giovedì 31 gennaio 2008

Una storia di ordinaria...ingiustizia

Oggi non potremmo essere più seri. Vi esortiamo a leggere con attenzione la lettera che ci è stata inviata dal comitato informatici A.T.U:

"Cari, bravissimi, autori di dementemastella,
vi scriviamo ora che il Ministero della Giustizia è stato “abbandonato” da questo simpaticissimo personaggio, certamente un grande attore, non altrettanto bravo nel compiere il suo dovere.
Rappresentiamo centinaia di informatici appaltati da più di 15 anni presso tutte le strutture giudiziarie. Lavoriamo gomito a gomito con i dipendenti pubblici, la differenza è spesso impalpabile. Il problema è che uno di noi ("esterno") costa allo Stato mediamente almeno il doppio di un dipendente pubblico. Invece riceviamo il medesimo compenso mensile di un "interno", il resto se lo intascano le società appaltatrici.E poi si parla di sprechi nelle pubbliche amministrazioni?

[DOMANDA: qual è il vantaggio che lo stato trae dalle esternalizzazioni? RISPOSTA: Il concetto che sta alla base delle esternalizzazioni è di per sè sano: un "appalto di servizi" assolve ad esigenze specialistiche e/o improvvise per le quali non sarebbe conveniente e/o possibile utilizzare dipendenti dell'amministrazione pubblica. Non può essere più ritenuto "regolare" appalto una mera fornitura di mano d'opera, pluridecennale, come nel caso dei tecnici ATU negli Uffici Giudiziari. Non vi è vantaggio economico, anzi maggiore spesa nel mantenere
esterni dei tecnici integrati e funzionali alla struttura pubblica e che costerebbero anche meno della metà se assunti direttamente dallo Stato. Basandoci su casi affini ("Report" docet) possiamo teorizzare che vi siano interessi che mirano a difendere l'esternalizzazione, un connubio tra pubblico e privato. Intorno All'informatica in appalto si muovono centinaia di milioni di euro.]

Amministriamo tutto il comparto hardware/software e persino i dati sensibili del Ministero. Viviamo con i lavoratori pubblici il disagio di strutture fatiscenti e carenze di personale, siamo spesso consulenti fiduciari dei Magistrati ma nulla ci viene riconosciuto. Il Ministero ci considera numeri e le società ci contrattualizzano come vogliono, sempre più precari. Addirittura in alcune regioni non abbiamo ricevuto lo stipendio per mesi ma ci è stato consigliato di tacere.

[D:
Consigliato di tacere? Può entrare nel dettaglio? E come mai la vostra battaglia, nonostante i vostri appelli alla stampa non ha suscitato tanto clamore come dovrebbe? R: Anni fa, quando la situazione era ancora sostenibile, ci veniva "consigliato" dai superiori di non dire a nessuno chi eravamo e cosa facevamo, quando poi abbiamo fatto divulgazione gli stessi personaggici hanno mosso dure critiche. Non sappiamo se ci sia davvero qualcuno che ci "censura", un caso eclatante è avvenuto con "Report" che recatosi a Napoli durante lo
sciopero di una settimana, ha girato un corposo servizio e non lo ha mandato in onda, secondo il giornalista per una sofferta scelta editoriale. Fatto sta che quel servizio sarebbe stato trasmesso a cavallo con le sedute della Commissione Giustizia della Camera che stava esaminando gli emendamenti al DDL 2873 sulla riorganizzazione degli U.G., tra i quali, i "nostri". Il servizio non è mai passato in TV e gli emendamenti sono stati tutti bocciati. Soltanto un caso?]

Abbiamo invece cominciato a parlare e gli equilibri hanno vacillato, ma al caro Mastella non importava nulla della nostra situazione. L'abbiamo incontrato una volta in Via Arenula, era fiero delle esternalizzazioni che in realtà stanno solo facendo perdere credibilità al Ministero.

Comunque Mastella sembrava non capisse la nostra situazione drammatica ed appoggiò il suo portamonete sul tavolo per dirci che non aveva soldi. Quando poi assumendoci i soldi li risparmierebbero. Mastella non ha risposto alle missive sindacali, in una seduta alla Camera dei Deputati ha fatto finta di non sentire una domanda posta da un Onorevole di maggioranza, non ha mai parlato nemmeno per 10 secondi di questa vicenda nonostante il pressing da parte nostra, dei sindacati, da alcune testate stampa e da alcuni politici, senza parlare degli scioperi quando non se ne poteva proprio più di questa situazione di merda.

Abbiamo poi più volte scritto in modo educato sul suo blog ma ci ha sempre censurato. Non chiedevamo granchè se non un maggiore controllo sull'operato delle società, clausole di garanzia per il personale che opera da sempre in questi ambienti delicati (e che viene sì ripreso al cambio di società ma a condizioni peggiori) e riconoscimento per il servizio prestato ai fini concorsuali.
Ci son voluti 34 Parlamentari per avere una risposta (da un Sottosegretario) e nonostante ciò il Governo si è rimangiato la parola opponendosi nelle Commissioni a ciò che ci avevano promesso e non concedendoci nulla di quanto richiesto.

Nel suo "cocco" ossia il DDL 2873, cosiddetto "Ufficio per il processo" col quale cercava di "arruffianarsi" i Magistrati ed i lavoratori della Giustizia (unica amministrazione non riqualificata, una vergogna!) Mastella aveva previsto 2800 nuove assunzioni ma noi non siamo stati inseriti.
Non ha fatto altro che straparlare della informatizzazione, del "Processo Telematico", secondo voi chi è che sta operando per portare avanti tutto ciò, se non noi? Dimenticati da tutti o quasi.
Oggi ci ritroviamo con l'appalto affidato ai colossi delle telecomunicazioni e le vecchie società in subappalto, con tanti colleghi licenziati dopo anni, ormai quarantenni, con il Governo che si dimette e noi non sappiamo il futuro cosa ci riserverà. Questo non è un attacco gratuito ma una storia vera, vissuta sulla nostra pelle.

