lunedì 5 maggio 2008

Eppur mi son scordato di te...

Il mondo intero si era dimenticato di lui, di quell'omino bassetto, con la voce da citofono col raffreddore; persino noi, mastellologi per definizione, lo abbiamo trascurato per oltre un mese! Ma come in quegli amori che finiscono all'improvviso, un po' troppo presto, ci fa piacere sapere che invece lui ci pensa ancora e che sente la nostra mancanza. Riportiamo una parte dell'intervista che clEMENTE ha rilasciato a Il Giornale per dichiarare pubblicamente il suo imperituro amore:

"Ha usato il suo blog per consumare una piccola vendetta contro Michele Santoro, ha tirato le orecchie a Claudio Petruccioli, reo - a suo parere - di essere intervenuto contro Annozero in difesa di Umberto Veronesi, ma non in suo favore.
Onorevole Mastella. Che fa, lei che era assediato dai blogger adesso si sfoga sul blog?
«Sì, appunto. Li ha visti lei, quei pazzi in rete? Odiomastella.com (?!?!?, ndr), DementeMastella.it...».
Quello ha persino la grafica copiata dal suo...
«...guardi, a me di questi poveretti non me ne frega nulla. Registro che sono figli di una campagna scatenata contro me, una vera e propria caccia all’uomo».
Sul suo sito lei ha pubblicato anche la sentenza di proscioglimento per l’inchiesta Why not...
«Io non arretro, chiaro? Anche se mi leggono mille persone, almeno quelle sapranno ciò che molti giornali ignorano, la verità».

E' rimasto un tenerone, proprio come ce lo ricordavamo...ci chiama ancora con i nomignoli che usava nell'intimità. Grazie di tutto clEMENTE, ma a costo di spezzarti un'altra volta il cuore, dobbiamo dirti che la nostra avventura è definitivamente finita...ci hai stancato: non sei più interessante. Sul tuo blog hai smesso di insultare i tuoi lettori, non fai trasferire giudici e probabilmente ora giri in bici anzichè in airbus. Di cosa dovremmo parlare, scusa?!

Ora vogliamo di iniziare ad occuparci di un nuovo blog, qualcosa in cui non si debba parlare necessariamente di Mastella. Non sappiamo esattamente cosa, ma nei prossimi giorni, se lo vorrete, potrete trovare qualche informazione in più su questo sito. Se avete idee o volete collaborare alla nascita della nuova creatura non esitate a scriverci!

Ci lasciamo, come da tradizione, sputtanando per l'ultima volta clEMENTE. Questa è la frase che potete trovare sul suo blog, nella colonna di sinistra.

UNICA REGOLA DI NAVIGAZIONE - C'è una sola regola di navigazione qui dentro: l'educazione. Pertanto non risponderò a commenti anonimi o che contengano insulti. Inoltre non commenterò con i giornalisti, durante la giornata, le cose che scrivo in questo mio spazio. Su questo principio sarò categorico. Anche per loro, se vorranno, è presente lo spazio-commenti. Grazie.

Beh, che dire? E' stato come sempre molto coerente.

Un grande saluto a tutti voi che in tantissimi ci avete seguito e avete commentato in questi mesi (più di 450.000 visite!). A presto!

Spo & NP

AGGIORNAMENTO: come detto, il blog è ormai chiuso. Per evitare che venga usato come piattaforma per scambiarsi accuse o per scrivere volgarità abbiamo deciso di chiudere anche i commenti. Chiunque avesse proposte serie o semplicemente volesse dialogare con noi, può scriverci all'indirizzo email del blog dementemastella@gmail.com. Tutti gli altri, ahimè, si dovranno trovare un altro passatempo.

venerdì 4 aprile 2008

Figli di Mastella


Dopo il tormentone musicale di Giogio Carosone (cumm'è bella 'a mugliera 'e Mastella) ecco un'altra simpatica canzone sul ceppalonico che scalerà, ne siamo certi, le hit parade del momento. Alan Sorrenti negli anni Settanta intonava "Figli delle Stelle " per rappresentare quella generazione. Noi di dementemastella, trent'anni dopo non ci sentiamo più figli delle stelle ma purtroppo "Figli di Mastella" e della malapolitica. Questa canzone diventerà l'inno ufficiale del blog. Manca soltanto qualcuno che dia voce alle nostre parole. Chissà che non la sentiremo cantare da Checco Zalone un giorno...

Figli di Mastella

Come Mastella noi
tanti altri ne troviamo
Da Mastella poi
palesemente inchiappet..
ci sentivamo.
Non c'è modo di fermare
questa rapina senza fine
che ci sta portando via
e il governo cambierà
la sostanza rimarrà
io ti faccio tiè, quando tu fotti a me.
Noi siamo figli di Mastella,
figli della casta che ci fotte in fondo,
noi siamo figli di Mastella,

non ci arrenderemo mai per niente al mondo.
noi siamo figli di Mastella,
senza auto blu o indennità eroi di un mondo
noi quest’oggi figli di Mastella,
lavoriamo non per perdere del tempo.
Come Mastella noi
senza arte né parte scivoliamo
come Antonio Stella noi,
un'oscura casta percepiamo
io non cerco di cambiarti
potrò solo maledirti
tu per la tua strada vai
addio Italia ciao,
io non ti mancherò?
dovunque tu sarai,
dovunque io sarò.
Noi siamo figli di Mastella...

mercoledì 2 aprile 2008

W dementemastella!

