domenica 9 settembre 2007

indulto: atto di clEMENZA

GRILLO O PINOCCHIO?

Una premessa è d'obbligo. Non ho aperto un blog per dialogare a distanza, tra insulti e calunnie, con grillo o i suoi fans. L'ho fatto per misurarmi con uno strumento sconosciuto (ora meno) e di grande potenzialità che mi avvicinasse maggiormente ai cittadini. E dunque è giusto che vi siano anche i fans di grillo, o chi mi odia, (per la politica o la classe politica che rappresento, non certo credo come singolo individuo). E' giusto. Come è giusto che io mi occupi anche degli altri o che continui il mio percorso sul mio blog per ciò che voglio dire e per gli argomenti che voglio affrontare.
Detto questo vieniamo alle cause di cui si fa patrocinatore il grillo saggio nei miei confronti (e perchè allora non nei confronti dell'intero parlamento che ha votato l'indulto o nei confronti delle centinaia di parlamentari che l'hanno approvato?). Demagogia, qualunquismo, populismo. I mali di questi anni. Il blog di grillo in cui, anche per gli abbinamenti fotografici in cui mi si addita alla pubblica opinione alla stregua di un assassino, ha tuttavia preso una cantonata. Oramai è dato certo che nessun indulto ha rimesso in libertà gli assassini di cui parla il comico (comico?). Più che grillo saggio dunque, pinocchio. Lo scrivo ma in realtà mi interessa poco. Perchè non è l'indulto la causa della delinquenza. Dove vuole arrivare grillo, alla pena di morte? Si mette a capo di un nuovo fascismo del duemila? Si accomodi pure.



Non vi chiedete anche voi per quale motivo un Ministro della Repubblica si senta in dovere di rispondere ad un post apparso sul blog di un comico? Per citare una frase dello stesso Grillo "è come se in Inghilterra
Gordon Brown parlasse con Mr.Bean". C'è qualcosa che non va. Il ministro, si giustifica, si difende e attacca con convinzione e disinvoltura, sembrando persino convinto di quello che scrive, senza curarsi minimamente del fatto che la seconda metà del post è satura di stronzate. Prendiamo per esempio la frase: "veniamo alle cause di cui si fa patrocinatore il grillo saggio nei miei confronti (e perché allora non nei confronti dell'intero parlamento che ha votato l'indulto o nei confronti delle centinaia di parlamentari che l'hanno approvato?)". E' un po' come quando a scuola quello che prende la nota perché grida più di tutti, commenta "ma stavano parlando anche gli altri". In pratica l'indultoman cerca di far passare come giusto e ragionevole il concetto del "tutti colpevoli-nessun colpevole" e non si sente minimamente sfiorato dal fatto che in quanto Ministro di Grazia e Giustizia è soprattutto SUA la responsabilità dell'indulto più grande della storia italiana. E' sua perchè poteva opporsi al provvedimento, ma non l'ha fatto; perchè, anzi, lo ha accelerato; perchè l'ha difeso e continua a difenderlo; perchè ci ha messo la faccia. E in più è di tutti quei parlamentari che hanno votato a favore.
Ma
clEMENTE non si arrende. No, rincara la dose: "Perchè non è l'indulto la causa della delinquenza". Appunto...per Mastella l'indulto è la conseguenza. Ma quando un uomo, uscendo dal carcere, si ritrova nelle stesse condizioni che l'hanno portato a compiere il reato in passato, allora sì che l'indulto diventa causa della delinquenza! Ed è altrettanto vero che l'indulto può diventare anche indirettamente causa della delinquenza: sia spingendo degli ipotetici onesti cittadini, magari increduli nel vedere lo stupratore della figlia di nuovo in libertà, a cercare delle vendette personali stile far-west; sia contribuendo ad aumentare quel senso di impunità che già è radicato nei delinquenti di professione. Ma Mastella vive nel pianeta Ceppalonia
. Lì gira tutto al contrario. Onorevole, un consiglio, se vuole davvero "avvicinarsi maggiormente ai cittadini" provi a trovarsi un lavoro. Ma vero questa volta.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

cLEMENTE non è assolutamente al corrente di tutte queste "cianfrusaglie" che lei, molto probabilmente comunista, ha postato in malafede...
cLEMENTE ha deciso per l'indulto poichè è a favore della famiglia, quella vera...e vuole GIUSTAMENTE far tornare i poveri condannati dalle loro famiglie...se lei avesse un briciolo di sensibilità capirebbe...ma probilmente è uno uomosessuale...

Clemente Mastella

Anonimo ha detto...

divertente e original. Continuate così...

SPO ha detto...

ciao kazaa...e tu continua a seguirci!

Anonimo ha detto...

mastella fai schifo...ecco ora l'ho detto. Lui non me l ha pubblicato!!

Anonimo ha detto...

Lui è il Ministro ma la responsabilità è del Parlamento... perché non degli elettori?? ah ah ah ah

Anonimo ha detto...

Comunque..l'articolo 79 costituzione (sostituito dall'art.1 della legge cost. 6 marxo 1992) dice che: l'amnistia e l'indulto sono concessi con legge deliberata a maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna camera, in ogni suo articolo e nella votazione (...)

Quindi Mastella in sè, come ministro della giustizia, non è che abbia responsabilità maggiori di chiunque altro abbia votato l'indulto.