Caro ex ministro lei ci ha deluso e maltrattato ed insieme ad altri porta sulla coscienza tutte quelle famiglie che han visto tornare a casa tanti padri che non avevano più il lavoro senza alcuna prospettiva futura e nessun riconoscimento da parte della Amministrazione Giudiziaria che li ha sfruttati!!!
E gli Italiani sappiano che i nostri soldi delle tasse fanno il giro dell'Oca e non vanno tutti allo Stato bensì sempre più a coloro, chissà se emanazione degli stessi politici, ai quali una gestione "allegra" della Cosa Pubblica affida funzioni centrali e delicatissime della Pubblica Amministrazione.

La nostra tormentata storia è raccontata sul blog http://blog.libero.it/comitatoatu (accessibile anche attraverso www.comitatoatu.it).

Grazie dell'attenzione e se potete...dateci una mano."

Speriamo che questo vi possa essere in qualche modo d'aiuto. Nei prossimi giorni pubblicheremo un'interessante mini-intervista per chiarire gli aspetti più oscuri di questa vicenda.

40 commenti:

Anonimo ha detto...

Home News La Rupa (Udeur) sospeso dal partito.

La Rupa (Udeur) sospeso dal partito.

giovedì 31 gennaio 2008

Il capogruppo alla Regione Calabria dei Popolari Udeur, Franco La Rupa, e' stato sospeso dal partito dal segretario nazionale Clemente Mastella. A dare notizia della sospensione di La Rupa e' stato lo stesso Mastella con una lettera inviata ai consiglieri regionali ed al commissario regionale del partito, Ennio Morrone. La sospensione di La Rupa e' stata decisa in seguito al suo coinvolgimento in due inchieste condotte dalla Dda di Catanzaro in cui l'esponente dell'Udeur e' indagato per associazione mafiosa per i suoi presunti rapporti con alcune cosche della provincia di Cosenza. Mastella ha invitato anche i consiglieri regionali a ''riunirsi immediatamente per procedere all'elezione di un nuovo capogruppo''. (ANSA).

Mastella e la pulizia nel suo partito.
Bravo Clemente!

Anonimo ha detto...

Il problema nella giustizia e tutto il suo corredo non è il ministro di turno e la sua opera, ma sono tutti quei funzionari che si sentono potenti e gestiscono gli uffici con la politica dell'amico degli amici.
Il ministro delega ad altri ed è impossibile tenere sotto controllo il mondo giudiziario....e allora facciamo abbassare la cresta a tutti quei funzionari che strumentalizzano il loro potere.

Ernesto

Anonimo ha detto...

Mirko:
quando torno in England ti scrivo

Lavoratori A.T.U.:
certo che la situazione e' al limite della pazzia, ma credo che la stessa cosa accada in tutte le ditte "subappaltatrici".

LA vergogna non ha confini e Mastella e' troppo impegnato a fare il Re dei Pagliacci nel suo partito e dispensare regalie ai suoi compaesani per avere 3200 voti per le prossime elezioni. L'ignoranza e' la madre dell'arroganza, e pensate a Ceppy quanto e' ignorante.

ciao Cat

Anonimo ha detto...

SPO e NP:

ho dimenticato nel messaggio precedente: state diventando famosi, prima la MAstelCArd su Repubblica ed altri siti di informazione online, ora una lettera aperta di denuncia. Tra un po' vi vedremo ad AnnoZero.

complimenti

ciao Cat (io mi godo il sole in Angola e settimana prossima comincia il CArnevale)

Anonimo ha detto...

Reforma lo Bello Paise

Siccome cè stata na grande richiesta ecco accà lo projetto de Reforma costituente dello futuro e moderno Bello Paise.


- Setto istituzione Cap. Magistrate:
O magistrate che, pe quasissiasi caso, dovesse indagà su unne eletto, o su unne parente de unne eletto, o su unne parente do parente de unne eletto, o su unne amiche de unne eletto, o su unne amiche de no parente de unne eletto, o su quassivolia pessona che abbia anche solo lontanamente a che fare con unne eletto, addeve apprima chiedere o permesso allo eletto medesimo. Se ce lo vedrà gentilmente negato, o magistrate se farà li affari sue nello pieno rispetto dell’innedipendenza dello eletto e dello magistrate.

-Setto Elezione
Che nun è più pussibbile che unne eletto co no milione de voti acconti cumme no eletto fetecchia che ce n’à prese solo no centinaio. Quindi: o vote innne lo parlamento c’à lo peso asseconda dello sostenitore dello eletto. Esempio de calcolo: o’Ministro nostro c’à preso 100.000 preferenze, dunque o voto suio inne lo camera cunterà pe 10 nello confronto dello voto di unne fetecchia cumme no Tabacchi qualsiasi che ce nà preso solo 10.000. Inne esto modo se arrispetta a volontà do popolo.

-Setto Seggiola
A seggiola do parlamento è trasmissibile agli eredi dello eletto, nello specifico, allo primmo filio masculo. Se è femmina e nun è entrata inne lo conventu, o seggio s’asseggia a unne garante padrino che poi deciderà il da farsi. Se nu ce stanne eredi a seggiola va all’asta nello feudo dello eletto. Inne istu modo se garante la stabilità nello rispetto della tradizione.