Un caro saluto a tutti gli afecionados! Lo so. Vi sarete chiesti che fine abbiamo fatto. Purtroppo questa ridicola legge sulla par condicio ha imbavagliato anche noi. Scherzi a parte, dopo l'uscita di scena di clEMENTE abbiamo approfittato della Pasqua per prenderci una meritata vacanza. D'altra parte le emozioni che ci ha fatto vivere il ceppalonico in questi mesi sono state molto intense e dovevamo ancora assorbirle del tutto.
Visto che siamo in argomento vorrei rispondere ad un commento di tale C.M. (Clemente Mastella?). Egli scrive:

La Fine di un Blog.

La fine è sempre triste. Si fa fatica ad accettarla e per questo si rimanda quasi a sperare nel miracolo. Intanto i nuovi post si fanno più rari, i visitatori si estiguono, i lettori emigrano verso siti più interessanti, e a rimanere siete soltanto voi; blogger incalliti che ancora sperate in un sussulto di Mastella per sentirvi vivi.
Vittime del limite del vostro sito, ideato per speculare su una persona che, una volta eclissata, eclissa pure voi. Questo è il destino che spetta a chi crea solo per dare contro. Questa è la fine ultima della cultura dell'anti priva di originalità propria, di idea propria, di vitalità propria. Morto l'animale portante muore anche il parassita. Passa di moda, transita e svanisce come una macchia di umidità.
A me è bastato sedermi tranquillo sul bordo del fiume, poi, annunciato da un fruscio leggero, è transitato il vostro cadavere.

Ossequi.

C.M.

Innanzitutto vorrei ringraziarti. Il tuo pseudo-epitaffio ci fa sentire importanti. Da quello che scrivi sembra quasi che fossimo delle star del web al pari di grandi giornalisti o politici affermati. Niente di tutto ciò. Siamo semplicemente due studenti universitari che hanno avuto un'idea simpatica e su questa hanno costruito un qualcosa. All'inizio non sapevamo nemmeno cosa volesse dire essere dei "blogger" e qualcuno in maniera molto simpatica, devo dire, ce l'ha fatto notare. Nonostante ciò ci siamo divertiti e abbiamo ottenuto parecchie soddisfazioni. Ora, è evidente che con Mastella fuori dai giochi la musica cambi, non ci dici nulla di nuovo. E' il soggetto del blog. Eppure preferiamo faticare un po' di più a scrivere un post e avere pochi visitatori piuttosto che vedere Mastella in qualche ruolo chiave della politica italiana. Infatti mi insegnano che un blog non nasce perchè abbia tanti lettori al seguito ma perchè ha qualcosa da dire. E di cose da dire ne abbiamo ancora. E continueremo a farlo con lo stesso spirito ironico e pungente che ha contraddistinto il nostro blog. Non contro qualcuno ma per qualcuno. Prima di tutto noi stessi.

mercoledì 19 marzo 2008

Le ultime parole famose


19 feb. (Adnkronos) - "Chi ha detto che voglio candidare mia moglie? Non la candido, se andiamo assieme agli altro no, lo ha dichiarato anche mia moglie. Sono cattiverie che vengono messe sul mercato della politica per alimentare l'idea di un partito familista", ha aggiunto il leader dell'Udeur smentendo anche le candidature di altri parenti.

12 Mar. (Il Mattino) -
[intervista a Mauro Fabris, ex deputato della Cosa Marrone ed ex fedelissimo di clEMENTE] Cosa prevedeva l’accordo con Berlusconi? «Dieci deputati e un impegno a sostenere i gruppi dell’Udeur. Firmato, però, prima dell’annuncio del partito unico». Si è svolta poi una trattativa tra lei, Letta e Brancher. «Il 29 febbraio le trattative prevedevano ancora 10 posti nel Pdl, scesi poi a sei. Si va avanti per tutta la settimana e s’interrompe tutto giovedì notte perché Mastella avanza richieste inaccettabili» Quali? «Inserire in lista la moglie Sandra o il figlio, per forza uno dei due. Ovviamente, ci rispondono picche e Mastella manda tutti a quel paese lasciandoci letteralmente a piedi».

Altre notizie su Fabris: qui

domenica 16 marzo 2008

Salvate il soldato Mastella


Persino il quotidiano francese Le Monde ieri ha dedicato spazio a Clemente Mastella. Ormai è un prodotto da esportazione. «Chi ha tradito tradirà - scrive Le Monde - e salvare il soldato Mastella era una missione impossibile. Anche Silvio Berlusconi ha dovuto rinunciare. Meno di due mesi dopo aver provocato la rottura della coalizione di centrosinistra, Clemente Mastella, 61 anni, è politicamente morto».

