per riserbo Investigativo. Per il resto rinviamo alle considerazioni ed agli elementi di analisi riportate nelle relazioni già depositate. Per quanto sopra si rimane a disposizione dell'Ufficio per i chiarimenti e le integrazioni che saranno ritenuti necessari, con riguardo agli elementi rappresentati in modo sintetico nella presente relazione, per le contingenti esigenze di produzione all'udienza del Tribunale per il Riesame di Catanzaro, con riguardo all'impugnativa proposta da Luigi Bisignani.

Distinti saluti.

Palermo, lì 25-07-2007

Gioacchino Genchi
Consulente tecnico del Pubblico ministero De Magistris"

Come si fa a dire che De Magistris si era sbagliato?

Anonimo ha detto...

Inquietante. Volete dire che i giudici che hanno indagato Berlusconi & C. sono diventati ministri mentre invece quelli che hanno indagato Prodi & C. sono stati soppressi???
Tutto comincia a diventare chiaro.

Anonimo ha detto...

"Non ho mai ricattato nessuno"

Che grandissimo figlio di puttana.

John Hardy ha detto...

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