-Setto Carcere
Che ci facciamo subbito l’abbrogazione dello 41 abbis. Che c’è stà tanta brava ggente ingiustamente rinchiusa inne lo carciere. Tutta gente che putrebbe dare na mano allo Bello Paise per sollevarse dalla crise. Ce n’abbiamo abbisogno come u pene de isti bravi capi cumandamenti.

-Setto Professioni
Che nu se po’ fà l’avvucate, o notaio, il dottore, o commercialista se nu c’ai o padre avvocate, dottore, notaio o commercialista. Inne istu case nu parente ristretto può aiutare, ma melio lo padre, ch’è discendenza diretta e garante de buona continuanza.

-Setto Lavoro
O lavoro indistintamende è diritto de servitù e quindi aggratis. Poi, dopo, se ci dimostri che ci ai impegno, che sei fidatu e obbedisce, forse ma forse ci arrivano anche i piccioli. E poi si sa, da cosa nascie cosa. Ma ci vuole più umiltè, cumme dicono li franzouse. Unne esempio pe attutti sugno le nostre belle aziende de raccolta agricole du Sud, dove li lavoratore extramare c’anno nu rappuroto de fiducia colli padruni, e annesssune se lamenta (a parte quacche giornalista fottuto).

Isto bozzolo arrispecchia in pieno lo ispiritu attuale e moderno dello intero popolo dello Bello Paise, e sarà quindi accolto cunne entusiasme dalla maggioranza dello italiano miliore pure e sopratutti al Nodde. Acchì nun ce piace può sempre emigrare che no ce n’abbiamo abbisogno de gente arretrata e incivilizzata, ma ce servono invecie ispiriti nuovi e ammodernati.

Disegnatore bozzolo: Ceppaloni & Friends of Friends
Ispiratore: O Popolo (la miliore parte dello popolo) dell’Italy


E cunne questo Ceppaloni ve saluta ingratamente che a da lavorà per lo Bello Paise
Adieù , cumme dicano li franzouse.

Anonimo ha detto...

occhio ragazzi a mettere nomi e cognomi nel vostro profilo. Il Ceppy ha mille risorse per nefandezze tipo querele etc. (ha appena querelato l'Espresso).

In bocca al lupo

Gianluca se vuoi diventare Aritmologo fammelo sapere

ciao Cat - ora vado ad un bar sulla spiaggia per l'ultima serata di un mio amico sudafricano!! Viva lo sciallo e abbasso mastella

Anonimo ha detto...

Ragazzi auguri !! Io comunque non mi sarei fatto troppe illusioni con simil personaggio !! A lui interessava il posto alla Giustizia per cercare di tirare fuori dai guai i suoi complici .... e abbiamo visto poi come e' andata a finire !!

Anonimo ha detto...

sinceramente a Mastella interessa solo mettercelo in culo, come ad ogni altro "politico"!!!
ciao kia

Anonimo ha detto...

Ciao SPO e NP.

Sono d'accordo con Cat, quell'idiota del clEMENTE ormai non ha più niente da fare se non cazzeggiare su internet per controllare chi gli vuole male.

Visto che questo blog sta diventando obiettivamente famoso (ieri sera a una cena si è ampiamente parlato della MastelCard!), occhio!

Ricordatevi che avete a che fare con un essere inutile, con una levatura morale pari a quella di uno scarafaggio e ben pagato e pasciuto con denaro pubblico per perdere tempo, non credo che risparmierebbe una querela a 2 studenti ventenni pur di rompere i cogxxoni a chi parla male di lui...

Buona serata,
Simo

Anonimo ha detto...

Ragazzi, perchè quando gli argomenti si fanno seri nessuno ha niente da dire?! Finchè c'è da insultare qualcuno tutti pronti e poi al momento buono tutti zitti...
Io sono rimasto colpito dalla lettera e mi piacerebbe fare qualcosa di concreto per aiutarli. Abbiamo fatto petizioni on-line per qualsiasi cosa, facciamola anche per loro. Qualcuno proponga qualcosa... Io ci sono.

Antonio

Anonimo ha detto...

Non voterò mai la coalizione che accoglierà il clEMENTE.ieri sera a matrix
faceva pena con quella faccia da c..o.Ha detto che i concorsi non sono pilotati(sic..)

cleo ha detto...

scusa, ma non credo ci sia un posto piu' adatto per postare questa dichiarazione di clem.
Mastella: "Se si vota almeno non finisco in galera"

"Rischiando io pure la galera, forse prima si va al voto e forse c'è qualche garanzia di evitare pure la galera". Sono le parole con cui il leader dell'Udeur ha chiuso il breve incontro con i cronisti al termine del colloquio con il premier incaricato

Anonimo ha detto...

I figli di Sandra e Clemente
Storia di un giornale di partito e di una 'bella famiglia come le altre',
raccontata dal Direttore del Corriere d'Italia, Mauro Montanari

Il Ministro della Giustizia, Clemente Mastella e sua moglie Sandra Lonardo
hanno due figli, Elio e Pellegrino.