E subito la replica di clEMENTE...

Adnkronos - "Si puo' morire o si puo' essere uccisi. Nel mio caso credo che si sia costruita una sorta di premeditata esecuzione politica". Lo afferma il segretario dei Popolari Udeur, Clemente Mastella, in replica a un editoriale di "Le Monde". "Essendo un uomo di fede credo nella morte ma anche nella resurrezione. Chi vivra', vedra'", conclude Mastella.

Ma è legale presentarlo ancora come segretario dei Popolari Udeur? Chi sarebbero questi popolari? Io propongo formalmente all'ex senatore di cambiare il nome del partito in "I 2 Popolari Udeur"...lui e Sandra. Comunque stiamo attenti gente, ritornerà....e sarà peggio di prima!

sabato 15 marzo 2008

E io pago


Altro che festa. Sapete quanto ci è costato mandare a casa clEMENTE? Trecento mila euro...
Niente male come buonuscita! Lo so che avremmo fatto tutti volentieri una colletta pur di non vederlo più in Parlamento però mezzo miliardo di lire mi pare eccessivo. Soprattutto perchè Mastella non andrà a pulire i vetri delle auto ai semafori ma resterà, male che gli vada, all'interno delle dinamiche politiche campane insieme a sua moglie.

A questo proposito riportiamo di seguito un estratto da un articolo di Francesco Ruggeri apparso su Libero qualche giorno fa:

Lo chiamano assegno di reinserimento nella vita sociale, o anche assegno di solidarietà di fine mandato. E a pagarlo e lo Stato, attraverso le nostre imposte. A prima vista niente di strano, se a beneficiarne fosse un gruppo di: disadattati o ex tossici appena: dimessi da una comunità di recupero. Ma in questo caso a godere dell’assistenza pubblica sono i super privilegiati parlamentari della Casta. O meglio tutti quelli che non sono stati (o non si sono) ricandidati, o che pur ricandidandosi alle prossime elezioni non verranno rieletti.

A loro - nonostante il reddito extra parlamentare, da quando mettono piede nell’emiciclo, cresca del 51% - spetterà una somma pari all’80% dello stipendio mensile lordo da deputato o senatore, moltiplicata per gli anni consecutivi passati in Parlamento. A decorrere dall’inizio del primo mandato. Ossia 9.362 euro per ogni anno tra gli scranni di Montecitorio e 9.604 per Palazzo Madama (ottenuti cumulando il 6,7% di ciascuna delle 12 indennità mensili). Dunque per due soli annidi servizio, ai parlamentari "trombati" che han debuttato sotto l’attuale governo, verrà corrisposta un’indennità da 18.725 o 19.209 curo. Tuttavia molti di coloro che non torneranno in Parlamento vi sedevano da numerose legislature, e dunque l’aiutino per "reinserirsi" somiglia qui a un temo al lotto. Ad esempio su uno come Mastella, che lasciasse la Camera dopo 32 anni filati, pioverebbero 300.000 euro. Inutile dire che questo ennesimo sperpero farà schizzare il budget dei palazzi del potere. Alla voce assegno di fine mandato, nel bilancio 2008 il collegio dei questori ha preventivato 8.5 milioni di spese straordinarie solo per il Senato. E il totale delle Camere sfiorerà i 25-30 milioni, considerato il forte ricambio generazionale nelle candidature, per effetto di quote rosa, tetto dei due mandati, stop agli indagati e fine delle grandi alleanze. Vanificando l’auspicato contenimento dei costi della politica.

Gli estremi per gridare allo scandalo ci sono tutti.

domenica 9 marzo 2008

Pericolo scampato


Corriere.it. Mastella: «Grazie ma non mi candido». «Non sciolgo però il mio partito anche se lo rinnoverò dalle fondamenta puntando su nuovi modelli e sull'attenzione seria al Sud».

A quanto pare clEMENTE sembra deciso a continuare per la sua strada. Per questa volta ha scelto di limitarsi a controllare da fuori i suoi ex compagni di "partito" (se cosi si può chiamare), che intanto con una mossa astutissima sono andati a rifugiarsi temporaneamente nel PdL. Temporaneamente perchè sono pronto a scommettere che quando le acque si saranno calmate non esiteranno a gettarsi nuovamente tra le braccia del loro creatore.

E in risposta all'intervista della First Lady di Ceppaloni (che evidentemente in questi giorni ha molte cose da dire): se tuo marito fosse veramente una persona per bene come dici, che bisogno aveva di spostare il magistrato che indagava su di lui? Questo l'hai omesso deliberatamente o hai la memoria corta? Una persona onesta si limiterebbe ad aspettare il giudizio dei magistrati (e chissà perchè non lo fa mai nessuno), ma si sa che clEMENTE quando si muove è più goffo di un elefante in una cristalleria.