Pellegrino è sposato a sua volta con Alessia Camilleri.
Una bella famiglia come le altre, ma con qualcosa in più. Per sapere cosa, partiamo dal partito
di Clemente che, come i più informati sanno, si chiama Udeur.
L'Udeur, in quanto partito votato dall'1,4% degli italiani adulti, ha diritto ad un giornale finanziato con denaro pubblico.
Si chiama 'Il Campanile', con sede a Roma, in Largo Arenula 34.
Il giornale tira circa cinquemila copie, ne distribuisce 1.500, che in realtà vanno quasi sempre buttate. Lo
testimoniano al collega Marco Lillo dell'Espresso, che ha fatto un'inchiesta specifica, sia un edicolante di San Lorenzo in Lucina, a due passi dal parlamento, sia un'altro nei pressi di Largo Arenula. Dice ad esempio il primo: 'Da anni ne ricevo qualche copia. Non ne ho mai venduta una, vanno tutte nella
spazzatura!'.
A che serve allora -direte voi- un giorna-le come quello?
Serve soprattutto a prendere contributi per la stampa. Ogni anno Il Campanile incassa un milione e 331mila euro. E che farà di tutti quei soldi, che una persona normale non vede in una vita intera di lavoro? Insisterete ancora voi. Che farà?
Anzitutto l'editore, Clemente Mastella, farà un contratto robusto con un giornalista di grido, un giornalista con le palle, uno di quelli capace di dare una direzione vigorosa al giornale, un opinionista, insomma. E così ha fatto. Un contratto da 40mila euro all'anno.
Sapete con chi?
Con Mastella Clemente, iscritto regolarmente all'Ordine dei Giornalisti, opinionista e anche segretario del partito.
Ma è sempre lui, penserete.
Che c'entra?
Se è bravo. non vogliamo mica fare discriminazioni antidemocratiche.
Ma andiamo avanti.
Dunque, se si vuol fare del giornalismo serio, bisognerà essere presenti dove si svolgono i fatti, nel territorio, vicini alla gente. Quindi sarà necessario spendere qualcosa per i viaggi. Infatti Il Campanile ha speso, nel 2005, 98mila euro per viaggi aerei e trasferte.
Hanno volato soprattutto Sandra Lonardo Mastella, Elio Mastella e Pellegrino Mastella, nell'ordine.
Tra l'altro, Elio Mastella è appassionato di voli. Era quello che fu beccato mentre volava su un aereo di Stato al gran premio di Formula Uno di Monza, insieme al padre, Clemente Mastella, nella sua veste di
amico del vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli. Ed Elio Mastella, che ci faceva sull'aereo di Stato? L'esperto di pubbliche relazioni di Rutelli, quello ci faceva!
Quindi, tornando al giornale.
Le destinazioni. Dove andranno a fare il loro lavoro i collaboratori de Il Campanile?
Gli ultimi biglietti d'aereo (con allegato soggiorno) l'editore li ha finanziati per Pellegrino Mastella e sua moglie Alessia Camilleri Mastella, che andavano a raggiungere papà e mamma a Cortina, alla festa sulla neve dell'Udeur.
Siamo nell'aprile del 2006. Da allora - assicura l'editore- non ci sono più stati viaggi a carico del giornale. Forse anche perché è cominciata la curiosità del magistrato Luigi De Magistris, sostituto procuratore della Repubblica a Catanzaro, il quale, con le inchieste Poseidon e Why Not, si avvicinava ai conti de Il Campanile.
Ve lo ricordate il magistrato De Magistris? Quello a cui il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, mandava tutti quei controlli, uno ogni settimana, fino a togliergli l'inchiesta? Ve lo ricordate? Bene, proprio
lui!
Infine, un giornale tanto rappresentativo deve curare la propria immagine.
Infatti Il Campanile ha speso 141mila euro per rappresentanza e 22mila euro per liberalità, che vuol dire regali ai conoscenti. Gli ordini sono andati tra gli altri alla Dolciaria Serio e al Torronificio del Casale, aziende di Summonte, il paese dei cognati del ministro: Antonietta Lonardo (sorella di Alessandra) e suo marito, il deputato Udeur Pasquale Giuditta.
Ma torniamo un attimo agli spostamenti. La Porsche Cayenne (4000 di cilindrata) di proprietà di Pellegrino Mastella fa benzina per duemila euro al mese, cioè una volta e mezzo quello che guadagna un metalmeccanico.
Sapete dove? Al distributore di San Giovanni di Ceppaloni, vicino a Benevento, che sta proprio dietro l'angolo della villa del Ministro, quella con il parco intorno e con la piscina a forma di cozza.
E sapete a chi va il conto?
Al giornale Il Campanile, che sta a Roma. Miracoli dell'ubiquità.
La prossima volta vi racconto la favola della compravendita della sede del giornale. A quanto è stata comprata dal vecchio proprietario, l'Inail, e a quanto è stata affittata all'editore, Clemente Mastella.
Chi l'ha comprata, chiedete?
Due giovani immobiliaristi d'assalto: Pellegrino ed Elio Mastella.

Anonimo ha detto...

E questo, non va letto?

Le gesta di Mastella, ras di Campania

http://toghe.blogspot.com/2008/01/anche-magistrati-coinvolti.html

Anonimo ha detto...

De Magistris: "La verità prima o poi verrà a galla".

Giovedì 31 Gennaio


"La speranza della Calabria non è legata ad una sola persona. E comunque, io non sono un gambero, sono abituato ad andare avanti e andrò avanti, sicuro che la verità prima o poi verrà fuori". L'ex pm Luigi De Magistris é intervenuto in collegamento telefonico alla presentazione a Pesaro della seconda edizione "autocensurata" de 'La societa' sparenté (Neftasia), libro su 'ndrangheta e politica di Emiliano Morrone e Francesco Saverio Alessio, con la prefazione di Gianni Vattimo e del deputato dell'Antimafia Angela Napoli. De Magistris si è detto confortato dal fatto che i giovani calabresi abbiano visto nel suo operato uno degli esempi di come "si difendono i valori della Costituzione", anche se ha ribadito di voler rifuggire da "qualsiasi personalismo". Con Vattimo, presente a Pesaro, si è confrontato in videoconferenza anche Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso dalla mafia. Dopo il sequestro della prima edizione da parte del Tribunale di Cosenza, su richiesta dell'imprenditore Domenico Parrotta, la seconda edizione di 'La societa' sparenté arriva in libreria con le pagine 164 e 165, al centro dell'azione giudiziaria, lasciate bianche per sottolineare - secondo la casa editrice pesarese - "l'assenza di garanzie per chi scrive dalla Calabria".

Da Strill

sette1/2 ha detto...

clEMENTEEEEEEEEEEEEEE !!! ...pubblica il post che ho inviato al tuo blog giorni fa.
Cazzo serve avere un blog per essere in contatto con il cittadino se poi censuri le critiche educate e rispettose?
Vigliacco di un voltagabbana demolitore di un intero paese. Vergognati!!!

Anonimo ha detto...

L'On. Mastella non pubblica commenti a lui sfavorevoli.

Anonimo ha detto...

Uno dei commenti al post di Grillo del 30.01.2008 - www.beppegrillo.it

"ATTENZIONE BEPPE. ATTENZIONE A TUTTI I GRILLINI. Devo ASSOLUTAMENTE comunicarvi una notizia CLAMOROSA.
Ho un'amica che frequenta assiduamente e lavora a tempo perso per un circolo di Forza Italia in Emilia. Durante la pausa pranzo di oggi mi ha CONFIDATO che in tutti i circoli e sedi del Partito Berlusconiano gira un ORDINE DEL GIORNO : TUTTI -nessuno escluso- DEVONO riuscire a trovare il modo di camuffarsi da elettore di sinistra deluso teso al non voto o ad
annullamento scheda. CONVINCERE, DISSUADERE, INGANNARE è la PAROLA D'ORDINE che circola. Più ASTENSIONISTI A SINISTRA porteranno alla VITTORIA. Non ci volevo credere, ma vi assicuro che è tutto vero.
Un saluto Beppe."

Anonimo ha detto...

se riuscite a recuperare il filmato della sessione del 31-1-08 al Senato, sarebbe MERAVIGLIOSO postare su youtube e sul vostro sito il discorso nel quale clEMENTE dice (da http://www.repubblica.it/2008/01/dirette/sezioni/politica/crisi-governo-prodi/al-via-consultazioni/index.html):

ore 20:26 Mastella: "Se si vota almeno non finisco in galera"

"Rischiando io pure la galera, forse prima si va al voto e forse c'è qualche garanzia di evitare pure la galera". Sono le parole con cui il leader dell'Udeur ha chiuso il breve incontro con i cronisti al termine del colloquio con il premier incaricato

SPO ha detto...

x antonio:
hai ragione. Più gli argomenti si fanno seri e meno se ne parla...per la petizione ci avevamo già pensato, infatti la metteremo nel prossimo post.
Saluti

Raffaella ha detto...

Ciao ragazzi..purtroppo e' il prezzo da pagare quando dal cazzeggio si arriva alle proposte serie..avere un sito come questo dove riuscire a far arrivare quelle denunce del quotidiano che schiacciano migliaia di lavoratori e' una risorsa enorme..obiettivamente pero' non saprei come fare ad aiutarli....una volta avevamo un avvocato nel blog....forse unendo le forze e le competenze..

Anonimo ha detto...

ATTENZIONE A TUTTI voi.
Devo ASSOLUTAMENTE comunicarvi una notizia VERGOGNOSA!

Ho un amico che frequenta assiduamente e lavora gratis per un circolo del PD in Piemonte. Durante la pausa aperitivo di oggi mi ha CONFIDATO che in tutti i circoli e sedi del Partito Veltroniano gira un ORDINE DEL GIORNO : TUTTI -nessuno escluso- DEVONO riuscire a trovare il modo di camuffarsi da elettore di destra deluso teso al non voto o ad
annullamento scheda. CONVINCERE, DISSUADERE, INGANNARE è la PAROLA D'ORDINE che circola. Più ASTENSIONISTI A DESTRA porteranno alla VITTORIA. Non ci volevo credere, ma l'avevo sempre sospettato, questa è la nostra politica, di destra e di sinistra..
Un saluto a tutti."

E allora? Chi è il migliore?

Mario

Unknown ha detto...

Mi sa che andremo al voto per scongiurare una possibile legge sulle frequenze televisive come da sentenza corte ue.
Cosa che lo psiconano vuole assolutamente evitare per il bene di tutti(ahahahahah).
Mi sorge il dubbio che la vicenda demente con la crisi di governo conseguente sia orchestrata per questa ragione....

Anonimo ha detto...

"....ma ci è stato consigliato di tacere....".

Consigli fa rima con famigli..
Quelli che si spartiscono le mazzette ATU... Ministero e Ditte che coppie...
E non dimentichiamo i magistrati!
Alcuni di loro poi li vediamo ad anno zero che pubblicizzano la moralità della giustizia, poi raccomandano il loro tecnico ATU preferito per non farlo spostare dalla sedia....

Anonimo ha detto...

Ognuno può dire la sua, ma come gruppo noi ringraziamo invece molti Magistrati che ufficiosamente o ufficialmente si sono espressi in nostro favore più volte. Chi lavora insieme a loro sa bene come stanno soffrendo per gli attacchi gratuiti che provengono dalla politica. Sistemista Atu

Anonimo ha detto...

Ho letto attentamente la vicenda degli informatici ATU del Ministero della Giustizia, ed ho fatto anche una ricerca sulle esternalizzazioni.Chiedendo in vari enti pubblici ho appreso che il fenomeno è già vecchio di anni.Tutto comincia qualche anno prima della caduta della prima repubblica.All'epoca cominciarono ad allungarsi sulla res pubblica le ombre voraci del potere che cominciò a condizionare la politica italiana.Già nel Ministero delle Poste COMINCIARONO LE PRIME ESTERNALIZZAZIONI con l'affidamento in appalto della prima società di recapito di cui era AD il figlio di un altissimo funzionario.Niente di scandaloso per carità.I lavoratori erano degli avventizi( senza tutele) e molti altri erano postini che facevano il secondo lavoro(a nero).L'evoluzione sulle esternalizzazioni si è velocizzata con la seconda repubblica.L'impalcatura era pronta e robusta,bisognava intervenire sulla forza lavoro e qui entra in scena il decreto Treu.Lavoro flessibile,lavoro in affitto,società di fornitura di mano d'opera e qunt'altro tutto ispirato,studiato e messo in pratica per mettere le mani sulle attività di servizi essenziali cresciuti di volume e importanza negli ultimi 15 anni,e che passano soprattutto per l'informatica.Questa è storia,solo storia.Purtroppo la classe politica,quasi tutta,è stata presa nel vortice di queste grandi e costose opportunità,perchè hanno creato un indotto di tornaconti,laddove ognuno ci realizza quello che cerca(interessi vari....).Così nessun ha vigilato,controllato e gestito il fenomeno delle esternalizzazioni che ha in sè due dati essenziali e incontestabili:sfruttamento dei lavoratori e aggravio della spesa pubblica.Il primo è scandaloso sul piano giuridico perchè i lavoratori sono appesi ad un cappio che tende a strozzarli socialmente perchè la loro condizione si precarizza ogni anno che passa.Ogni anno molti vengono addirittura licenziati.Ancora:anni di servizio svolti alle dirette dipendenze dell'amministrazione pubblica,NON SONO RICONOSCIUTI NEMMENO NEI CONCORSI PUBBLICI.
L'altra questione è politicamente( ma anche sotto il profilo della Corte dei Conti)scandalosa perchè le esternalizzazioni nate perchè l'Amministrazione Pubblica"non ha il profilo professionale necessario per le attività dell'informatizzazione" e comunque l'appalto esterno rappresenta un notevole risparmio dei costi"FALSO,FALSO e FALSO.
Ho fatto delle ricerche e le affermazioni degli informatici ATU sono risultate vere:COSTA ASSAI MENO REINTERNALIZZARE LE RISORSE UMANE APPLICATE ALLE ATTIVITà DELL'INFORMATIZZAZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA CHE MANTENERE LE ESTERNALIZZAZIONI IN REGIME DI APPALTO ESTERNO .E' vero che il fenomeno è ormai "d'uso e consumo"ma lo SCANDALO STA NEL FATTO CHE ACCADE NEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA LADDOVE LA GIUSTIA DOVREBBE DARE L'ESEMPIO. IL SOTTOSEGRETARIO SCOTTI AFFERMA CHE "IN PRESENZA DI NUOVI APPALTI SI TERRA' CONTO DELLA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA", MA I FATTI HANNO DIMOSTRATO IL CONTRARIO;CHE SI SAREBBE TENUTO CONTO DELLA "PROFESSIONALITà NEI CONCORSI PUBBLICI"ED ANCHE QUI IL SOTTOSEGRETARIO E' STATO SMENTITO.E QUANT'ALTRO SI POTREBBE DIRE.Della debolezza di chi in parlamento pur cosciente della giusta causa,non riesce a realizzare un risultato significativo perchè "prevaricato"da forze impalpabili che condizionano una analisi serena e onesta dei problemi posti.A confortare la disgrazia di questi lavoratori posso dire che al Ministero delle finanze accadde di simile e forse peggio.Gli informatici interni,(dipendenti statali)sono stati privatizzati perchè l'allora Ministro decise di costituire una società apposita per espletare in regime di esternalizzazione le attività informatiche.Se qualche politico legge queste righe lo invito vivamente a farsi un esame di coscienza.Smettiamola di abbuffarci sulla pelle dei lavoratori e delle loro famiglie.Egregi responsabili politici state facendo un gioco pericoloso,non potete pretendere che il popolo continui a sopportare tanto e senza che poi succeda niente.Riflettete e fatevi un bell'esame di coscienza.

Anonimo ha detto...

Leggendo di questa storie relative a lavoratori che ogni giorno rischiano la disoccupazione,causata dalle scelte politiche degli ultimi anni,mi viene in mente le parole offensive pronunciate da Padoa Schioppa,nei confronti dei nostri figli additati come bamboccioni.
il Ministro dovrebbe riflettere su quelle parole,dovrebbe immedesimarsi nei panni di tanti genitori che hanno fatto enormi sacrifici per assicurare ai loro figli un futuro degno di una Società civile.Quanti di questi giovani vorrebbero formarsi una famiglia ed avere una casa propria soprattutto quando l'età comincia a salire.Leggendo la storia degli Informatici ATU del Ministero della Giustizia,ho pensato a questi lavoratori che qualche anno fa quando ebbero questo lavoro erano più giovani ed ora molti di loro hanno superato i quarantanni: E SONO STATI LICENZIATI! Intanto i politici ed il Governo stanno a guardare.

Anonimo ha detto...

I Berlusconi al capezzale di mamma Rosa
«Aspettiamo che vada in Paradiso»

Io dico:.
PERCHE' NON L'ACCOPAGNATE PURE VOI?
fareste un gran servizio all'italia e portatevi anche MASTELLA, che puo' eservi utile per quanche RACCOMANDAZIONE lassu'.

Anonimo ha detto...

Correttura: ACCOMPAGNATE

NeoAtu ha detto...

Sono il gestore del blog degli informatici (ex) ATU, ex perchè la commessa ora si chiama SPC ma i lavoratori sono gli stessi, e mamma Telecom si becca anche questo servizio.
Telecom sta assumendo il controllo del Ministero della Giustizia.

Volevo ringraziare i gestori del blog dementemastella per la loro attenzione.

Anonimo ha detto...

Siamo trattati indegnamente dai gestori della P.A. gli stessi che poi vanno in TV a parlare di inefficienza e preteso "fannullonismo" dei dipendenti pubblici, esagerando a loro uso e consumo. Però chissà perchè delle persone valide professionalmente li tengono esternalizzati, costosi e poco sicuri. E' il vertice che va riformato. Meditate gente. ex-ATU

Anonimo ha detto...

La cosa triste è che stanno portando le persone alla rassegnazione, guardate qui, centinaia di noi e così pochi che se la sentono di dire qualcosa. Atu Centro-sud

Anonimo ha detto...

Clemente Mastella
Il Ministro della Giustizia, Clemente Mastella e sua moglie Sandra Lonardo hanno due figli, Elio e
Pellegrino. Pellegrino è sposato a sua volta con Alessia Camilleri. Una bella famiglia come le altre,
ma con qualcosa in più.
Per sapere cosa, partiamo dal partito di Clemente che, come i più informati sanno, si chiama Udeur.
L'Udeur, in quanto partito votato dall'1,4% degli italiani adulti, ha diritto ad un giornale finanziato
con denaro pubblico.
Si chiama "Il Campanile", con sede a Roma, in Largo Arenula 34. Il giornale tira circa 5.000 copie,
ne distribuisce 1.500, che in realtà vanno quasi sempre buttate. Lo testimoniano il collega Marco
Lillo dell'Espresso, che ha fatto un'inchiesta specifica, sia un edicolante di San Lorenzo in Lucina, a
due passi dal parlamento, sia un'altro nei pressi di Largo Arenula.
Dice ad esempio il primo: "Da anni ne ricevo qualche copia. Non ne ho mai venduta una, vanno
tutte nella spazzatura!".
A che serve allora -direte voi- un giornale come quello?
Serve soprattutto a prendere contributi per la stampa. Ogni anno Il Campanile incassa 1.331.000
euro. E che farà di tutti quei soldi, che una persona normale non vede in una vita intera di lavoro?
Insisterete ancora voi. Che farà?
Anzitutto l'editore, Clemente Mastella, farà un contratto robusto con un giornalista di grido, un
giornalista con le palle, uno di quelli capace di dare una direzione vigorosa al giornale, un
opinionista, insomma. E così ha fatto. Un contratto da 40.000 euro all'anno. Sapete con chi?
Con Mastella Clemente, iscritto regolarmente all'Ordine dei Giornalisti, opinionista e anche
segretario del partito. Ma è sempre lui, penserete!
Che c'entra? Se è bravo! Non vogliamo mica fare discriminazioni antidemocratiche. Ma andiamo
avanti. Dunque, se si vuol fare del giornalismo serio, bisognerà essere presenti
dove si svolgono i fatti, nel territorio, vicini alla gente. Quindi sarà necessario spendere qualcosa
per i viaggi. Infatti Il Campanile ha speso, nel 2005, 98.000 euro per viaggi aerei e trasferte. Hanno
volato soprattutto Sandra Lonardo Mastella, Elio Mastella e Pellegrino Mastella, nell'ordine.
Tra l'altro, Elio Mastella è appassionato di voli. Era quello che fu beccato mentre volava su un aereo
di Stato al gran premio di F1 di Monza, insieme al padre, Clemente Mastella, nella sua veste di
amico del vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli. Ed Elio Mastella, che ci faceva sull'aereo
di Stato? L'esperto di pubbliche relazioni di Rutelli, quello ci faceva!
Quindi, tornando al giornale. Le destinazioni. Dove andranno a fare il loro lavoro i collaboratori de
Il Campanile? Gli ultimi biglietti d'aereo (con allegato soggiorno) l'editore li ha finanziati per
Pellegrino Mastella e sua moglie Alessia Camilleri Mastella, che andavano a raggiungere papà e
mamma a Cortina, alla festa sulla neve dell'Udeur.
Siamo nell'aprile del 2006. Da allora -assicura l'editore- non ci sono più stati viaggi a carico del
giornale. Forse anche perché è cominciata la curiosità del magistrato Luigi De Magistris, sostituto
procuratore della Repubblica a Catanzaro, il quale, con le inchieste Poseidon e Why Not, si
avvicinava ai conti de Il Campanile.
Ve lo ricordate il magistrato De Magistris? Quello a cui il ministro della Giustizia, Clemente
Mastella, mandava tutti quei controlli, uno ogni settimana, fino a togliergli l'inchiesta? Ve lo
ricordate? Bene, proprio lui!
Infine, un giornale tanto rappresentativo deve curare la propria immagine.
Infatti Il Campanile ha speso 141.000 euro per rappresentanza e 22.000 euro per liberalità, che vuol
dire regali ai conoscenti. Gli ordini sono andati tra gli altri alla Dolciaria Serio e al Torronificio del
Casale, aziende di Summonte, il paese dei cognati del ministro:
Antonietta Lonardo (sorella di Sandra) e suo marito, il deputato Udeur Pasquale Giuditta.
Ma torniamo un attimo agli spostamenti. La Porsche Cayenne (4000 di cilindrata) di proprietà di
Pellegrino Mastella fa benzina per 2.000euro al mese, cioè una volta e mezzo quello che guadagna
un metalmeccanico. Sapete dove?
Al distributore di San Giovanni di Ceppaloni, vicino a Benevento, che sta proprio dietro l'angolo
della villa del Ministro, quella con il parco intorno e con la piscina a forma di cozza. E sapete a chi
va il conto?
Al giornale Il Campanile, che sta a Roma. Miracoli dell'ubiquità.
La prossima volta vi racconto la favola della compravendita della sede del giornale. A quanto è
stata comprata dal vecchio proprietario, l'Inail, e a quanto è stata affittata all'editore, Clemente
Mastella.
Chi l'ha comprata, chiedete? Due giovani immobiliaristi d'assalto:
Pellegrino ed Elio Mastella.
Mauro Montanari, direttore del Corriere d'Italia (giornale italiano in Germania)

BY LicenziATU

Anonimo ha detto...

Ho lavorato 5 anni come ATU presso i Palazzi di Giustizia del Molise.Contrattualmente è stato un calvario. Non per la paga, mai lamentato (almeno fino agli ultimi tempi che avanzavamo 6 mesi ... ) ma per la continuità. Prestazione occasionali, Co.Co.Co, determinato con una proroga, licenziato per 15 giorni e riassunti con altro determinato, licenziato per fallimento Linesystem e riassunto dalla Cm Consit con, udite udite, un contratto determinato ma ad evento! Ebbene si. L'evento era il pronunciarsi da parte del TAR sulla gra d'appalto sospesa e già persa dalla Cm Consit. Quindi per 2 anni ho lavorato con il timore che il giorno dopo il TAR si pronunciasse causando il mio licenziamento!!! Gli ultimi tempi, poi, a causa del Ministero che non pagava le aziende, siamo rimasti indietro di 5 mesi con il salario. Un'unica certezza : a Giugno 2008 sarebbe stato licenziamento a causa di SPC (Servizio Pubblico di Connettività). SPC prevede l'introduzione di nuove aziende nella gestione dell'informatica che soppianteranno la gran parte delle esistenti senza alcuna certezza per i lavoratori attuali, con esperienza decennale (e che conoscono tutte le password dei server .. e vai con la sicurezza). Io adesso ne sono fuori per mia scelta, ma i miei ex colleghi sono coinvolti in una vera diaspora. Licenziati con decurtazione ferie e TFR, riassunti, cambiati di azienda ed infine mobilità, il tutto nei soli primi 4 mesi di Aprile 08. Alternativa? Il ben servito. Intanto i soldi pubblici continuano a ingrassare aziende varie senza creare occupazione seria e soprattutto mandando in rosso i bilanci visto che gli ATU interni costerebbero di meno. Alla proposta di un concorso, Mastella ha detto che non ci sono soldi!!!!!!! Mi sa che non ci credo. W l'Italia, W la MastelCard.

Anonimo ha detto...

Salve a tutti. Sono un tecnico Atu, ora Spc, che da quasi 15 anni svolge questa attività. In questi 15 anni le società appaltatrici sono state diverse, sempre per il discorso che l'amministrazione avrebbe dovuto risparmare, l'unico punto fermo x gli Uffici Giudiziari siamo stati noi tecnici. Ho iniziato con un contratto di assunzione a tempo indetermintato, ma ora che ho raggiunto i 40 anni mi ritrovo con un contratto a progetto (progetto che non ha mai termine) e con un futuro molto incerto e con nessuna tutela. Un grazie per tutto ciò a Tutta la "Cieca" classe Politica che pensa sollo alla poltrona.

Atu Centro

Anonimo ha detto...

C'è chi è di destra e chi è di sinistra.
Poi ci sono tutti.

Anonimo ha detto...

Il Clemente "SOMATIZZA"? ma non ha somatizzato i licenziamenti dei lavoratori informatici del Ministero della giustizia, dopo molti anni di servizio effettivo alle dirette dipendenze del Ministero,mascherati da appalti esterni? eh! Le famiglie di questi lavoratori che oggi non sanno come affrontare le spese necessarie e quelle obbligatorie (mutui,fitti,bollette),con la pancia vuota, non potranno nemmeno "confortarsi" con una dissenteria.Certo,a pensare quanti milioni di euro adesso andranno sprecati per nuove elezioni,con la speranza che ritrovera'la sua grossa poltrona ad aspettarlo,così potrà continuare a predicare menzogne come è nel suo stile.

Anonimo ha detto...

Che strano Mastella è campano,ma com'è che laggiù non va bene niente è proprio vero che al sud pensano solo ai "fatti loro".Mi ha colpito la vicenda dei lavoratori della Giustizia appaltati,è mai possibile che proprio la Giustizia permette tutto questo? da quello che leggo risulta che questo Ministero abbia molto bisogno di personale per far fronte alla mole di lavoro che purtroppo va sempre aumentando, visto la situazione generale di criminalità del Paese.Ebbene perchè licenziare questi lavoratori che sono in sinergia con il personale ministeriale da molti anni?
Se tutti dicono che servono e sono necessari,com'è che poi si consente che vengano licenziati? Un motto popolare: Il sazio non crede mai chi è a digiuno!

Anonimo ha detto...

Volevo dare un piccolo consiglio al """ministro""" mastella: perchè non indìci un altro indulto adesso è proprio il momento giusto ;)(ved. famiglia mastella)
- - -
Inoltre, sono desideroso di sapere i regali che hai ricevuto ieri per il tuo complenanno ...tu meriti!!!
... com'è strana la vita ...chi ci donava un sorriso come il grande Massimo Troisi non c'è più ... e invece....
- - -

julia ha detto...

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